Latina / “Festa della Liberazione”, lettera aperta dell’Anpi: “noi italiani siamo figli di quel 25 Aprile”

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LATINA – In occasione della “Festa della Liberazione” la presidente della presidente dell’Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia  – provinciale di Latina, Teresa Pampena ha firmato una lettera aperta che riportiamo integralmente:

“Il 25 aprile dell’anno scorso durante la cerimonia istituzionale a Latina città, nel Parco Falcone Borsellino, condannammo e ci augurammo, autorità comprese, che la guerra Russia Ucrania potesse cessare presto. Dopo un anno nonostante il grande dispiego di armi anche da parte dell’Italia, è ancora in corso, e non sappiamo con quali ulteriori conseguenze. Non possiamo neanche dimenticare che questa non è l’unica guerra in atto. Vogliamo celebrare questo 25 aprile, continuando a ricercare la cultura della pace e sostenere i valori dell’ antifascismo e della Costituzione . l 25 Aprile è sempre stata la Festa, la ricorrenza che rappresenta i valori fondanti della nostra Italia, democratica e repubblicana.

E’ la Festa di tutti gli Italiani, perché quel lontano 25 Aprile del 1945 ha significato per il popolo italiano la fine dell’immane tragedia della Seconda guerra mondiale, ma anche l’affermazione dei valori di libertà e democrazia, per cui tanti Italiani hanno sacrificato la vita. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad Aushwitz partecipando alla tradizionale Marcia dei vivi in ricordo delle vittime dell’Olocausto, dichiara: Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono. Per ribadire ‘mai più’, il presidente ha detto: L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo e l’indifferenza, il delirio e la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Tutti noi italiani siamo figli di quel 25 Aprile di 78 anni.

Le lettere dei condannati a morte, che scrivevano ai familiari durante il periodo bellico, nell’estremo saluto, erano animate dal coraggio e dal profondo sentimento di dignità dell’uomo come valore assoluto al di sopra di tutto, anche della morte. Se oggi possiamo festeggiare la giornata del 25 aprile, inevitabilmente lo dobbiamo anche al lascito delle partigiane e partigiani che con il loro sacrificio e spesso con la loro vita, ci hanno permesso di vivere in un paese libero.  Erano donne e uomini, giovani e giovanissimi, di diversa estrazione sociale, religione, ideologia, erano ANCHE 600.000 militari ,tanti anche originari delle nostre zone, che hanno perso la vita o sono finiti nei campi di concentramento, hanno combattuto per chi c’era, per chi non c’era e anche per chi era contrario, accumunati da un unico obiettivo, quello della vittoria verso la libertà , oggi diritto per tutti, esercitabile da tutti.

I valori della Resistenza sono i Principi fondamentali della nostra Costituzione antifascista che ci ha reso cittadini non sudditi. Per i principi in essa espressi e per quanto scrive la 12^ disposizione. Una costituzione fondata sul lavoro, che sancisce i diritti inviolabili dell’uomo, delle persone senza discriminazione alcuna, né per sesso, etnia, lingua, religione, opinione politica…razza . Una costituzione che dichiara di dover rimuovere gli ostacoli per il pieno sviluppo della persona umana. (art.3). 

Condizione che chiama inevitabilmente il diritto al lavoro per tutti, allo studio e quindi una scuola organizzata per essere fruibile e di qualità per tutti, pronta alla formazione adeguata senza esclusione di alcuno, una sanità giusta e uguale per tutti senza discriminazione a seconda di dove si risieda, un trasporto pubblico adeguato, un sistema pensionistico che non discrimini in capacità del potere d’acquisto e di sopravvivenza, un sistema fiscale anche esso non discriminante, l’attenzione e la cura dell’ambiente e del cambiamento climatico.

Per ricordare la vittoriosa e definitiva Liberazione d’Italia dalla guerra e dal nazifascismo, per l’impegno quotidiano a sostenere la tenuta democratica dell’ Italia, per la Pace,la Giustizia sociale, l’Uguaglianza, il Lavoro per l’applicazione della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza. Da noi, partigiane e partigiani di oggi, buon 25 aprile a tutti!”.