Formia / “Futuro Rifiuti Zero”: tardiva notifica del Piano economico-finanziario, scoppia la polemica

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FORMIA – “Peggio di un parto trigemellare”. Si annunciano i fuochi pirotecnici a margine della seduta di giovedì pomeriggio della commissione ambiente del comune di Formia. All’ordine del giorno figura la discussione e l’approvazione del “Pef”, il piano economico e finanziario dell’unica società municipalizzata dell’ente, la Futuro Rifiuti zero. La commissione dovrà assolvere a questo adempimento a meno di 48 ore dall’approvazione in consiglio del conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2022 e, soprattutto, del bilancio di previsionale 2023. Il piano finanziario della “Frz” è stato recapitato ai 25 consiglieri comunale in carica nel tardo pomeriggio di mercoledì dopo numerosi solleciti inviati, da più parti, all’assessora all’ambiente del comune di Formia Eleonora Zangrillo e ai vertici burocratici della Formia Rifiuti zero.

Questo tardivo recapito ha mandato su tutte le furie il capogruppo della lista di minoranza “Guardare Oltre” Imma Arnone: “Un altro comportamento ingiustificabile dell’attuale e nuovo management della Futuro Rifiuti zero. Dispiace riscontrare la colpevole complicità dell’amministrazione comunale che da parte invoca e predica il confronto con le minoranze e poi, di fatto, impedisce che questo dialogo si concretizzi nell’interesse esclusivo della città e dei cittadini. E’ materialmente impossibile che in poco più di 12 ore si legga, si valuti e si offrano anche le dovute osservazioni migliorative ad un piano economico che mette le mani in tasca ai cittadini. Devo registrare il comportamento di assoluta assoggettazione del principale socio pubblico della Formia Rifiuti zero che sta facendo fare tra non poche incognite sulla gestione industriale della stessa società. In una situazione normale sarebbe stato reso operativo il controllo analogo ma in questa città di normalità non c’è più nulla”.

Ad illustrare il Pef in commissione ambiente sarà folta e qualificata la rappresentanza della “Frz”. Sono attesi l’amministratore unico Raffaele Rizzo, il funzionario Claudio Sperduti, l’ingegner Francesco Girardi (il tecnico casertano d’origine ma toscano di adozione che, grazie ad un compenso di 14.500 euro, ha avuto l’affidamento diretto per la redazione del nuovo piano industriale e della Carta dei servizi della municipalizzata) ed il consulente informatico Fabrizio Paonessa, incaricato di seguire l’applicazione della “Tarip” la cui “sperimentazione sta scontando non pochi ritardi in vista della sua entrata in vigore – ha aggiunto la dottoressa Arnone – secondo la nuova mormativa”.

Ma cosa prevede Il “Pef” 2023 della Futuro Rifiuti zero? Fondamentalmente non sono previsti per l’esercizio finanziario in corsa ritocchi ed aumenti “ma siamo preoccupati per quello che potrebbe accadere agli inizi del 2024. Ora non è all’ordine del giorne l’adeguamento della tariffa perché la Formia Rifiuti zero a luglio terminerà di pagare la rata mensile (circa 47mila euro) ad un noto istituto di credito per quanto riguarda il mutuo acceso nel 2018 per il rinnovo della flotta mezzi della società. Ci dispiace che questo tesoretto che sarà accumulato nella seconda metà del 2023 non servirà per modificare in ribasso la Tari dei cittadini formiani ma per finanziare una pioggia di incarichi diretti che l’amministratore unico Rizzo ha affidato negli ultimi mesi. Con la Giunta Taddeo silenziosa spettatrice”.

Se l’incarico all’ingegner Girardi è datato 12 gennaio scorso, sono seguiti quelli per la consulenza legale al giuslavorista Stefano De Rossi il 15 gennaio 2023 (3640 euro), per la proroga del servizio contabile ai commercialisti ed esperti contabili Francesco Caldiero e Pierpaolo Supino del 21 gennaio (26.283 euro), per la consulenza fiscale e amministrativa al dottor Sergio Osimo del 15 gennaio scorso (7700 euro), per il supporto finalizzato all’aggiornamento del Pef 2023 del 23 marzo scorso (6000 euro), per lo svolgimento dell’attività di vigilanza ai sen si del decreto legislativo 231/2001 al professor Giuseppe Russo del 21 febbraio scorso (7500 euro), per la “consulenza tecnico valutativa di tipo ingegneristico” del 23 febbraio 2023 al dottor Alfonso Barone (3640 euro), per il supporto Gestione Raee e progetti innovativi” del 16 marzo 2023 al dottor Claudio Tedeschi (4000 euro), per l’incarico di responsabile sulla sicurezza sui luoghi di lavoro del 23 febbraio e 2 maggio scorsi all’ingegner Paolo Gabriele (6650 euro) e , infine, per il servizio di assistenza legale conferiti il 9 maggio all’avvocato Massimiliano Marsili (8095 euro) e il giorno dopo all’avvocato Vittorina Teofilatto (5408 euro).

Se quest’ultima partecipò alla conferenza stampa indetta dall’amministratore unico Rizzo dopo le polemiche scoppiate per la decisione “unilaterale” della Frz di interrompere il contratto con il Centro Servizi ambientali di Castelforte a favore della Saf di Colfelice, la commissione ambiente di giovedì si preannuncia pirotecnica anche per quest’ultima grana già caratterizzata dalla presentazione di alcuni esposti alla Procura penale di Cassino e a quella contabile della Corte dei Conti. Il capogruppo di “Guardare Oltre” ha lanciato nuovi strali nei confronti dell’amministratore Rizzo: “Sul sito della Formia Rifiuti zero sono stati correttamente pubblicati tutti gli affidamenti diretti conferiti ai consulenti della società ma stranamente non c’è menzione della determina con cui è stata scelta la Saf di Colfelice per conferirvi i rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata. Ho chiesto di avere copia della richiesta di autorizzazione che sarebbe stata inviata alla Regione. Tutti dicono che esiste ma, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Zangrillo, attendo ancora…” Verba volant, scripta manent”.

AGGIORNAMENTO: La replica della Futuro Rifiuti Zero