Sono giunte a una prima svolta le indagini sulla morte di Gaia Pagliuca, avvenuta lo scorso settembre
E’ passato quasi un anno dal 26 settembre 2024, giorno in cui la 23enne Gaia Pagliuca si era recata in uno studio dentistico per un intervento di routine.

La ragazza doveva curare una carie poi – come riporta Corriere.it nella ricostruzione della vicenda – durante l’operazione si decide di intervenire anche per l’estrazione del dente di giudizio. A Gaia vengono somministrate delle dosi di anestetico. Dopo l’ultima iniezione, l’inizio del malore con convulsioni, vomito e perdita dei sensi. I tentativi di rianimazione praticati sul posto si rivelarono inutili. Trasportata in ospedale, Gaia morirà dopo tre giorni di agonia.
Subito dopo il decesso della ragazza sono partite le indagini per accertare le cause che hanno provocato il malore durante l’intervento. Sempre da Corriere.it apprendiamo che l’arresto cardiocircolatorio fatale sarebbe scaturito, senza cause preesistenti, da “tossicità sistemica da anestetico locale.” Un accertamento fondamentale per le indagini. Spetterà ora alla Procura di Perugia (dove è stato avviato il procedimento) approfondire ulteriori aspetti per accertare responsabilità e la mancata attuazione di interventi che avrebbero potuto salvare la vita di Gaia.
Morte Gaia Pagliuca, il dramma del padre: “La mia vita non esiste più”
Gaia si era recata nello studio dentistico accompagnata dal padre Vincenzo. Quest’ultimo ha raccontato il drammatico momento del malore della figlia in un’intervista al Corriere della Sera: “Mi sono accomodato in sala d’attesa e sentivo Gaia che si lamentava perché aveva dolore. Dopo un’ora che ero lì, una delle assistenti mi ha chiamato dicendomi di entrare con la massima urgenza nella stanza dove la stavano curando.”
Di li a poco la terribile scoperta delle condizioni della figlia: “L’ho trovata praticamente cianotica, priva di sensi. Sono stati attimi interminabili. L’arrivo dell’ambulanza, dell’elicottero e la corsa con la macchina in ospedale con mio figlio. Un incubo. L’inizio di un incubo.” Gaia sarebbe morta dopo tre giorni di agonia in ospedale. Un dolore immenso per Vincenzo Pagliuca che aveva già perso la moglie per un male incurabile nel 2011.
“Da quel giorno, la mia vita non esiste più. Sopravvivo per l’altro figlio ma è come un galleggiamento a peso morto. Piango tutti giorni da nove mesi. Il dolore è qualcosa di indescrivibile, ti devasta dentro. Non ho più voglia o desiderio di fare niente“, questa la toccante testimonia di un padre che ora chiede giustizia per la figlia, strappata troppo presto alla vita. Gaia si era laureata a pieni voti allo IED di Roma e sognava in futuro di lavorare nel settore dell’alta moda.