Minturno / Fratelli d’Italia, il consigliere Pino d’Amici chiede lo “stop al commissariamento” [VIDEO]

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MINTURNO – L’”ingiustificato” commissariamento di Fratelli d’Italia di Minturno non può diventare un “fatto personale” ed avere una durata infinita. Non lo capirebbero gli elettori, per di più alla vigilia di un’altra scadenza elettorale che sono le Europee del giugno 2024. Interrompendo un “Ramadan” mediatico iniziato due mesi fa quando il portavoce di Fratelli d’Italia di Minturno Vincenzo Fedele ha deciso “in stretto coordinamento” provinciale del partito” di sospendere, di ibernare il direttivo del partito di Minturno, il capogruppo consiliare Pino D’Amici non ha ora peli sulla lingua per sostenere come questa situazione di “incredibile situazione” debba conoscere un epilogo attraverso un chiarimento che deve coinvolgere non solo il coordinatore provinciale del partito, il Senatore Nicola Calandrini, ma qualche quello regionale Paolo Trancassini “che devo incontrare dove lui lo riterrà più opportuno”.

L’avvocato D’Amici nell’intervista video allegata dice di esternare lo stato d’animo “di quasi l’intero partito di Minturno” affermando o, meglio, rilanciando la necessità di permettere a Fdi di fare politica “non solo in consiglio comunale ma anche all’esterno. Moltissimi iscritti e simpatizzanti attendono di conoscere le reali motivazioni che hanno indotto il nostro portavoce Fedele a sospendere l’attività del coordinamento e speriamo che alla base non ci sia stata una dialettica interna che noi tutti ancora consideriamo una ricchezza, un valore, piuttosto che un elemento di disturbo allo stesso coordinatore del partito”.

In effetti il “parlamentino” di Fdi era stato commissariato all’indomani dell’annuncio dello stesso Fedele che, candidato alle regionali del 13 e 14 febbraio, era prossimo a diventare commissario straordinario dell’ente parco regionale Riviera d’Ulisse. Naturalmente il coordinamento minturnese di Fdi avrebbe preferito invece che questo riconoscimento fosse condiviso dall’intero partito minturnese piuttosto che risultare una forma di indennità personale per l’ormai ex candidato. I voti che hanno sostenuto la bella affermazione del nostro coordinatore comunale Fedele alle regionali sono stati dei nostri elettori e simpatizzanti che ora vogliono portare il loro contributo, in termini di idee e di soluzioni programmatiche, alle tante emergenze che la Giunta del sindaco Gerardo Stefanelli da sette anni non riesce a risolvere”.

L’avvocato D’Amici aggiunge qualcosa di importante su chi possa essere il nuovo coordinatore del partito di Minturno: “I nostri vertici provinciali devono capire – aggiunge il capogruppo consiliare in carica – che il momento è assai delicato. Riproporre la candidatura di Fedele alla segreteria significherebbe riproporre un brodino riscaldato. Il partito ha bisogno di voltare pagina e di avere una guida davvero esterna a dinamiche di natura personale e correntizia”. Da qui la richiesta di dar vita ad un coordinamento comprensoriale di Fdi (“per diventare davvero forti e farci ascoltare a livello centrale”) che sappia fare “anche sintesi”.

Dall’alto della sua riconosciuta onestà intellettuale, “che qualcuno a torto scambia con ingenuità…ma io sono fatto così”, l’avvocato D’Amici ammette che Fratelli d’Italia a 11 mesi dalla vittoria delle politiche del 25 settembre deve far fronte “con una certa sollecitudine” a curare una “preoccupante patologia”, quella del correntismo: “E’ un problema che devono affrontare i grandi partiti che crescono troppo in fretta. La nostra forza è avere una grande leader che saprà trasformare il correntismo in una ricchezza piuttosto che una debolezza”

INTERVISTA Pino D’Amici, capogruppo consiliare Fratelli d’Italia Comune di Minturno

Il coordinatore “sospeso” di Fdi di Minturno Vincenzo Fedele intanto ha confermato, dopo le nostre anticipazioni, di aver rinunciato alla corsa per diventare il commissario straordinario dell’ente parco Riviera di Ulisse per quale è ora in lista d’attesa dalla Regione l’ex assessore al comune di Formia e alla Provincia Massimo Giovanchelli della Lega (“stiamo decidendo con il partito altre opzioni” ha detto Fedele che, marcato ad uomo all’interno di Fdi, ha spostato l’asse nei confronti del sindaco Gerardo Stefanelli. Lo mette sul banco degli imputati per “il turismo di bassa qualità e della mancanza di un piano turistico serio che potrebbe portare a un migliore sviluppo dell’esperienza turistica e delle infrastrutture comunali”.

Fedele ha diffuso una nota che attribuisce ad un sedicente “gruppo locale del partito della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni” una delle principali cause della bassa qualità a Minturno, “secondo il partito meloniano”, è l’assenza di un piano turistico ben strutturato e di lungo termine: ”L’amministrazione comunale sembra non aver posto l’adeguata attenzione a sviluppare strategie efficaci per attirare turisti. Infatti le presenze di questa stagione estiva sono sotto gli occhi di tutta la popolazione. La pista ciclabile e la costruzione di fontane, non sono sufficienti ad attrarre un turismo di qualità”.

Il miglioramento della qualità del turismo è, dunque uno degli aspetti fondamentali per il partito, considerando anche la rissa avvenuta al piazzale Sieci nella notte di ferragosto ed altri incidenti con protagonisti ragazzi minorenni in piazza Sant’Albina. “La sicurezza, come sempre, è uno dei punti importanti per Fratelli d’Italia e, gli eventi della notte di ferragosto, hanno preoccupato il partito di opposizione sulla direzione che sta assumendo la sicurezza e il turismo del paese”.