Ritiro dal commercio di un prodotto molto diffuso, interviene il Ministero della Salute: richiamo a cui prestare molta attenzione, ecco il pericolo
Come sappiamo, è bene prestare la massima attenzione quando si parla di cibo e salute. Ogni acquisto va correttamente valutato, assicurandosi della buona qualità dei prodotti, non soltanto per una questione di gusto e fragranza degli ingredienti, ma anche perché la presenza di eventuali alimenti contaminati potrebbe rappresentare un notevole rischio per noi e per la nostra famiglia.

Per questo motivo, è costante l’opera da parte del Ministero della Salute nel ricevere le segnalazioni di prodotti adulterati e nel mettere in atto i dovuti provvedimenti, dal ritiro dei prodotti stessi dal commercio alla pubblicizzazione dei provvedimenti per avvertire la popolazione eventualmente coinvolta. Il tema della sicurezza alimentare è più attuale che mai, in particolar modo dopo il caso del botulino che ha causato, purtroppo, alcune vittime e diversi ricoveri ospedalieri.
Uno degli ultimi avvertimenti da parte del Ministero riguarda un prodotto consumato piuttosto spesso dagli italiani e per questo l’allerta è piuttosto significativa. Immediato il ritiro dal commercio, con l’avviso agli acquirenti di non consumare il prodotto acquistato.
Parmigiana di melanzane, sei marchi richiamati per mozzarella non conforme: i dettagli
A finire nell’occhio del ciclone sono stati alcuni lotti di melanzane alla parmigiana, che sono stati precauzionalmente ritirati dal commercio. Il motivo sarebbe la presenza di mozzarella non conforme al proprio interno.

Destinatari del provvedimento i lotti con i marchi Paolo Ballestin, Campesan, Mulina, Gambuti, Blumen e Bortolato. Il richiamo ha riguardato poi anche i lotti di pasticcio pesto e pomodorini a marchio Campesan e Blumen. A essere interessate, le vaschette prodotte in formati da 250 grammi e 500 grammi con scadenza 13, 14 e 15 settembre.
Tutti i suddetti alimenti sono stati prodotti dall’azienda Laboratorio Alimentare Paolo Ballestin Srl, sita in via Strade Nuove 13B, a Cavaso del Tomba, in provincia di Treviso. E’ probabile, a quanto si apprende da ‘Il Fatto Alimentare’, che il provvedimento sia collegato al precedente richiamo di un lotto di mozzarella per pizza, prodotta da un’altra azienda in provincia di Treviso, richiamata per la presenza di inquinanti su una parte del latte utilizzato. Si raccomanda dunque, per chi sia in possesso di tali prodotti, di non consumarli, con la possibilità di restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati.