Ora è ufficiale, c’è la data: cambia tutto per gli autovelox

Ennesima novità per quanto riguarda gli Autovelox in Italia. E’tutto stabilito dal Decreto Infrastrutture. Comuni obbligati ad adeguarsi

Dopo il regolamento entrato in vigore lo scorso giugno che ha decretato l’attuazione di nuove disposizioni sulla collocazione e la segnalazione degli autovelox, stanno per arrivare altre novità importantissime sul funzionamento e l’efficacia sanzionatoria dei dispositivi di rilevazione della velocità.

calendario con vicino una telecamera dell'autovelox
Ora è ufficiale, c’è la data: cambia tutto per gli autovelox – temporeale.info

Decisiva è stata l’approvazione del Decreto Infrastrutture che contiene al suo interno una serie di obblighi che Comuni, Province e Polizia Stradale dovranno recepire per consentire agli autovelox attivi di continuare a funzionare. Anzitutto è stato stabilito che gli enti citati dovranno comunicare al MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) un elenco dettagliato dei dispositivi in uso, indicando con precisione marca, modello, posizione e stato tecnico.

E’ questo il primo passo per la creazione del primo censimento pubblico degli autovelox, uno strumento di maggiore trasparenza per gli automobilisti/motociclisti che, finalmente, sapranno con certezza dove i dispositivi di rilevazione sono attivi. Oltre all’ubicazione, chi gestisce un autovelox dovrà comunicare anche un’altra informazione importantissima e decisiva.

Autovelox, nuovo obbligo tassativo: senza saranno fuori legge

Il Decreto chiede di dichiarare se l’autovelox è “approvato o omologato.” Si tratta di due procedure tra loro distinte. Con l’approvazione ministeriale si attesta la conformità di un dispositivo a determinate caratteristiche. L’omologazione, invece, è una procedura molto più rigorosa che viene effettuata da un ente terzo che certifica non solo le caratteristiche dell’autolevox ma anche la sua conformità a standard tecnici definiti che influiscono sulle sue capacità di misurazione.

Si tratta di una distinzione importantissima. La Corte di Cassazione, con la storica ordinanza 10505/2024, ha stabilito che per la validità di una multa per eccesso di velocità, scaturita dalla segnalazione di un autovelox, il dispositivo deve essere omologato e non approvato. Di fatto, un Comune potrà registrare un autovelox come “approvato” nel censimento ma, per la sua mancata omologazione, le multe emesse da quel dispositivo saranno annullabili.

postazione autovelox mobile
Autovelox, nuovo obbligo tassativo: senza saranno fuori legge – temporeale.info (Foto Ansa)

Oltretutto – e questo è un altro aspetto sancito dal DL Infrastrutture – un autovelox non censito sarà considerato non funzionante, indipendentemente dal fatto che sia approvato o omologato. Il tempo stringe. Le disposizioni del Decreto Infrastrutture dovrebbero essere operative dal 19 agosto. Da allora, i Comuni e le altre amministrazioni che gestiscono un autovelox, avranno tempo 60 giorni per adeguarsi.

Insomma, dal prossimo ottobre, se l’iter burocratico sarà rispettato, per gli autovelox cambierà tutto. Ci sarà una sorta di “tagliola” che potrebbe creare una situazione paradossale. Un’automobilista, infatti, potrebbe passare a 150 km/h in una strada con limite a 80 km/h e vedersi annullata la multa solo perché l’autovelox non è censito o non omologato.

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