Spigno Saturnia / Ripetitore abbattuto dal maltempo, autorizzata la rinstallazione

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SPIGNO SATURNIA – Il condizionale è ancora d’obbligo ma dovrebbe interrompersi a giorni il prolungato black out telefonico, a cavallo delle province di Latina e Frosinone, iniziato il 4 novembre scorso quando una breve ma violenta tromba d’aria abbattè in località Fornello, nel territorio del comune di Spigno Saturnia, un traliccio utilizzato da cinque società di telefonia mobile. Da quel giorno la decisione dell’amministrazione comunale aurunca di spostare la struttura di proprietà della società Phoenix Tower International su un’area attigua affidata in gestione dallo stesso comune ad Acqualatina.

Dal giorno del primo sopralluogo dei tecnici del comune di Spigno e della Phonix Tower subentrarono alcuni dissidi tra le diverse società telefoniche allacciate circa la posizione esatta dell’area su cui sarebbe stato riposizionato il ripetitore. Per dirimere la controversia, che ha creato moltissimi disagi e sta condizionando in negativo la vita di migliaia di cittadini ed imprenditori residenti nei comuni di Spigno Saturnia, Minturno, Coreno Ausonio, Ausonia era intervenuto anche il Prefetto di Latina Maurizio Falco che aveva sollecitato tempi certi e tempestivi per la risoluzione di questo disservizio rivelatosi più grave dal punto di vista economico per numerose attività del comprensorio.

Il sindaco di Spigno Saturnia Salvatore Vento ha annunciato che, dopo alcuni sopralluoghi organizzati per autorizzare la nuova soluzione ubicativa del ripetitore nei confronti dei severi protocolli di sicurezza, è arrivato nella giornata di lunedì l’atteso parere favorevole del’Arpa Lazio. Ha messo innanzitutto d’accordo tutte le società telefoniche interessate e ha autorizzato la nuova installazione del traliccio caduto due mesi e mezzo fa che – secondo il sindaco Vento – avverrà nel giro di qualche giorno. Martedì mattina non a caso è in programma l’ultima riunione propedeutica alla firma della convenzione e alla conoscenza del cronoprogramma dei lavori attesi legittimamente da miglia di cittadini ed operatori economici.