Gaeta / Servizi sociali, incarichi comunali: doppio interrogazione del capogruppo Pd Scinicariello

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GAETA – L’amministrazione comunale di Gaeta spieghi meglio i numerosi incarichi professionali conferiti al dottor Maurizio Loreto Ottaviani per le attività di supporto alla predisposizione del Piano di Zona, dell’Ufficio di Piano e degli atti conseguenti. La richiesta campeggia in una delle due interrogazioni che il capogruppo del Partito Democratico Emiliano Scinicariello mercoledì ha presentato al presidente del Consiglio Comunale Davide Speringo – destinatario a sua volta dell’ennesima richiesta dell’ex sindaco Silvio D’Amante sui ritardi che stanno caratterizzando dall’inizio della consiliatura il varo delle commissioni consiliari permanenti nonostante il secondo parere del Ministero degli Interni – al sindaco di Gaeta Cristian Leccese e all’assessore al Bilancio e al Distretto Socio-Sanitario Lucia Maltempo.

Sono numerosi i quesiti che pone il capogruppo Dem sul ruolo che sta esercitando al comune di Gaeta il manager di Fontana Liri dopo aver diretto il distretto socio sanitario Lt/5 quando l’ente capofila è stato il comune di Formia.

La Giunta del sindaco Cosimino Mitrano aveva incaricato Ottaviani con la determinazione Dirigenziale numero 788 del 23 settembre 2020 per la durata di 18 mesi per svolgere le attività di supporto alla predisposizione del Piano di Zona, dell’Ufficio di Piano e degli atti conseguenti”. Questo incarico fu giustificato dal fatto che il Distretto Socio Sanitario LT/5, nell’ambito dell’Ufficio di Piano, “non disponesse di una figura professionale con specifica competenza in materia per le attività di supporto alla predisposizione del Piano di Zona e degli atti conseguenti”.

L’affidamento dell’incarico fu di 39 mila e 500 euro e fu concesso in base al Codice dei Contratti che consente alle amministrazioni pubbliche, qualora gli importi siano inferiori a 40mila euro, di procedere mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici. L’incarico venne riproposto di nuovo dal comune di Gaeta “per la medesima finalità, sempre con le stesse modalità e con lo stesso riferimento normativo” con determinazione dirigenziale numero 466 del 16 maggio 2022, e sempre per l’importo di euro 39.500,00 oltre l’Iva al 22%. Ma, questa volta, per la durata di dodici mesi anziché diciotto. Dunque il comune di Gaeta – secondo i conti di Scinicariello – affidò ad Ottaviani, attraverso due determinazioni Dirigenziali consecutive, un onorario di 79mila euro benchè “l’articolo 36 comma 2 del decreto legislativo 50/2016, citato nelle due determinazioni Dirigenziali, preveda “affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici”.

Lo stesso articolo 36, al comma 2 lett. b) contempla anche “affidamenti di importo pari o superiore a 40mila euro e inferiori alle soglie di cui all’articolo 35 per le forniture e i servizi”. Specifica che “l’affidamento diretto può avvenire solo previa consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti”. Da qui l’invito all’assessore Lucia Maltempo, delegata sia al Distretto Socio-Sanitario che al distretto socio sanitario, di fornire risposte in ordine essenzialmente a due interrogativi.

L’ufficio di piano – è risaputo – è carente di figure professionali ma perchè il comune di Gaeta “non ha fatto ricorso alla consultazione di almeno cinque operatori economici, o ad elenchi di operatori economici nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti? Dunque perché l’Ente Comunale, Capofila del Distretto, ha ritenuto di agire con queste modalità? L’incarico, così come gestito, potrebbe apparire volutamente frazionato per procedere mediante affidamento diretto, eludendo la norma che disciplina l’affidamento di incarichi per importi superiori”.

Ma c’è di più. Scinicariello ha chiesto di conoscere i criteri in base ai quali è stata valutata economicamente la proposta professionale di Ottaviani. “Appare strano, e pertanto se ne chiede giustificazione, che ad uno stesso consulente, incaricato dallo stesso Ente per una medesima attività venga corrisposta la stessa somma, ma in un caso per un periodo di 18 mesi ed in un altro per 12 mesi. Il professionista è stato pagato troppo poco nel primo caso o troppo nel secondo?” è il secondo interrogativo che ha avanzato l’esponente Dem, il quale è andato oltre nella seconda interrogazione presentata mercoledì.

E nel mirino c’è sempre Ottaviani ma nella veste di direttore di Aipes, il Consorzio di 27 Comuni ciociari per la gestione di servizio socio-sanitari ai quali lo scorso 4 ottobre il comune di Gaeta si è rivolto per conoscere due nominativi da inserire nella commissione del concorso – sospeso mercoledì dal comune per non chiari motivi organizzativi – per l’assunzione di un Assistente Sociale presso il Distretto Socio Sanitario LT/5.

Nella determina di conferimento dell’incarico al dottor Ottaviani e alla dottoressa Silvia Tatangelo è stata conferita un’indennità a testa di 1800 euro. La segretaria comunale Patrizia Cinquanta, nella veste di dirigente pro tempore del settore Personale, aveva fatto riferimento ad un decreto del presidente del consiglio dei Ministri del 24 aprile 2020. La norma, avente ad oggetto “Determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (Ripam)”, aveva aggiornato l’entità dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e al personale addetto alla vigilanza delle procedure concorsuali indette dalle Amministrazioni dello Stato. Lo stesso Decreto, al quinto comma dell’articolo 1, affermava testualmente questo: “Le Regioni e le Autonomie Locali (i comuni, per intenderci) nell’esercizio della propria autonomia, possono recepire quanto previsto dal presente decreto”. E per il capogruppo del Partito Democratico al comune di Gaeta a dover dire qualcosa ora dovrebbe essere l’assessore alle politiche sociali con delega al distretto socio sanitario Lucia Maltempo.

A suo dire ha “tutte le competenze per poter fornire adeguate risposte” a tre quesiti.

Primo: il Comune di Gaeta ha formalmente recepito quanto previsto all’art.1 comma 5 del Dpcm del 24 aprile 2020 nel novero delle norme e dei regolamenti che lo disciplinano?

Secondo: In caso di risposta negativa, si ritiene legittima l’applicazione dei compensi previsti secondo queste modalità, menzionate nella Determinazione Dirigenziale numero 936 del 19 ottobre 2022?

Terzo: dal momento che il Dpcm del 24 aprile 2020 si riferisce alla determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici, è “congruo” l’importo stabilito a favore di Ottaviani e della dottoressa Tatangelo in rapporto alla tipologia di intervento concorsuale in corso e, soprattutto, è “coerente” con i costi sostenuti per situazioni analoghe in passato dallo stesso Comune di Gaeta?