Pontinia / Investì mortalmente l’atleta Christoph Seifriedsberger, patteggia la pena la donna al volante

Cronaca Pontinia

Al termine dell’udienza preliminare celebrata davanti il Gup del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese ha patteggiato la condanna ad un anno e mezzo di reclusione – pena sospesa – la donna di Amaseno che nel pomeriggio del 6 giugno 2023 travolse mortalmente lungo la provinciale Marittima seconda, nel territorio di Pontinia, a bordo della sua Lancia Ypslon, Christoph Seifriedsberger, l’atleta austriaco di 26 anni che, componente della nazionale austriaca di canotaggio e in quei giorni in ritiro presso il lago di Paola a Sabaudia, si trovava in sella ad una bicicletta.

La donna, difesa dall’avvocato Marilena Colagiacomo, è riuscita a far emergere il concorso di colpa della stessa vittima che, pedalando al centro della sua corsia in compagnia dei connazionali in ritiro a Sabaudia, non avrebbe tenuto conto delle basilari regole di prudenza del codice della strada che impone ai ciclisti di procedere su un’unica fila. Queste, peraltro, sono state le parole utilizzate dal Gup Molfese condividendo la richiesta di patteggiamento e accordando anche la sospensione condizionale della pena.

La Lancia Ypsilon – come si ricorderà – viaggiava nella direzione opposta e forse nel tentativo di sorpassare un camion urtò la bici su cui si trovava Seifriedsberger. L’atleta austriaco rovinò pesantemente a terra nei pressi del campo volo di Pontinia mentre l’utilitaria, condotta dalla donna di ritorno in Ciociaria,uscì di strada e si ribaltò su di un fianco. Drammatici furono i soccorsi di Seifriedsberger: non c’era più nulla da fare quando i sanitari del 118 tentarono inutilmente di rianimarlo mentre all’ospedale “Fiorini” venne trasferita la donna di Amaseno, alle prese soprattutto con uno stato iniziale di shock.

Sul posto del tamponamento mortale intervennero anche i Carabinieri ed la Polizia stradale e furono laboriose le prime fasi di soccorso per via della lingua parlata dai ciclisti austriaci. Solo il successivo intervento di un’automobilista in transito agevolò gli stessi soccorritori parlando in inglese con gli stessi connazionali del ciclista deceduto.