Gaeta / Approvazione del bilancio 2022, il comune sarà diffidato dal Prefetto di Latina?

GAETA – Che Cosimino Mitrano abbia realizzato un solco (incolmabile) nella gestione amministrativa del comune di Gaeta negli ultimi anni è un fatto risaputo ma la sua ombra, forse volutamente, comincia a destare qualche motivo d’imbarazzo da parte dell’attuale management del palazzo di XIX Maggio. Ormai è certo con calendario in mano: dopo anni, forse dieci, il comune di Gaeta sarà diffidato dal Prefetto di Latina agli inizi di maggio perché non avrà approvato entro il 30 aprile 2023 il rendiconto dell’esercizio finanziario 2022. Questo adempimento non potrà essere approvato entro il termine di legge semplicemente è saltata, tra il silenzio assordante delle minoranze di centro sinistra, tutta la tempistica prevista dalla norma. L’amministrazione Leccese è in ritardo di almeno un mese e il dato è carente per difetto. Agli inizi di maggio arriverà la diffida del Prefetto ad approvare entro 20 giorni il rendiconto relativo all’esercizio 2022 – pena lo scioglimento del consiglio comunale di Gaeta – semplicemente sono saltati due step procedurali collegati l’uno con l’altro.

Primo: la Giunta non ha ancora approvato (o almeno) la bozza del rendiconto per inviarla al nucleo dei revisori dei conti per ottenere il parere di legge. Secondo: solo da questo momento l’intera documentazione, compreso il parere dei revisori, andava messa a disposizione dei consiglieri almeno 20 giorni prima della data fissata del consiglio comunale. Naturalmente non c’è traccia di alcuna convocazione del massimo consesso civico e, se fosse fissata nell’ultimo giorno utile prevista dalla legge, cioè il 30 aprile 2023, i sedici consiglieri comunali di Gaeta avrebbero dovuto ricevere una pec entro il 10 aprile per avere copia del rendiconto 2022. Il 10 aprile il comune di Gaeta naturalmente era chiuso per festività (era Pasquetta) , la dirigente del dipartimento “Programmazione economica e finanziaria” Veronica Gallinaro si trovava in vacanza all’estero e pertanto nessuno – la politica e tantomeno l’apparato burocratico dell’ente – ha provveduto ad avviare un iter il cui mancato rispetto il 30 aprile costerà al sindaco Cristian Leccese un sonoro cartellino giallo da parte del Prefetto di Latina Maurizio Falco.

Questa imbarazzante situazione si è creata – come detto – tra l’immobilismo delle minoranze di centro sinistra ed un palese nervosismo che sembra affiorare tra i vertici della Giunta Leccese e quelli della ripartizione finanziaria dell’ente. Ma se quest’ultimi sono stati gli stessi durante il doppio mandato di Cosimino Mitrano (quando avevano brillato per efficienza ed efficacia ) perché si è creata all’improvviso questa empasse? E’ subentrato il timore, venuto meno il personale e diretto contributo dell’ex sindaco (ora consigliere regionale di Forza Italia) Cosimino Mitrano, di non riuscire a far quadrare i conti del comune di Gaeta? L’ormai certa mancata approvazione del rendiconto 2022 ha confermato l’esistenza di un punto di non ritorno che non depone bene per il futuro: dove arrivava la capacità dell’ex sindaco di Gaeta di gestire come il mago Silvan i numeri del comune e dove inizia la debolezza gestionale a riguardo dell’amministrazione che ha dovuto ereditare il suo decennale operato. Insomma dove iniziano i meriti dell’uno e i demeriti dell’altro nessuno riesce a identificarlo. Con un ‘emergenza quotidiana di spesa iniziata il 1 gennaio: il comune di Gaeta, non avendo approvato il bilancio 2023, opera in dodicesimi e dunque non ha affatto margini di manovra nella gestione finanziaria della più banale azione amministrativa. Ora capita che qualche fornitore o impresa appaltatrice che con l’amministrazione gaetana ha sempre lavorato chieda di beneficiare del pagamento di qualche “Sal” (stato di avanzamento lavori) di quei pochi cantieri aperti e debba ricevere la risposta di attendere l’approvazione del bilancio di previsione 2023.

La grandezza e la lungimiranza amministrativa del neo consigliere regionale Mitrano è tutta qui: le sue maggioranze consiliari dal 2012 in poi hanno approvato sempre il bilancio di previsione entro la data prevista dalla legge, il 31 dicembre di ogni anno. L’obiettivo era semplice ed ovvio: evitare che l’esercizio finanziario dell’anno successivo non ne subisse le conseguenze in termini di spesa e di investimenti. Lo scorso anno Mitrano prima della sua uscita di scena aveva approvato finanche in largo anticipo il conto consuntivo a differenza di quanto non fece il suo predecessore Antonio Raimondi alla conclusione dell’ultimo anno – eravamo nella primavera 2012 – del suo primo ed unico mandato amministrativo. Quel conto consuntivo venne licenziato un anno dopo, nel 2013, dalla prima Giunta Mitrano e a correre questo poco simpatico record è l’attuale amministrazione Leccese uscita il 12 giugno scorso dalle urne ad immagine e somiglianza del neo consigliere regionale di Forza Italia.

Per la gestione dei conti e delle finanze del comune di Gaeta è solo una questione astrale, magari per un mancato allineamento di pianeti? Che la situazione patrimoniale del comune non sia delle migliori lo si capisce da un’inverosimile determina dirigenziale che un’altra minoranza avrebbe contestato, almeno in termini di trasparenza, al Prefetto di Latina . Ma così non è stato. Almeno sinora. E’ la numero 750 ed è stata adottata il 10 agosto 2022 dalla dirigente del dipartimento “Programmazione economica e finanziaria” del comune Veronica Gallinaro. Questo provvedimento approvava il ruolo delle Tariffe della Tari per l’anno 2022 ma è stata pubblicata il 30 marzo scorso……sette mesi e mezzo dopo… E’ stata una dimenticanza dell’addetto a rendere nota la determina sull’albo pretorio on line dove è stata visionabile sino al 9 aprile ? Poteva essere questa la prima giustificazione ma dietro questo ritardo quasi geologico c’è pesantemente dell’altro. La dirigente Gallinaro il 10 agosto (ma la sua proposta di determinazione era stata ancora più retroattiva, era stata presentata il 28 luglio scorso) andava a quantificare in poco più di 6 milioni di euro la Tari del comune di Gaeta per l’anno 2022, di cui cinque milioni e 756mila euro da far gestire alla neonata amministrazione Leccese e 115 mila euro da destinare – secondo la legge – all’amministrazione Provinciale di Latina.

Sin qui tutto nella norma…tranne che per un punto successivo. La dirigente Gallinaro già alla vigilia del ferragosto 2022 ipotizzava che – in base ad alcune empiriche stime – il comune di Gaeta non avrebbe incassato la Tari (la tariffa sul ciclo dei rifiuti ) per 632mila euro per l’annualità 2022. La determina 750 anticipava che la ripartizione finanziaria del comune di Gaeta avrebbe provveduto a formare un emissione di un ruolo a conguaglio per l’importo di…632mila euro. Ma perché questa determina non è stata pubblicata all’indomani della sua adozione e ha dovuto vedere la luce soltanto sette mesi e mezzo dopo? Un’ipotesi è soltanto una: quella determina, se fosse stata pubblicata, avrebbe avuto un carattere terroristico alla vigilia delle elezioni politiche del 25 settembre e di quelle regionali in cui l’ex sindaco di Gaeta era candidato per Forza Italia? Prevenire è meglio che curare e ora che non ci sono elezioni dietro l’angolo la determina 750 del 10 agosto 2022 è diventata ufficiale. Il miglior mago Silvan sarebbe stato, a differenza, un allievo alle prime armi…O almeno.

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