Sperlonga / Bilancio ancora bloccato e “sviste” sul rendiconto, scoppia la polemica

Politica Sperlonga

SPERLONGA – Nella perla del sud pontino, che le casse comunali non se la passassero bene era una cosa nota ai più, anche durante la campagna elettorale della scorsa estate. Eppure, questa consapevolezza non è bastata alla maggioranza firmata Cusani per riuscire a trovare una soluzione diversa da quella del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale prima, e dall’approvazione del rendiconto 2021 al fotofinish, un giorno prima del termine ultimo – fissato per il 30 aprile -. Una situazione quella del bilancio bloccato e sull’approvazione last minute del rendiconto su cui è scoppiata la polemica, soprattutto, perché saranno gli sperlongani a pagare le conseguenze di questa linea politica, quando si vedranno aumentare tasse e tariffe.

I primi ad intervenire sulla situazione sono stati l’ex candidato sindaco – ed attuale consigliere di minoranza – Vincenzo Viola insieme al collega di “Insieme per Sperlonga” Joseph Maric, che hanno sottolineato come, durante la campagna elettorale al veleno, il Primo cittadino – ora rieletto – facesse sapere che i conti del Comune erano in regola, quando, poi, poco dopo la riconquista della fascia tricolore – a settembre – quella stessa maggioranza ha deciso di ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale…

Gli stessi Viola e Maric hanno sottolineato come quella di Sperlonga fosse una “situazione di pre-dissesto, che inciderà comunque ed inevitabilmente nella gestione amministrativa con la possibile conseguente riduzione dei servizi e aumento delle tasse.” L’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale si traduce nel fatto che il Comune per i prossimi anni deve fortemente monitorare e contenere la spesa e aumentare le entrate (Il Piano che viene predisposto e sottoposto al Consiglio comunale deve poi superare l’approvazione del Ministero dell’Interno e l’omologazione dalla Corte dei conti), andando a pesare ulteriormente sui cittadini, che già risentono dalla crisi economica dovuta al Covid prima e alla situazione di conflitto alle porte dell’Europa.

Eppure, nonostante le difficoltà che Cusani sta chiedendo di reggere agli sperlongani, la situazione, in Consiglio comunale è sempre la stessa: il bilancio resta bloccato, ma si continuano ad avere “sviste” come quella che si è consumata ieri, quando  la maggioranza si è resa conto che le alternative erano due: approvare il rendiconto 2021 senza aver garantito ai consiglieri comunali il rispetto dei 20 giorni di tempo previsti dalla legge per l’analisi dei documenti da portare in aula, oppure votare il rendiconto, ancora una volta, oltre il termine di scadenza del 30 aprile.

Un tema quest’ultimo che ha provocato la polemica dell’altra ala dell’opposizione, quella dei consiglieri di “Sperlonga cambia”, che sottolinea anche come, in Consiglio, la tensione sia ormai alle stelle.

“Niente di nuovo sotto il sole. L’amministrazione Cusani – hanno sottolineato gli esponenti di Sperlonga cambia – è abituata a una gestione del bilancio fatta di tempi ristretti, documenti rilasciati con il contagocce, scarsa trasparenza e rendiconti approvati oltre le scadenze.

Noi avevamo chiesto una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione Cusani nella gestione delle casse comunali – soprattutto dopo che la maggioranza ha approvato un piano di riequilibrio per sanare il deficit di bilancio – ma la musica, purtroppo, non è cambiata.”

Il Comune di Sperlonga, infatti, ha chiuso il rendiconto in una situazione di deficitarietà strutturale e saranno gli sperlongani, come già detto, a pagarne le conseguenze, considerato che il bilancio continuerà a essere bloccato, mentre le tariffe comunali, già riviste negli ultimi tempi, continueranno ad aumentare.

Ci chiediamo – hanno concluso i consigliere di Sperlonga cambia – se sia giusto che i cittadini di Sperlonga, e le generazioni future, siano costretti a subire le conseguenze di una pessima gestione della cosa pubblica e delle casse comunali, il cui risultato è sotto gli occhi di tutti.”

Una domanda sorge spontanea: se poco le elezioni, il Sindaco ha messo in moto la macchina per il Piano di riequilibrio finanziario, avrà ancora la fiducia dei suoi concittadini, che si erano sentiti promettere, solo qualche mese prima, che i conti fossero a posto?