Cinema, Paolo Virzì torna a Ventotene per il sequel di “Ferie d’Agosto”: aperti i casting nel Sud Pontino

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SUD PONTINO – Prima il Covid 19 e poi gli impegni cinematografici precedentemente assunti da due “stelle” del cast, Silvio Orlando e Laura Morante. Ora c’è la certezza ufficiale dopo le nostre anticipazioni risalenti al marzo 2022: ci sarà un sequel a Ventotene di “Ferie d’Agosto“, il film che nel 1997, grazie ad un’idea geniale dell’allora sindaco, il compianto Beniamino Verde, rappresentò un’autentica svolta per il rilancio turistico della seconda isola pontina “culla” dell’idea per un’Europa libera ed unita. Il sequel si chiamerà diversamente: “Un altro ferragosto“. A curare la regia è uno dei registi italiani più raffinati, sensibili e impegnati di sempre Paolo Virzì.

Le selezioni nel Sud Pontino

Il primo colpo di manovella ci sarà alla fine di aprile e le riprese proseguiranno sino a metà giugno 2023. Naturalmente la principale location sarà Ventotene, diverse scene saranno girate in alcuni angoli suggestivi a Formia, a Gaeta e a San Felice Circeo mentre alcuni interni vedrà la troupe spostarsi a Roma. Le location sono state visitate nelle scorse settimane dal regista Virzì, accompagnato da Rino Piccolo, direttore della Latina Film Commission. In vista del primo ciak la produzione – la Lotus Production e la Leone Film Group Company – ha ufficializzato nella giornata di Venerdì Santo lo svolgimento di un casting per “piccoli ruoli e figurazioni”. Sono stati invitati un po’ tutti: adulti di tutte le età e nazionalità, bambine e bambine, ragazzi e ragazzi dai 10 ai 14 anni, maestri e maestre di yoga ma anche compagnie teatrali del sud pontine, scuole di recitazioni e compagnie teatrali parrocchiali.

Le selezioni si svolgeranno in due giorni: il 12 aprile, dalle 9 alle 17, presso l’Ecoalbergo “Approdo di Ulisse” in via Appia 268 a Scauri ed il giorno dopo, dalle 8.30 alle 18, presso il Palamarina di Gaeta (CLICCA QUI per tutte le info). La produzione ha fatto sapere che le selezioni e i provini sono aperti esclusivamente ai residenti nei comuni del sud pontino.

Sud Pontino / Ruoli e figurazioni per il prossimo film di Paolo Virzì, i casting a Scauri e Gaeta

Il cast di “Un altro ferragosto”

Sono scarne le informazioni sulla composizione del cast. Alle conferme di Sabrina Ferilli, di Silvio Orlando e (allora) di un giovanissimo Rocco Papaleo dovrebbe esserci gli innesti, tra gli altri, di Rocco Papaleo e di Christian De Sica ma la sceneggiatura del sequel di “Ferie d’Agosto” da quando il livornese pluripremiato Paolo Virzì nella primavera 2022, affiancato da Emma Olmi (la figlia di Ermanno, l’indimenticato regista de “L’albero degli zoccoli”), effettuò i primi sopralluoghi in cui ambientare il nuovo film che dovrebbe ricalcare quello girato nel 1995 e uscito nelle sale cinematografiche nel 1997. Virzì in incognito è tornato a Ventotene negli ultimi giorni in compagnia del direttore della Latina Film Commission, Rino Piccolo, di Alessandro Calosci per conto della produzione e della scenografa Sonia Peng.

Nel cast de “Un altro ferragosto” – come detto – ci saranno molti di quel favoloso cast del 1995. Faranno eccezione due dolorose assenze, quelle di Piero Natoli (Marcello) e del grande Ennio Fantastichini (Ruggero), prematuramente scomparso quest’ultimo nel 2018 a causa di una fulminante leucemia.

Una commedia agrodolce

Sicuramente “Ferie d’agosto” è stato il film meno autobiografico di Virzì rispetto alle ambientazioni toscane dei primi “Ovosodo” e “La Bella vita” e, confrontandosi con il genere della commedia italiana, infila qua e là notazioni personali come la connotazione politica dei suoi personaggi. Nel film che ha contribuito oltre un quarto di secolo fa ad affermare una diversa e più innovativa immagine turistica di Ventotene – era comparsa soltanto nel film drammatico “La Villeggiatura” di Marco Leto sugli esuli antifascisti e nella parabola d’autore “La Messa è finita” di Nanni Moretti – sono state protagoniste due famiglie romane decisamente contrapposte. La vacanza era l’elemento narrativo comune denominatore con sullo sfondo un’amarezza di sfondo ed un sottotesto politico.

Virzì tirava a far ridere ma era riuscito a delineare un ritratto feroce dell’Italia anni ’90, forse più disillusa ma non meno cialtrona del decennio precedente. La forte connotazione politica dei personaggi (Silvio Orlando) era un giornalista o almeno un collaboratore dell’Unità. Faceva parte di quella sinistra dolente, dal passato lievemente fricchettone, e tutto sommato benestante (anche perché negli anni ’90 gli operai non andavano in vacanza a Ventotene) e gli extracomunitari – l’argomento dell’immigrazione clandestina e dell’accoglienza era stato profetizzato da Virzì – ci arrivavano solo per svolgere lavori umili come quello dell’ambulante. In quella pellicola i Molino erano personaggi sfaccettati, contradditori, in crisi: i loro vecchi valori erano messi in discussione dal mondo e, in primis, dalla loro coscienza. Non sapevano chi erano, da dove venivano e dove stavano andando. I Mazzalupi, la famiglia romana rivale, lo sapevano invece benissimo. Erano danarosi e benestanti, venivano dalla terra dei ‘burini’ e non avevano nessuna intenzione di tornarci. I correttivi, per non mettere tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra, furono i personaggi di Marcello (Piero Natoli) e di Marisa (Sabrina Ferilli): insediata dal cognato Ruggero (il compianto Ennio Fantastichini) è la vittima sacrificale, uno dei due personaggi sui quali il film inviava a commuoversi.

Paolo Virzì ha deciso di girare a Ventotene “Un altro ferragosto” con una semplice ragione: rappresentava il “must”, una squadra in una commedia capace di sostenersi con una sceneggiatura. Quando il cinema è gioco di squadra, gli italiani sfoderano zampate di classe. Il dramma è che ai bei tempi, di film come Ferie d’agosto girati a Ventotene ne uscivano una decina all’anno. Oggi sono un evento, un’eccezione e Paolo Virzì vuole confermare ancora una volta questa regola.

“Siamo grati a Paolo perché quel film del 1997 ha dato tanto alla nostra comunità e alla nostra economia – ha commentato Daniele Coraggio nella duplice veste di imprenditore nel settore turistico e di presidente dell’associazione “Ventotene mia” – Grazie a “Ferie d’agosto” Ventotene fece un investimento i cui benefici economici, oltre al rilancio delle nostre bellezze naturalistiche e storiche, sono ancora tangibili nonostante sia trascorso un quarto di secolo. Quell’esperienza, umana ed artistica, è rimasta indelebile nella memoria di tantissimi isolani, di qualsiasi età e fascia sociale. Quel cast e la comunità erano diventati un unicum, un tutt’uno. Poi gli attori ridevano sempre, erano sempre gioiosi, erano stati capaci di strappare qualche sorriso al nostro sindaco dell’epoca, Beniamino Verde”. Fu quello il primo grande ed irripetibile risultato. Poi ci hanno il pubblico al botteghino e la critica.