SPERLONGA – Se potesse rimandare indietro di un paio di anni le lancette della storia, l’attuale sindaco di Sperlonga e due volte presidente della Provincia di Latina Armando Cusani rifarebbe la scelta di abbandonare, armi e bagagli, Forza Italia? L’interrogativo se lo stanno ponendo molti osservatori dopo l’elezione al consiglio regionale del Lazio dell’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano e le buone performance personali degli altri candidati azzurri scelti dal c oordinatore regionale, il Senatore Claudio Fazzone: l’ex primo cittadino di San Felice Circeo Pino Schiboni, le attuali assessori ai comuni di Formia e Fondi, Eleonora Zangrillo e Stefania Stravato e la consigliera provinciale Annalisa Muzio. Di certo il peso elettorale del sindaco di Sperlonga, dopo aver smesso la casacca azzurra, continua a scemare all’ombra di Torre Truglia se rapportato allo score ottenuto dall’ex sindaco di Fondi, il candidato del Terzo Polo Luigi Parisella.
L’ex primo cittadino (anch’egli di Forza Italia) ha incamerato 190 preferenze che gli hanno permesso di essere il più votato. Lo è diventato – come da previsione – uno dei sei candidati del Partito Democratico in lizza per le regionali, l’ex consigliere comunale Alessandro Zori che, autore di un “Miracolo a Sperlonga” con 296 preferenze, ha determinato un risultato elettorale storico: per la prima volta il Partito Democratico è risultato essere il primo partito di …Sperlonga. Un fatto è certo. Questo dato statistico ma anche politico conferma che quando all’elettorato vengono proposte figure credibili e affidabili non c’è voto identitario che tenga. Zori nella sua Sperlonga ha fatto meglio di due neo consiglieri regionali sostenuti dalla neo deputata Sara Kelany e dal consigliere comunale azzurro Joseph Maric, Elena Palazzo di Fratelli d’Italia (132) e l’ex sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano (112).
Fortemente voluta dalla segreteria provinciale del Pd, la candidatura di Zori per certi versi ha politicamente messo all’angolo l’altra componente della minoranza in consiglio comunale, il gruppo di Sperlonga Cambia, che stranamente nel corso dell’ultima campagna elettorale si è astenuta di dare indicazione di voto per il Pd, pur essendo – o almeno – il partito di riferimento. La frattura trova la sua origine al tempo delle ultime mministrative dell’autunno 2021 quando “Sperlonga Cambia” aveva avversato la candidatura di Zori a sindaco proposta unanime di tutte le componenti dell’opposizione. Un rigetto ingiustificato, a posteriori, in considerazione del fatto visto che lo stesso Zori era stato il consigliere di minoranza eletto con il maggior numero di preferenze. Non fu possibile presentare un’unica lista in opposizione al sindaco uscente Armandi Cusani proprio causa della ferrea intransigenza di “Sperlonga Cambia” che riteneva che la candidatura a sindaco spettasse per diritto al capogruppo Marco Toscano, a sua volta aspirante sindaco nel voto amministrativo del 2017.
Questa chiusura favorì la rielezione di Cusani che ha messo nel conto un qualcosa di nuovo nel panorama politico cittadino: la nascita del circolo del Pd che, attorno alla figura dell’apprezzato farmacista del paese, vuole tracciare un nuovo futuro politico per Sperlonga. Ci riuscirà? E’ presto per dirlo. Qualcosa di più si saprà dalle primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale e dallo svolgimento nelle prossime settimane del primo congresso comunale. L’ha anticipato sui social il diretto interessato: “Ora l’impegno continuerà nei prossimi giorni con lo svolgimento delle Primarie e, subito dopo, con la celebrazione del primo congresso del Circolo del Pd di Sperlonga – ha scritto Alessandro Zori – Sono due appuntamenti importanti per un partito che non vuole essere soltanto la casa dei suoi iscritti, ma uno spazio di libertà e di discussione aperto a tutti e ad ogni contributo”.