Le conseguenze economiche e giuridiche dell’infedeltà coniugale possono essere piuttosto rilevanti. Oltre alla violazione di alcune norme del codice civile, attenzione anche ad alcune sentenza della Corte di Cassazione
Non si può certo dire che l’infedeltà coniugale non sia un fenomeno alquanto diffuso in Italia. I tradimenti ai danni del partner sono sempre più frequenti e non a caso costituiscono una delle principali cause di divorzi e separazioni.

A favorire le occasioni di scappatelle o relazioni extraconiugali sono state le numerose app di dating che si sono diffuse nell’ultimo decennio, allargando decisamente gli orizzonti per coloro che, per vari motivi, hanno scelto di concedersi esperienze oltre la vita di coppia. Al di là della possibile rottura a livello sentimentale, vi siete mai chiesti a cosa può portare l’infedeltà coniugale se questa, dopo essere stata comprovata, si configura come lesiva della dignità del coniuge tradito.
Ce lo spiega il sito Brocardi.it, citando un articolo del codice civile e alcune sentenze della Corte di Cassazione che stabiliscono obblighi e doveri di entrambi i coniugi e le possibili conseguenze di un’infedeltà che, dall’ambito domestico, può diventare come spesso accade anche causa di procedimenti giudiziari non certo di immediata soluzione.
Infedeltà coniugale, cosa si rischia con il tradimento
La fonte citata richiama anzitutto l’applicazione dell’articolo 143 del Codice Civile che impone l’obbligo di fedeltà a entrambi i coniugi. La norma non si riferisce solo a rapporti fisici con altre persone bensì a tutti i comportamenti di natura affettiva-emotiva che possono minare la solidità del vincolo matrimoniale. Se in un procedimento di divorzio viene stabilito che la relazione extraconiugale è stato la causa effettiva della fine del matrimonio, con l’applicazione dell’articolo 143 al coniuge infedele può essere attribuito l’addebito della separazione.
Brocardi.it cita anche la sentenza della Cassazione n°26383/2020 stando alla quale esporre la propria relazione extraconiugale in pubblico può essere causa di un risarcimento danni per il coniuge tradito. Un comportamento simile si configura infatti come una violazione dell’onore e della dignità e, pertanto, va risarcito pienamente con un ulteriore aggravio qualora il provato adulterio abbia causato anche danni alla salute mentale di chi l’ha subito.

L’infedeltà diventa ulteriormente un comportamento punibile qualora l’amante venga introdotto nell’abitazione di famiglia, una fattispecie che consente al coniuge tradito la possibilità di tutelarsi con una querela per violazione di domicilio. Qualora un adulterio venisse consumato nella casa comune si potrebbe prefigurare anche il reato di maltrattamenti in famiglia.
Lo ha stabilito un’ulteriore sentenza della Cassazione (n°16543/2017) che fa rientrare le sofferenze psicologiche e morali subite dal coniuge costretto a convivere in una condizione di infedeltà palese, nella fattispecie penalistica dei maltrattamenti con quest’ultimi che non si concretizzano esclusivamente nella violenza fisica ai danni di altri.