È obbligatorio, arrivano multe pesantissime. Ma il Governo ti dà una mano

Nonostante l’obbligo ormai sancito da tempo, non sono pochi i casi ancora di mancata applicazione di questa prescrizione dai quali possono scaturire multe pesantissime

Non ci sono scuse o sotterfugi che tengono per sfuggire a quello che già lo scorso decennio veniva ritenuto un pilastro della modernizzazione economica dell’Italia.

una ragazza esamina il verbale di una multa
È obbligatorio, arrivano multe pesantissime. Ma il Governo ti dà una mano – temporeale.info

Dotarsi di un POS e quindi consentire il pagamento elettronico delle transazioni è un obbligo per commercianti, artigiani e professionisti. La prima disposizione in merito è il DL n°179/2012 il quale ha stabilito che, a decorrere dal 30 giugno 2014, tutti i soggetti che effettuano vendite di prodotti e servizi sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di debito, di credito o prepagate. Un’obbligatorietà di fatto che ha trovato un’applicazione non certo capillare, già nello scorso decennio, a causa dell’assenza di sanzioni chiare e applicabili.

Regime sanzionatorio che è diventato effettivo nell’ambito del PNRR con l’introduzione di una doppia multa per chi non si adegua all’obbligo di pagamenti tracciabili o non accetta transazioni di questo tipo (peraltro senza limiti di importo) nell’ambito della propria attività.

POS obbligatorio, le sanzioni previste per chi non accetta pagamenti tracciabili

Come anticipato, non esiste una soglia stabilita per l’utilizzo del pagamento elettronico. Un centesimo, 100 o 1000 euro e anche di più, il cliente che conclude operazioni di vendita di beni e servizi deve poter pagare con la carta, pena una multa per l’esercente in caso di controlli. A stabilire l’entità delle sanzioni è un altro decreto legge, il numero 36 del 2022, adottato proprio nell’ambito di attuazione del PNRR.

Decreto che prevede una multa fissa pari a 30 euro cui si aggiunge una somma variabile del 4% in base all’importo effettivo della transazione. Per le multe comminate per la mancato obbligo all’utilizzo del POS, non è prevista la possibilità del pagamento in forma ridotta se la sanzione viene sanata entro un limite di tempo stabilito. Una possibilità questa valida ad esempio per le multe stradali e che non si applica a questa fattispecie di infrazione per la quale non sono concesse deroghe.

un POS per i pagamenti elettronici
POS obbligatorio, le sanzioni previste per chi non accetta pagamenti tracciabili – temporeale.info

Tra le motivazioni che hanno spinto non pochi esercenti a non adeguarsi all’obbligo previsto c’è quella dell’elevata entità delle commissioni su ogni transazione elettronica effettuate. Commissioni che il fornitore del servizio (banca o altra azienda di servizi finanziari) applica su ogni pagamento in forma fissa o variabile. Per limitare tali problematiche per gli esercenti, lo Stato ha previsto un’agevolazione fiscale sotto forma di credito di imposta che consente di recuperare una parte dell’importo pagato per le commissioni.

Possono usufruirne esercenti e professionisti con compensi relativi all’anno precedente fino a 400.000 euro. Il calcolo del credito di imposta dovuto è effettuato in base ai dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate a cadenza mensile. Il credito spettante può essere usato anche come compensazione sul pagamento delle imposte, utilizzando il codice tributo 6916.

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