Gaeta / L’Istituto “Caboto” al primo posto per accesso ai corsi universitari, le rilevazioni Eduscopio

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GAETA – Quale futuro per gli studenti delle scuole superiori? Ad indagare la qualità degli esiti successivi alla formazione secondaria degli istituti scolastici italiani è il progetto “Eduscopio” della Fondazione “Giovanni Agnelli” ( Istituto indipendente di cultura e di ricerca nel campo delle scienze umane e sociali con sede a Torino ) che restituisce, dunque, indicazioni sulla qualità dell’offerta formativa delle stesse.

Con lo scopo di garantire un confronto appropriato e davvero utile a fornire informazioni per le scelte di studenti e famiglie la comparazione proposta dal progetto è diretta tra “scuole dello stesso tipo” e “scuole localizzate in territori relativamente circoscritti”, vale a dire più o meno compresi in un raggio massimo di trenta chilometri.

Per molte ragazze e molti ragazzi il passo successivo al diploma è l’accesso ai corsi universitari, mentre altri si orientano verso un ingresso nel modo del lavoro: sono queste le due direzioni indagate dal progetto.

A segnare un ottimo risultato nei rilevamenti firmati da Eduscopio è l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Giovanni Caboto” di Gaeta, guidato dalla Dirigente scolastica porf.ssa Maria Rosa Valente. La scuola, storico punto di riferimento nel centro-sud Italia per la formazione in ambito marittimo e all’avanguardia rispetto all’incremento della proposta scolastica in nuove direzioni (quali, ad esempio, lo sport acquatico e la robotica/intelligenza artificiale), è risultata essere al primo posto tra gli istituti tecnici per numero di alunni che accedono ad un percorso universitario e al quarto posto per quelli che si avviano verso un percorso occupazionale.

Il rilevamento – come già spiegato – è relativo alla porzione di territorio che investe, più o meno, l’area estesa del Sud Pontino e i dati che consentono tale classificazione sono quelli dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti Universitari (ANSU) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; nonché quelli del Cob Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Tuttavia le aspettative proposte dall’Istituto “Caboto” sono da considerare ancora più rosee di quanto attestato dal progetto della “Fondazione Giovanni Agnelli”, considerando infatti che dal punto di vista del prosieguo degli studi va considerata anche la percentuale di studenti che dall’ Istituto Nautico di Gaeta scelgono i percorsi ITS di settore: un numero importantissimo di diplomati che conseguono un titolo di studio superiore (peraltro oggi allineato con le lauree di primo livello) in tempi certi e con risultati di notevole rilievo.

Inoltre rispetto alle rilevazioni in ambito lavorativo, va tenuto conto che un notevole gruppo di allievi che si avviano alla carriera in mare lo fa con le aziende (anche quelle a marchio italiano) che non sono di bandiera italiana, il che non favorisce l’evidenziazione completa del numero degli occupati effettivi.