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Minturno / Bilancio di previsione comunale, il gruppo Fratelli d’Italia annuncia ricorso al Tar

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MINTURNO – Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al comune di Minturno impugnerà davanti il Tar del Lazio la delibera con cui la sola maggioranza il 30 dicembre ha approvato il bilancio di previsione 2022. Lo ha confermato il candidato a sindaco sconfitto alle amministrative dello scorso ottobre, l’avvocato Giuseppe D’Amici. A suo dire uno dei tre componenti del gruppo consiliare, Francesco Larocca, non avrebbe ricevuto correttamente l’ordine del giorno della seduta del 30 dicembre scorso.

Se lo stesso avvocato D’Amici aveva proposto di rinviare o, meglio, di annullare la convocazione del consiglio sulla scorta della decisione del governo di autorizzare i Comuni ad approvare il bilancio di previsione entro il 31 marzo, la sola maggioranza Stefanelli ha licenziato poi il documento contabile. Secondo il presidente del consiglio Massimo Signore il consigliere Larocca ha ricevuto correttamente la convocazione via Pec il 22 dicembre. Una seconda del 27 dicembre inviata allo stesso indirizzo di posta elettronica certificata fornita dallo stesso esponente di Fdi ed utilizzata contenente il materiale amministrativo necessario per delibere gli argomenti all’ordine del giorno “ha avuto stranamente un report negativo”.

L'”opposizione zelante” di Fdi era stata stigmatizzata dal presidente d’aula Signore che aveva rimarcato come il gruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni avesse perso un’altra grande occasione per dare un contributo alla risoluzione dei partiti di Minturno in occasione del bilancio previsionale 2022″. Sul piano politico sarà interessante verificare ora una circostanza: se l’iniziativa giudiziale anticipata dall’avvocato D’Amici sarà sostenuta o meno dall’altro gruppo di opposizione presente nel consiglio comunale di Minturno, quello della Lega. Il capogruppo Romolo Del Balzo, indisposto fisicamente, non aveva partecipato alla seduta consiliare. Il secondo consigliere ed ex candidato a sindaco, Massimo Moni, sì…abbandonando anch’egli ma senza utilizzare i toni cui è ricorso l’avvocato D’Amici prima di andare via.