E’ possibile ricevere gli arretrati per il sussidio statale erogato dall’INPS. Questo l’adempimento richiesto per ottenerli qualora vi spettino
Tra conferme e addii, anche nel 2025 sono numerosi i sussidi statali di cui si può beneficiare per integrare il reddito oppure per usufruire di agevolazioni per l’accesso a servizi di pubblica utilità.

Gran parte dei sussidi statali sono erogati dall’INPS come l’Assegno Unico e Universale, un sostengo al reddito per tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età per i figli con disabilità. Possono richiederlo sia i lavorotori dipendenti che gli autonomi nonché i pensionati e i disoccupati. Benché Universale e quindi destinato all’intera platea dei beneficiari, anche l’erogazione dell’Assegno Unico prevede varie fasce di reddito e altri condizioni da rispettare per la definizione dell’importo.
In particolare, gli importi dell’Assegno Unico per il 2025 sono stabiliti in 201€ mensili per figlio minorenne per le famiglie con ISEE fino a 17.227€ e in 57,30€ al mese per figlio minorenne per le famiglie con ISEE pari o superiore a 45.963,56€ o che non abbiano presentato la dichiarazione reddituale. E’ prevista una maggiorazione di 120,69€ per ciascun figlio con disabilità (senza vincoli di età) mentre l’importo scende a 97,70€ per i figli maggiorenni (e fino a 21 anni) che studiano, svolgono tirocinio lavorativo oppure percepiscono un reddito annuo complessivo fino a 8.000€.
Assegno Unico Universale, come recuperare gli arretrati: fissata la scadenza
Per il pagamento dell’Assegno Unico è previsto un meccanismo di rinnovo automatico. Essenzialmente, se la domanda per l’ottenimento del sussidio viene accolta, la stessa non va ripresentata ogni anno, Tuttavia, c’è un adempimento che i beneficiari devono ricordarsi di compiere ogni anno ovvero la presentazione di un’attestazione ISEE che confermi la situazione reddituale precedente oppure la integri con eventuali modifiche subentrate a seguire.
L’ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene presentato. Per il suo aggiornamento ai fini dell’erogazione di sussidi statali, è prevista comunque una scadenza fino al 28 febbraio. Chi non ha provveduto ad aggiornare la propria situazione reddituale, in base a queste tempistiche, potrebbe vedersi accreditato un importo dell’Assegno Unico molto più basso del solito, pari a 57,30€ che è, di fatto, quelle previsto per le fasce di reddito più elevato o in assenza di ISEE.

Se ci si ritrova in questa situazione, c’è ancora tempo per rimediare. L’INPS, infatti, ha fissato nel 30 giugno 2025 la scadenza ultima per ripresentare/aggiornare la dichiarazione ISEE. In questo modo, può essere ristabilito l’esatto importo spettante per l’Assegno Unico e, al contempo, possono essere recuperati anche gli arretrati per l’anno in corso su eventuali pagamenti errati proprio a causa della mancata attestazione reddituale.
Si può precedere alla presentazione della dichiarazione ISEE ai fini INPS tramite l’area riservata myINPS alla quale si può accedere tramite SPID o Carta Identità Elettronica. In alternativa (ed è una scelta altamente consigliata) ci si può rivolgere gratuitamente a un CAF (Centro Assistenza Fiscale) che provvederà all’inoltro della documentazione necessaria.