Alatri / Omicidio Thomas Bricca, disposta la copia forense del cellulare della vittima

Cronaca Frosinone

ALATRI – Era stato il primo telefonino ad essere sequestrato subito dopo il delitto – il 30 gennaio scorso – del suo possessore. A distanza di sei mesi sarà effettuata nei primi giorni della prossima la copia forense sul cellulare di Thomas Bricca, lo studente di 19 anni ucciso con un solo colpo di pistola in tesa in circostanza ancora tutte da definire nel centro storico di Alatri.

L’esame tecnico irripetibile sul telefonino era stato sempre rinviato per la mancanza del pin d’accesso. Giovedì mattina il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore della Repubblica di Frosinone Rossella Ricca, ha incaricato ufficialmente i Carabinieri del Racis ad eseguire la copia forense sul telefonino del giovane assassinato, un esame che sarà  realizzato sicuramente entro la fine del mese presso la caserma romana del Ris in località Tor di Quinto e vi parteciperà – come annunciato dal legale che sta seguendo la famiglia Bricca, l’avvocato Marilcheena Colagiacomo – l’ingegnere informatico Marco Zanaro.

L’esame del telefonino di sicuro sarà l’ultimo atto delle indagini preliminari a cura della Procura di Frosinone. Il contenuto dell’apparecchio del giovane ucciso sarà comparato con quello dei cellulari delle persone coinvolte, ai diversi livelli, nell’inchiesta dell’omicidio del 19enne.

Si tratta di quelli dei fratelli Mattia e Niccolò Toson – il primo è indagato, il secondo no – di uno zio acquisito di Mattia, Francesco Dell’Uomo, di un suo amico e della fidanzata. La copia forense del telefonino di Thomas dirà tante cose in rapporto al traffico telefonico effettuato e ricevuto ma anche ai movimenti delle altre persone coinvolte nell’inchiesta nei minuti successivi al delitto. E dunque questo esame tecnico irripetibile dovrà verificare se l’omicidio di Thomas sia stato premeditato o eseguito per un mero sbaglio di persona.

La Procura, in base ai risultati conseguiti dai tecnici del Racis, deciderà nelle prossime settimane se chiedere l’applicazione – come sollecitano i familiari di Thomas – di misure cautelari o lo svolgimento del processo a carico delle persone attualmente indagate e anche di alcune di quelle che al momento ancora non lo sono.