Minturno / Libera contro le mafie: in migliaia in corteo per ricordare le vittime innocenti

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SUD PONTINO – L’antimafia può avere e deve avere tanti volti, ma quello dei giovani che sfilano per strada con la consapevolezza di non essere humus per la malavita, ma insiti oppositori delle dinamiche criminali grazie allo studio e alla coltivazione di una sensibilità d’animo che mette al riparo da certi soverchiamenti, questo, è il più bello. Ieri mattina oltre quattromila studenti, provenienti dalle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Latina, hanno affollato il lungomare di Scauri in occasione della 28° Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata da Libera Sud Pontino, che quest’anno ha scelto il Comune di Minturno come location, dopo uno stop di quattro anni imposto dalla pandemia.

Il tema proposto da Libera per quest’anno è stato “È possibile. Pace, giustizia, verità, diritti, accoglienza e libertà”, ribadendo la necessità di credere nella possibilità del cambiamento verso un Paese più giusto e libero. E ripercorrendo la lezione di Giovanni Falcone che indicava la mafia come un “fatto umano” e come tutti gli altri destinata a scomparire.

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I giovanissimi, ma anche tanti cittadini e associazioni, si sono radunati nel piazzale antistante il PalaBorrelli a Scauri e hanno sfilato con bandiere, canti, slogan sul lungomare e poi per un tratto della Via Appia, giungendo infine al piazzale antistante l’ex fabbrica Sieci. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti sul palco allestito per l’occasione ma anche tanta musica. Dal palco sono stati letti i nomi delle oltre 1000 vittime innocenti colpite delle mafie, dal 1893 ad oggi. Insieme a tantissimi studenti c’era l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, altri parroci del Sud Pontino; il sindaco di Minturno, nonché presidente della provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, che ha ribadito uno slogan diffuso da tempo “La mafia è una montagna di merda” (coniato dall’indimenticato Peppino Impastato). “Una bella giornata con migliaia di ragazzi sul nostro bellissimo lungomare, sensibilizzare i più giovani sui temi della legalità e della lotta alle mafie è un investimento sul futuro delle nostre comunità. Ringraziamo il circolo di Libera Sud Pontino per aver scelto la nostra città e averci dato la possibilità di contribuire alla riuscita di questo evento”: questo il commento del primo cittadino sulla riuscita manifestazione.

C’era anche il consigliere comunale e provinciale del Pd di Formia, Luca Magliozzi, che sul suo profilo social ha esternato questa riflessione: “Questa giornata è ancora più significativa qui, nel nostro territorio, dove da decenni subiamo una presenza costante e inaccettabile di infiltrazioni della malavita organizzata. Qui, non possiamo permetterci di dimenticare le vittime delle mafie, le persone che hanno perso la vita lottando contro un male oscuro e insidioso, che mina alla radice la nostra società”.  C’è un’altra cosa sulla quale ha deciso di mettere l’accento, l’importanza di riutilizzare i beni confiscati alle mafie e ricordandone la presenza a Formia si è interrogato: “Come possiamo accettare che ci siano a Formia ancora così tanti immobili sequestrati in stato di abbandono che non riescono ad essere restituiti alla nostra comunità?” Ed ha concluso: “Oggi ho sentito la rabbia e la frustrazione di chi lotta ogni giorno per rendere il nostro territorio un posto migliore. Ma ho anche visto la speranza e la determinazione di chi non si arrende, di chi non si lascia sopraffare dalla malavita e dalle infiltrazioni. Questo è il nostro impegno, la nostra lotta, per un futuro migliore per tutti”.

Anche Fondi ha preso parte alla XXVIII giornata di questa manifestazione, tra gli altri, ha preso parte al corteo, in rappresentanza del sindaco Beniamino Maschietto, anche la consigliera con delega alle Politiche Giovanili Jessica di Trocchio, una presenza significativa essendo la più giovane dell’assise civica, che ha lanciato un messaggio forte delle istituzioni alla lotta contro ogni forma di criminalità.

Nel pomeriggio, infine, si sono svolti tre seminari sui temi dei beni confiscati, della Costituzione e della storia della presenza mafiosa sul territorio pontino.

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