Formia / Paternità e lavoro: direttore delle poste e papà di Sole, la storia di Gabriele Tufaro

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FORMIA – E’ il papà di Sole – bambina di sei mesi – ed anche il direttore dell’ufficio postale “Formia2” di via Palazzo. Si chiama Gabriele Tufaro, 42 anni, e – in procinto di festeggiare la “Festa del papà” –  diventa simbolo della necessità di poter coniugare l’essere un padre presente –  che dovrebbe essere prioritario per tutti –   e un dipendente efficiente dell’azienda per la quale lavora dal 2010, “Poste Italiane”.

La sua storia somiglia anche ad altre: Sole è nata in sofferenza fetale e sottopeso e ha passato i primi dieci giorni in ospedale per dei controlli. Un momento in cui accanto alla felicità, purtroppo, ha trovato posto la preoccupazione, ma soprattutto la ferma volontà di voler stare insieme a sua moglie per superare tutto al meglio e affrontare insieme il percorso di visite, approfondimenti che hanno riguardato la bambina. E come avrebbe potuto se l’azienda non gli avesse concesso di usufruire delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità?

Sfortunatamente è quello che può accadere ancora a dei lavoratori in diverse realtà, ma non a Gabriele che si è visto riconoscere il diritto di stare con la sua famiglia. Ed è, dunque, questa la storia di cui è stato protagonista e che vuole raccontare; una storia positiva, di diritti non soverchiati, ma rispettati, che hanno consentito e gli consentono tutt’ora di essere un “buon padre”; di sentirsi emotivamente più sereno e, probabilmente, di avvertire l’azienda, quasi più come una famiglia attenta, che come un freddo datore.

“Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore – spiega l’Azienda –  il congedo di paternità è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, e anche per gli eventi antecedenti il 13 agosto 2022, così come specificato ulteriormente dalla normativa vigente. Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi”.

E non solo: “Poste Italiane, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità, ha anche previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del congedo parentale nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece che per un solo mese come previsto dalle nuove disposizioni legislative in materia di sostegno alle famiglie”.

Gabriele Tufaro, prima di diventare direttore, ha svolto diversi ruoli sempre nell’ambito degli uffici postali tra i quali operatore di sportello e poi consulente finanziario a Gaeta, successivamente consulente mobile nella filiale di Latina, responsabile commerciale a Terracina, poi responsabile commerciale di zona sempre nella filiale di Latina e in ultimo come direttore nella sede attuale.

Oggi, direttore dell’ufficio postale di Formia e papà di Sole, dice: “Sono veramente grato alla mia azienda–per questa opportunità che mi ha dato la possibilità, in maniera molto semplice e senza nessun tipo di problema, di assistere in questa fase delicata dei primi giorni di vita la mia bimba. Nascendo sottopeso ha avuto bisogno di molta assistenza e sia io che mia moglie, con il cuore in gola non l’abbiamo lasciata sola neppure per un attimo. I primi giorni di vita sono i più delicati. Adesso si è ripresa e sta bene ma ha bisogno di visite periodiche a breve scadenza e il congedo di paternità mi permette di assistere ad ogni visita pediatrica. In questo modo ho la possibilità di stare vicino a lei e soprattutto a mia moglie. Per questo devo ringraziare anche tutti i colleghi della filiale e del mio uffici che si sono resi sempre disponibili e che mi hanno supportato in questo periodo non proprio facile della mia vita. Fortunatamente ho una bella squadra molto affiatata e posso assentarmi senza difficoltà. Voglio godermi ogni momento possibile per stare con la mia bimba e il pomeriggio dopo il lavoro lo dedico a lei.”