E’ arrivato a un punto di svolta il processo per la morte del noto attore. Il rischio è di una condanna fino a 60 anni di carcere
Sono trascorsi quasi due anni da quel tragico 28 ottobre 2023, giorno della morte di uno degli attori americani più conosciuti in Italia per la partecipazione a una nota serie tv.

Fu ritrovato esanime nella vasca idromassaggio della sua abitazione di Pacific Palisades, Matthew Perry, scomparso all’età di 54 anni. Noto per aver interpretato il ruolo di Chandler nei 236 episodi della serie Friends, Perry è deceduto per un’overdose acuta da ketamina, un potente anestetico del quale vennero ritrovati quantitativi elevatissimi nel corpo dell’attore. Perry la assumeva per scopi medici come supporto alla cura di una forte depressione di cui era afflitto all’epoca.
Le cause del decesso hanno resto però inevitabile l’apertura di un’inchiesta che ha portato all’imputazione di cinque persone ovvero Salvador Plasencia e Mark Chavez ( i due medici che avevano in cura Perry), l’amico Erik Fleming, il suo assistente Kenneth Iwamasa (colui che lo ha ritrovato morto in casa) e Jasveen Sangha, soprannominata “la Regina della Ketamina” per il coinvolgimento in attività legate alla compravendita della sentenza.
Morte Matthew Perry, rischia fino a 60 anni di carcere
L’ultima novità nel processo in corso sulla morte di Perry riguarda proprio la posizione della Sangha. Stando alla ricostruzione dell’accusa, nei giorni precedenti alla sua morte, Perry avrebbe acquistato dalla Sangha un’ingente quantitativo di ketamina in fiale. In una di queste, secondo i pubblici ministeri, ci sarebbe proprio quella che ha causato il decesso dell’attore.

Come anticipato dal sua avvocato, Jasveen Sangha è comparsa davanti a un tribunale federale di Los Angeles dichiarandosi colpevole per le accuse ascritte. La 42enne ha ammesso di aver fornito droga a Perry, una fattispecie di reato che potrebbe costarle una condanna penale severissima compresa tra i 45 e i 60 anni. La Sangha è già nei guai per un’ulteriore ammissione di colpevolezza relativa, quella relativa alla morte di un altro attore, Cody McLaury, anche lui deceduto per un’overdose all’età di 33 anni.
La sentenza sulla “Regina della Ketamina” è attesa per il prossimo 10 dicembre. Restano sotto indagine anche i due medici Plasencia e Chavez. Perry avrebbe contattato il dottore Plasencia nei giorni precedenti alla sua morte per procurarsi un quantitativo di ketamina superiore a quello che gli è stato prescritto. Plasencia poi avrebbe contattato Chavez per esaudire la richiesta dell’attore. “Mi chiedo quanto pagherà questo idiota”, ha scritto Plasencia in una chat con il collega agli atti del processo. I due rischiano fino a 40 anni di carcere.