Ventotene / Mobilità via mare, il documento di suggerimenti degli imprenditori della rete “Mito delle sirene”

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VENTOTENE – La Rete degli imprenditori ventotenesi si sono preoccupati di suggerire alla Direzione regionale Infrastrutture e Mobilità dei criteri specifici e  aggiuntivi a quelli già definiti per la selezione dell’impresa che dovrà gestire il servizio di mobilità via mare con le isole pontine. La selezione inizierà dopo il giorno 9 marzo, termine ultimo per la presentazione delle candidature. La richiesta degli imprenditori di Ventotene mezzi a basso impatto ambientale e permanenza notturna dei mezzi nelle isole

Il 9 di marzo scade il termine per rispondere all’Avviso della Regione Lazio per presentare la candidatura per prendere in gestione il servizio di mobilità via mare per il trasporto di passeggeri e merci da e per le isole pontine: Ventotene e Ponza. La Direzione regionale Infrastrutture e Mobilità della Regione Lazio ha fatto un buon lavoro di predisposizione prima di pubblicare l’Avviso. Ha ascoltato le Amministrazioni locali, la capitaneria di Gaeta e Fiumicino, e anche Assarmatori, Confcommercio Lazio sud, Federalberghi. Ha poi redatto un questionario che le imprese devono tener di conto per presentare le proprie offerte.

Gli imprenditori di Ventotene che hanno dato vita alla Rete di Imprese, Mito delle Sirene, hanno apprezzato questo metodo partecipativo di decisione e hanno inteso dare un proprio contributo diretto per ottimizzare il processo di selezione che partirà dopo il 9 marzo, partendo dalla propria sensibilità sociale e ambientale e dalla profonda conoscenza dei problemi delle isole che hanno deciso di superare da quando, nel 2019, si sono costituiti come “Rete”. Essi hanno redatto un documento puntuale che raccoglie le integrazioni che hanno inteso suggerire e lo hanno trasmesso al dott. Stefano Fermante della Direzione regionale Infrastrutture e Mobilità e alla propria Amministrazione Comunale. Una copia è stata pure inoltrata all’Amministrazione del Comune di Ventotene.

Due sono le principali richieste avanzate: privilegiare le imprese che si impegnano sia a utilizzare mezzi navali (navi e aliscafi) che usino combustibili non inquinanti e sia a lasciare tali mezzi presso i porti delle due isole la notte. È chiara la motivazione che spinge gli imprenditori ventotenesi a suggerire tali scelte.

Utilizzare mezzi con tecnologie più evolute, che usano combustibili meno inquinanti (elettrico, idrogeno, ecc.), risponde a tre obiettivi importanti per le isole: non si inquina il mare, considerando che Ventotene vanta una Riserva Marina Protetta che è uno dei fattori attrattivi dell’isola e frutto di una scelta strategica che gli isolani hanno fatto da tempo. Ciò peraltro risponde ad una precisa politica europea per la riduzione dei combustibili fossili. Questa scelta consente peraltro di contenere i costi, aumentare la velocità dei mezzi e mantenere il numero delle corse anche quando il mare è mosso. Oramai è purtroppo noto che nella situazione attuale le navi riducono la velocità quando il mare è mosso per ridurre la spesa di carburante.

Lasciare di notte le imbarcazioni in sosta nelle isole persegue due altri obiettivi importanti: privilegia l’assunzione di personale che già vive sulle isole scoraggiando la candidatura di chi vive altrove e incentiva comunque chi viene assunto a portare le proprie famiglie a vivere sulle isole evitando lo spopolamento dei residenti e consentendo la vita quotidiana della comunità anche nei mesi non prettamente estivi. D’altronde lo studio fatto dalla Direzione regionale evidenzia, con molta drammatica precisione, il numero delle persone sulle isole nei mesi che vanno da ottobre ad Aprile di ogni anno.

Gli imprenditori della Rete di Imprese “Mito delle Sirene”, guardano inoltre avanti con una logica di “sistema”. Essi sostengono giustamente che la Mobilità è un elemento fondamentale della vita di un sistema territoriale e determinante per la vita delle “Aree Interne” a cui le isole sono associate. Non per altro proprio Ventotene è stata oggetto di una sperimentazione regionale per le Aree interne che ha dato vita al progetto “l’anno memorabile” (si veda www.ventoteneisolamemorabile.it). Questa logica porta a scegliere non una mobilità qualsiasi per congiungere le Aree interne con i centri più grandi, ma una mobilità rispettosa del contesto ambientale, paesaggistico, culturale dell’area interna da collegare. Ciò vale esattamente e in modo ancora più determinante per le isole.

Ma gli imprenditori della “Rete” pensano anche al futuro e al rapporto tra Ventotene e l’Europa. Lo hanno dichiarato ufficialmente già il 9 ottobre del 2021, in occasione del Convegno fatto per ricordare l’ottantesimo anno della redazione del “Manifesto per una Europa libera e unita” di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Ora che Ventotene ha acquisito “il Marchio del Patrimonio Europeo” e che deve dimostrare all’Europa, almeno per i prossimi cinque anni, di rispettare e promuovere le politiche e i valori europei deve fare scelte adeguate anche nel campo della mobilità dell’ambiente e della vita sociale dei cittadini residenti.

Infine vi è da considerare il lavoro in corso per il recupero dell’isola di Santo Stefano e le prospettive di portare sulle due isole (Ventotene e Santo Stefano) ricercatori e studiosi, giovani, funzionari e politici di tutta Europa. Ciò richiede una struttura di mobilità innovativa che abbia mezzi di avanguardia e veloci, ecocompatibili, con collegamenti con la costa, ma anche in connessione con gli aeroporti del Lazio e della Campania. Prendere decisioni sulla scorta del flusso turistico estivo degli anni passati non consente evidentemente di fare scelte strategiche e sottoscrivere contratti di servizio adeguati di medio-lungo periodo.

Proprio per questo motivo la Rete ha scelto di servirsi di un nuovo Manager di Rete, il dott. Renato Di Gregorio, che ha lavorato per cinque anni, assieme all’Amministrazione guidata da Gerardo Santomauro, per far ottenere a Ventotene il diploma d’Europa e successivamente il Marchio del Patrimonio Europeo. In questo ambito si collocano pure i Patti di Amicizia e gli Accordi stabiliti con le maggiori città italiane e con diverse isole del mediterraneo. Sono a lui riconosciute pure le diverse progettualità per ottenere i finanziamenti pubblici per la formazione dei giovani dell’isola, per la nuova dotazione tecnologica del museo della Memoria e per il recupero di alcune aree significative del borgo storico.