La Sardegna propone una iniziativa accattivante per i turisti: ci si può trasferire sulla splendida isola e ricevere anche un contributo economico
La stagione estiva sta volgendo al termine, la stragrande maggioranza degli italiani è tornata ormai in città e ha ripreso le comuni attività quotidiane, tra scuola, lavoro e quant’altro. E’ inevitabile guardarsi indietro con un po’ di nostalgia, alle ferie appena trascorse, ricordando i momenti felici al mare, in pieno relax, con gli amici, dovunque si sia stati.

Di sicuro, è stata un’esperienza speciale per chi ha vissuto una vacanza in Sardegna. Un’isola davvero unica, con tradizioni secolari che colpiscono l’immaginario, paesaggi di mare e montagna che entrano nell’anima, un luogo davvero paradisiaco per trascorrere alcuni giorni di divertimento. O forse, anche qualcosa in più.
C’è infatti la possibilità, per chi lo desidera, di trasferirsi davvero in Sardegna e abbandonare la propria residenza abituale. Non solo, ricevendo anche un incentivo economico a farlo. Ma come funziona?
Sardegna, l’iniziativa dei comuni per il ripopolamento dei borghi: come funziona
Come già stanno facendo altre regioni italiane, la Sardegna, tramite diversi suoi comuni, ha varato una iniziativa per ripopolare borghi che si stanno abbandonando. Il fenomeno dell’esodo verso le grandi città e dell’abbandono dei paesini di provincia è in atto già da molto tempo in Italia, ma sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. E per questo, si sta cercando di invertire la tendenza.

Già dal 2020, perciò, in diverse zone della Sardegna sono previste case da acquistare al costo simbolico di un euro, esenzioni fiscali di vario genere, affitti agevolati, contributi per coppie giovani, anche un reddito di residenza attiva. Non è un caso che iniziative del genere siano nate soprattutto durante la pandemia, quando in molti siamo stati stimolati a ripensare la nostra vita e immaginare ritmi differenti.
I paesi più attivi da questo punto di vista, in Sardegna, sono ad esempio i comuni di Fluminimaggiore, Ollolai e Villassalto. In questi luoghi, in particolare, era stato varato il progetto dell’happy village, con in offerta alloggi arredati, pasti inclusi, servizi condivisi, per invogliare la gente a trasferirsi in luoghi circondati dal verde e non troppo distanti dal mare, per offrire uno stile di vita del tutto nuovo. Un’idea, magari, da considerare, per chi vuole dare una svolta alla propria esistenza.