Tra i bonus statali ce n’è uno che riguarda specificatamente le madri lavoratrici con figli a carico. Prevista un’indennità fino a 480 euro. Si ottiene in questo modo
Con la conversione in legge del Decreto Economia, avvenuta un mese fa, è stata introdotta una nuova indennità a supporto del reddito da lavoro.

La misura, finanziata con uno stanziamento di 480 milioni di euro per l’anno in corso, è destinata esclusivamente alle madri lavoratrici con almeno due figli a carico. Costoro possono beneficiare di un’integrazione mensile di 40€ se in possesso dei requisiti previsti inerenti la tipologia di lavoro svolto, il limite di reddito annuale e il numero effettivo di figli a carico.
In particolare, per rientrare nella platea delle beneficiarie bisogna rientrare in queste due categorie:
- Madri lavoratrici con due figli a carico e con contratto a tempo indeterminato, determinato, libere professioniste o autonome per le quali il bonus è previsto fino al compimento del 10°anno di età del figlio più piccolo
- Madri lavoratrici con tre o più figli a carico con contratto a tempo determinato, libere professioniste o autonome che riceveranno il sussidio fino al 18°anno di età del figlio minore
Restano escluse dal beneficio le lavoratrici con rapporto di lavoro domestico e quelle con contratti intermittenti. Per tutte le categorie beneficiare, inoltre, è previsto un limite reddituale annuo vincolante di 40.000 euro per ottenere il bonus che, come vedremo, viene erogato in maniera differente rispetto ad altri sussidi statali.
Bonus madri lavoratrici, come ottenere l’indennità fino a 480 euro
A differenza di altre indennità, questo bonus sarà infatti pagato in un’unica soluzione il mese di dicembre. L’indennità di 40€ viene erogata per ogni mese o frazione di mese effettivamente lavorato. Il calcolo, pertanto, è presto fatto. Se la richiedente ha lavorato per 12 mesi, riceverà un importo complessivo di 480€, il massimo possibile. In caso di occupazione per sei mesi, avrà la metà (240€) e così via.

Qualunque sia, alla fine dell’anno, l’indennità spettante non sarà tassata né contribuirà alla formazione del reddito ai fine ISEE. A gestire questo bonus sarà ancora una volta l’INPS sia per quanto riguarda i pagamenti quanto per la gestione delle domande pervenute. Richieste che dovranno presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale dell’ente. E’ richiesto, in particolare, l’inserimento di documenti che attestano il reddito, la tipologia di lavoro in essere e i dati dei figli a carico.
Quest’indennità per le madri lavoratrice, infine, integra un’altra agevolazione già in vigore. Ci riferiamo al Bonus Donne cui possono accedere i datori di lavoro per ottenere l’esonero contributivo per le lavoratrici assunte a tempo indeterminato con tre o più figli carico. Esonero che ha un limite massimo annuo di 3.000 euro con validità fino al 31 dicembre 2026.