Minturno / Elezioni2021, le posizioni del Pd e dell’ex-presidente del Consiglio comunale Tomao

Minturno Politica

MINTURNO  – Appoggiare il sindaco in carica Gerardo Stefanelli si è rivelata la “più coerente scelta di campo”. Il Pd di Minturno è arrivato dilaniato all’appuntamento elettorale del 3 e 4 ottobre prossimi e, nonostante disponesse di un gruppo consiliare di ben sei componenti e di due assessori attualmente in carica (Mimma Nuzzo ed Piernicando D’Acunto), ha incontrato non poche difficoltà ad allestire una lista…non completandola.

Le vicende giudiziarie dell’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Tomao – coinvolto nella “concorsopoli”dell’Asl pontina – hanno acuito, peggiorandola, una situazione interna caratterizzata da tanti dissidi di natura personale  prima che lo fossero sul piano politico-amministrativo. Le forzate dimissioni di Tomao, la polemica elezione alla presidenza del Consiglio comunale della collega di gruppo e della componente Moscardelliana Paola Graziano hanno rappresentato il punto di non ritorno  amplificato dalle dimissioni, congelate, del capogruppo consiliare Matteo Marcaccio e dall’indisponibilità per serie ragioni fisiche del segretario Franco Esposito. A svolgere le mansioni di reggente è uno stimatissimo pediatra, Vanni Cerimoniale, con un apprezzato passato di play maker nel Basket Scauri, nel Veroli ed in alcune società romane. Ora è stato costretto a recitare il ruolo di punto di riferimento di una forza politica per certi versi obbligata a sostenere Gerardo Stefanelli per evitare di uscire dai radar dal futuro scenario consiliare del dopo voto. Il dottor Cerimoniale sostiene che quella del Pd nei confronti della candidatura dell’attuale sindaco di Minturno è “una convinta partecipazione” fornendo alcune motivazioni politiche.

“L’innegabile successo amministrativo della trascorsa consiliatura, che ha visto come attivi protagonisti ben sei consiglieri e due assessori del

Cerimoniale Vanni Pd

Pd, non poteva che indurre il Partito – osserva il dottor Cerimoniale –  ad offrire ai cittadini minturnesi la possibilità di ripetere questa positiva esperienza. Lo slogan presente sul manifesto elettorale ‘Linfa nuova su solide radici’ ben sintetizza le scelte fatte per la costruzione della nuova lista. Si è voluto, infatti, in un’ottica di rinnovamento partecipativo, dare più spazio a componenti della società civile, donne e uomini provenienti dalle diverse realtà sociali del nostro territorio, che hanno deciso d’impegnarsi nella politica schierandosi con un Partito in cui si riconoscono per i valori progressisti e riformisti”.

Allo stesso tempo,  “per dare continuità alla propria azione politica ed amministrativa”, il circolo del Pd di Minturno ha voluto riproporre “alcuni dei nomi di quegli amministratori che hanno già così ben operato, spendendosi per il proprio territorio e utilizzando opportunamente quei canali politici e istituzionali che hanno permesso il finanziamento di opere pubbliche e servizi per la nostra Comunità”.

La conclusione del reggente coordinatore del Pd minturnese è la seguente: “Siamo del tutto convinti che questa squadra rappresenti un modello vincente, proponendo una lista di candidati in cui i nostri concittadini potranno riconoscersi e sentirsi rappresentati. L’obiettivo da raggiungere è quello di dare, nella coalizione per Stefanelli sindaco, maggior forza al Pd, unico schieramento genuinamente e storicamente politico che ha voluto orgogliosamente mantenere il proprio simbolo e la propria identità, perché possa continuarela sua azione amministrativa nel solco dei successi già ottenuti nella precedente Amministrazione”.

Intanto Giuseppe Tomao, non riuscendo ad allestire una lista civica di supporto a Stefanelli anche per il palese disimpegno a candidarsi con lui dei Consiglieri comunali uscenti Dem, sostiene in una lettera aperta ch “il mio impegno continua. Conta sempre ciò che resta, e se resta è per sempre”. Tomao, che si definisce un progressista appartenente ad un’area democratica riformista, ha deciso di non confluire in altri alvei politici: l’ipotesi di una sua possibile candidatura in altre coalizioni è stata da lui stesso subito smentita. Tomao ha fatto sapere di voler continuare a prediligere il progetto di rinnovamento della Città portato avanti fino ad ora insieme ai suoi colleghi di gruppo, una squadra alla quale sente ormai di appartenere e di cui è stato tra i principali protagonisti. “In questi 5 anni siamo riusciti, con sacrificio e grande lavoro di gruppo, ad attuare quello che ci eravamo prefissati 5 anni fa, un programma di governo vincente, e ad oggi ancora più credibile e futuribile visti i tanti giovani che si sono messi in gioco con convinzione e passione”.

Dopo tre legislature, precisamente 11 anni e mezzo ininterrotti vissuti tra i banchi del Consiglio comunale, da semplice Consigliere di minoranza prima e come Presidente poi, Tomao ha aggiunto: “Non sono venuti meno né la passione, né l’impegno. Ora serve la serenità per affrontare una partita ancora più importante, quella di fare grande Minturno, quindi è giusto rispettare le volontà espresse da più parti e tutelare, nel contempo, le mie esigenze personali e famigliari che vengono prima di ogni cosa. Chi mi conosce come uomo, prima ancora che come politico, sa che questa tormentata vicenda che mi ha investito inaspettatamente mi ferisce nel profondo. Sebbene essa non coinvolga l’Ente comunale, ma solo ed esclusivamente la mia persona, sento comunque il dovere di fare un passo indietro sulla mia candidatura, al termine di una legislatura importante che ha dato una nuova immagine alla città e che guarda al futuro per farla diventare grande. Conservo, in ogni caso, piena fiducia nella magistratura, con la speranza di poter chiarire il prima possibile la mia posizione”.

Mi sono confrontato con il sindaco Stefanelli, al quale auguro di restare ancora al timone per condurre la nave sulla rotta del cambiamento e del rinnovamento della città, ed ho accolto democraticamente e con serenità la sensibilità del Pd regionale e nazionale rappresentata dall’opportunità politica di non propormi. Con spirito di servizio avevo dato la mia semplice disponibilità ai compagni e alla direzione del Circolo locale, spinto dai principi di garanzie e democrazia, senza alcuna pretesa, con il solo intento di sostenere la squadra che in questi anni ha contato ben 6 consiglieri comunali e due assessori. Un modo, il mio, di supportare i compagni di viaggio con cui, pur esprimendo ciascuno pensieri e sensibilità diverse, abbiamo raggiunto grandi risultati, individuando sempre la giusta soluzione di sintesi. La politica è un gioco di squadra, e, se diviene una partita solitaria o se le imposizioni prevalgono rispetto alle comuni decisioni, non è più tale. Questi sono i valori che mi hanno insegnato. Accetto con serenità lo stato dei fatti che non mi impedirà di essere ancora a servizio delle famiglie, delle imprese e dei cittadini tutti. Chi ha passione per la politica guarda avanti, scinde le situazioni e comprende i momenti. Non sono né la poltrona né una carica pubblica a qualificare le persone, sia in politica che nella vita, bensì il valore delle azioni, il tenore dello spirito di servizio, la disponibilità incondizionata, la coerenza e la lealtà”.

Tomao, mi scusi: che tipo di campagna elettorale sta svolgendo? “La mia campagna elettorale in passato – ha risposto Tomao – è sempre stata un’operazione di ascolto, null’altro. Ho raccolto le perplessità, le richieste, anche le paure della gente. Continuerò a farlo. Continuerò ad intervenire e a far sentire la mia voce, come in passato, sulle cose che reputo utili ed importanti per la nostra comunità, al di là dei colori politici. Metterò ancora a disposizione della squadra l’esperienza maturata in amministrazione e tra la gente”.

E ancora: “Sono stati per me anni intensi a servizio del mio gruppo politico e dell’intera comunità, anni di grande impegno. Ho vissuto un’esperienza umana importante. Sono riconoscente verso coloro che mi hanno sostenuto, di volta in volta, con le loro preferenze e le tante manifestazioni di affetto, e spero vivamente di essere stato in grado di soddisfare le loro aspettative. Lo stesso riconoscimento lo devo ai dipendenti comunali che mi hanno aiutato in questi anni di lavoro tra i banchi del Consiglio”.

La conclusione con tanti di meritori ringraziamenti l’ex presidente del consiglio di Minturno è rivolta alla moglie e ai figli: “Ringrazio anche la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto nelle difficoltà malgrado il tempo sottratto ad essa e destinato al servizio per il mio paese. Quella in corso è una campagna elettorale che deve riguardare esclusivamente le idee ed i programmi per la Città. Confido che non si incorra negli errori del passato”.