Da gennaio a settembre i dati della portualità di Gaeta, Civitavecchia e Roma – Report

Area Nord Attualità Civitavecchia Gaeta

La stagione pandemica per il porto commerciale di Gaeta sembra non esaurirsi mai. Continua a svolgersi col freno tirato l’attività nel “Salvo D’Acquisto” secondo l’ultimo report dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale che sintetizza l’andamento della movimentazioni delle merci, dei passeggeri e dei mezzi nei tre scali dell’Asdp (Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) nel periodo gennaio – settembre 2023. A Gaeta al 30 settembre scorso il traffico complessivo era stato complessivamente (rinfuse liquide, solidi e colli) di un e 298 mila tonnellate.

Nello stesso periodo del 2022 il dato era stato di un milione 327mila tonnellate, un -28 tonnellate che poteva essere anche peggiore se a Gaeta nei primi nove mesi del 2023 hanno scaricato quasi 51mila tonnellate in più di merci liquide, per lo più prodotti raffinati, (860mila contro le 809mila del 2022). Desta qualche preoccupazione la movimentazione delle merci solide- cerali, derrate alimentari, mangimi, carbone, prodotti metallurgici, minerali grezzi e fertilizzanti – a Gaeta. Se nel periodo gennaio-settembre 2022 erano state 484mila tonnellate, nella stessa fascia temporale di quest’anno c’è stato un decremento di 81mila tonnellate (402mila tonnellate) a conferma che la gestione del porto va rivista dal management del presidente Pino Musolino.

Arrivano, non a caso, e partono meno navi a Gaeta, 142 nel 2023 contro le 145 del 2022 . Per non parlare del blocco del traffico crocieristico. Se nel 2022 con il Covid ancora in agguato avevano ormeggiate 17 navi, quest’anno sono state solo 13. Se i crocieristi lo scorso anno erano stati 1871, nel periodo gennaio -settembre 2023 sono stati 324 in meno e, più precisamente, 1547.

I passeggeri sono in continua crescita nel porto di Civitavecchia, sia quelli relativi al traffico traghetti e ro/pax che quelli legati alle crociere.   Se per i primi l’incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è pari a circa l’11%, diverso il discorso per il settore crocieristico che ha registrato l’aumento di quasi un milione di crocieristi transitati nel porto di Roma nei primi nove mesi dell’anno (2.575.917 in totale). Numero che si è ulteriormente e vertiginosamente incrementato nel mese successivo andando oltre le migliori previsioni di inizio anno.

Il Porto di Roma alla data del 31 ottobre 2023 ha, infatti, sfondato il muro dei 3 milioni di crocieristi, record assoluto in un porto italiano, che lo conferma ancora una volta il primo porto crocieristico a livello nazionale e nella top ten mondiale. In continua espansione anche il traffico legato all’automotive che ha visto una significativa ripresa proprio a partire dall’inizio dell’anno in corso, con i piazzali del principale scalo laziale che hanno iniziato a riempirsi dopo la crisi pandemica. Nei tre trimestri del 2023 l’incremento percentuale rispetto al 2022 ha, infatti, superato il 73% per un totale di oltre 132 mila auto in polizza movimentate.  Per quanto riguarda le merci, in aumento quelle liquide, in calo invece le merci solide, che risentono – e continueranno a risentire – della graduale diminuzione del carbone in vista del phase out previsto entro il 2025.