LATINA – Il commissario Antonio Mallamo presenta la nuova Roma – Latina. Lo fa in occasione del parere favorevole espresso dalla commissione ambiente della Camera dei deputati allo schema di Dpcm, con cui egli stesso è stato nominato commissario. La delega al governo per i provvedimenti relativi alla realizzazione della tratta autostradale Roma (Tor de’ Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) era stata a sua volta conferita dal parlamento nel 2019 e nel 2022.
Dalla documentazione disponibile, risulta che per il “Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone”, benché ancora in fase progettuale, sia stato stimato al 31 maggio 2022 un costo complessivo di 2.050,76 milioni. Nel sistema autostradale, ricadono opere principali per circa 100 km, ed opere connesse per circa circa 56 km.
L’ingegner Mallamo ha ricordato quelle che sono a suo avviso le tappe più importanti dell’iter che ha portato al commissariamento.
Innanzitutto la legge obiettivo del 2001 (22 anni fa), l’approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo sull’assse Roma – Latina e del corridoio intermodale (che comprendeva anche la Cisterna Valmontone) fino alla connessione con L’A12 per Civitavecchia. La documentazione è stata poi sottoposta a base di gara da autostrade per il Lazio nel 2014 ed è stata poi archiviata – ma ha preferito non approfondire le motivazioni addotte dal Consiglio di Stato – con la revoca dell’intera procedura.
Si è ripartiti dunque nel 2019, con la struttura tecnica del ministero delle infrastrutture che ha avviato una project review “per vedere come accelerare e rendere fattibile l’intervento”. Furono introdotte 5 modifiche sostanziali:
– Eliminazione della tratta di 5,4 km A 12 – Tor dei Cenci, in quanto già compromessa con la realizzazione delle complanari del G.R.A.;
– Eliminazione delle barriere che erano state previste per il pedaggio con la sostituzione eventualmente di altro tipo di barriere, in modo da non consumare suolo.
– Realizzazione del bypass di Pomezia da 3 a 2 corsie per senso di marcia.
Il ministero ha conseguentemente provveduto ad aggiornare i costi di tale infrastruttura individuando due fasi:
Una prima fase prevede l’investimento di 730 milioni di euro tra la Roma – Latina Autostrada (Km 5,4), fino ad Aprilia Nord; Una seconda fase prevede l’investimento di 650 milioni di euro tra lo svincolo di Aprilia Nord e Latina Borgo Piave;
E’ stata staccata dal progetto originario la Cisterna Valmontone ed è stata declassata da Autostrada a strada extraurbana principale.
La tratta Roma Fiumicino – Tor de’ Cenci è la tratta più delicata, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista della penetrazione a Roma, ed è soprattutto una tratta che è stata compromessa dalle complanari sul G.R.A. Per cui questa tratta sarà oggetto di particolari attenzioni per la progettazione al fine di trovare soluzioni a bassissimo impatto ambientale.
Seguono le seguenti tratte: la tratta di Tor de’ Cenci Pomezia Nord (12 km, non sono presenti criticità); Da
Pomezia Nord ad Aprilia (modificato il bypass); Aprilia – Aprilia Sud; Aprilia Sud – Borgo Piave (presenta poche criticità e sono già presenti complanari.
L’intervento come modificato nel 2019 dovrebbe comprendere, stando alla scheda Silos ed al diprtimento Ambiente della Camera, anche le 2 opere connesse SP Velletri-Cori, Tangenziale di Lariano. Per la Roma-Latina l’intervento comprende: la tratta autostrada km 5+400 A91-svincolo provvisorio area di servizio “Aprilia Nord”, la tratta da svincolo provvisorio area di servizio “Aprilia Nord” a Latina Borgo Piave e la viabilità di adduzione via dei Giardini.
Compito del Commissario sarà rivedere la progettazione e presentare entro il 30 giugno il programma che consente di arrivare entro due anni al progetto esecutivo, condiviso e partecipato con la cittadinanza, in maniera da arrivare all’inaugurazione dei lavori. Sarà una corsa contro il tempo in quanto la normativa vigente prevede che i termini per l’adozione dei decreti di esproprio legati alla dichiarazione di pubblica utilità resteranno validi solo per gli atti e i provvedimenti adottati, e comunque non oltre il 3 agosto 2024.
“La parte del Leone – ha detto Mallamo – la farà la progettazione, i tracciati e gli itinerari che verranno seguiti, nonché la suddivisione in lotti funzionali, compreso il rilascio di tutti i permesssi che dovranno essere riacquisiti. I permessi che erano stati ottenuti non scadono, perché sono stati ottenuti con la legge obiettivo, ma se si varia l’itinerario, e quindi si varia la fascia la fascia dell’Autostrada, per salvaguardare aree a rilevante impatto ambientale, allora lì dovranno essere riacquisiti tutti i pareri”. Anche questi aspetti rientreranno nel cronoprogramma.
Per quanto riguarda la Cisterna – Valmontone, anche lì abbiamo sentito tutte le aziende che devono essere espropriate. Non abbiamo avuto ricorsi di alcun tipo. Salvaguardiamo tutte le aziende agricole, perchè anche lì abbiamo fatto in modo che, passando da autostrada a strada extraurbana principale, diminuisce la sezione trasversale di circa 2 metri per circa 30 km e soprattutto, non essendo più a pedaggio, sono state eliminate tutte le stazioni. C’è un unico problema, dal punto di vista ambientale, che riguarda il lago di Giulianello. Ma anche lì faremo una progettazione a parte e vedremo di non intaccarlo. Già ci siamo spostati parecchio rispetto al progetto originario, non presenta allo stato attuale particolari criticità questo tipo di infrastruttura”.
ITER DELLA ROMA-LATINA
La discussione del 15 marzo nella commissione bilancio della Camera dei deputati ha espresso parere favorevole all’atto di nomina del commissario formulando alcuni rilievi.
In particolare il sottosegretario Federico Freni ha dato rassicurazioni sull’esistenza dei fondi e si è detto concorde sulle proposte di modifica, poi trasmesse in commissione ambiente e lavori pubblici che il 22 marzo ha dato il via libera definitivo.
Nel documento di Economia e Finanza del 2022, come risulta dalla scheda preparata dal servizio studi del dipartimento ambiente della Camera dei deputati, “tra le infrastrutture prioritarie, sono inserite, tra gli interventi relativi all’itinerario Tirrenico Centro-Meridionale la tratta Tor de Cenci-Latina (concessione autostradale da attivare) del costo di 1.371,30 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 718,10 milioni di euro e un fabbisogno di 653,2 milioni; e la Bretella Cisterna – Valmontone (project review, con intervento inserito nella programmazione di Astral SpA) del costo di 649,53 milioni di euro, con una copertura finanziaria di 300,00 milioni di euro e un fabbisogno residuo di 349,53 milioni di euro”.
Il relatore Nicola Ottaviani (Lega) ha così ottenuto che i 20 milioni previsti per questa fase non siano destinati soltanto all’incarico del commissario, ma all’intera attività svolta dallo stesso e che quella cifra si riferisca non all’intero mandato, ma solo al 2023. Sarà comunque interessante capire come verranno spese queste somme, dato che l’art.1 comma 474 della legge n.197/2022 prevede la possibilità per il commissario di avvalersi delle strutture centrali e periferiche di Anas spa senza maggiori oneri per la finanza pubblica. A questo si aggiunge che il Commissario straordinario agirà in regime di contabilità speciale, e dunque assumerà direttamente le funzioni di stazione appaltante nonché, conseguentemente, potrà derogare alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici
Al Commissario, ha relazionato Ottaviani, sono affidate le attività relative alla rielaborazione, nella soluzione economicamente più vantaggiosa, del progetto definitivo dell’intervento, alla definizione del cronoprogramma dei relativi lavori e all’assunzione delle iniziative necessarie per l’affidamento, la realizzazione e la gestione dell’infrastruttura, da sottoporre all’approvazione del CIPESS
Guadagnerà 50.000 Euro lordi come parte fissa, ed una cifra analoga è a sua disposizione e gli sarà erogata secondo il grado di raggiungimento degli obiettivi contenuti nel cronoprogramma.
Tutti i gruppi si sono dichiarati favorevoli escluso il M5s e l’Avs (Alleanza Verdi e Sinistra).
LE CRITICHE
Daniela TORTO (M5S), nel dichiarare il voto contrario del MoVimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore, ha ricordato che il proprio gruppo aveva già espresso in passato forti perplessità sulla realizzazione del collegamento autostradale Roma-Latina. Ha poi richiamato la proposta di revisione a suo tempo avanzata dal Viceministro per le infrastrutture e i trasporti Cancelleri, “che intendeva riconsiderare un progetto che risale a circa trenta anni fa e comporta un rilevante impatto ambientale”. Posizione sostenuta anche nella recente campagna elettorale per le elezioni regionali nel Lazio. Inoltre, già nel 2018 con un ordine del giorno collegato al bilancio, il M5s aveva vincolato la giunta Zingaretti a mettere in sicurezza la strada 148 pontina, a rispettare la convenzione con Anas su quel tratto stradale e, infine, ad approfondire strumenti alternativi all’Autostrada, come la realizzazione di una metro leggera.
Hanno manifestato contrarietà al progetto anche i due comitati (Roma – Latina e Cisterna Valmontone) convocati in audizione dalla commissione VIII Ambiente della Camera dei Deputati insieme all’associazione Italia Nostra. In particolare si contesta la nomina di Mallamo, Presidente dell’Astral e già nominato commissario per la Cisterna Valmontone. Inoltre vengono considerate non attendibili le dichiarazioni di Mallamo in tema di impatto ambientale, in quanto ritengono che il tracciato, così come descritto, passi all’interno della riserva di Decima – Malafede, compromettendola irrimediabilmente. C’è poi un tema di fondo. Il collegamento tra la capitale e la seconda città del Lazio era nato come corridoio intermodale, che, dunque, avrebbe dovuto comprendere anche lo sviluppo di un collegamento ferroviario “leggero” per favorire la mobilità dei pendolari e minimizzare l’impatto ambientale. Nella realtà dei fatti, invece, c’è solo l’Autostrada a pagamento.