Formia / Elezioni2021: Magliozzi consegna per primo la sua candidatura, oggi tutte le ufficializzazioni

Formia Politica

FORMIA – Luca Magliozzi come Usain Bolt?  Il suo obiettivo principale è dichiarato da tempo: diventare il più giovane sindaco di Formia nella lunga e prestigiosa vita amministrativa del comune. Un altro, meno importante, l’ha centrato venerdì di buon mattino. E’ stato il primo, il più veloce, a presentarsi presso l’aula consiliare “Ernesto Ribaud” per presentare la sua candidatura a sindaco alla testa del “campo largo e progressista” di cui fanno parte il suo Partito Democratico , Demos e una civica in  cui hanno deciso di confluire l’associazione “Incontri & Confronti”,  l’ala sinistra del “campo” – Sinistra Italiana e ArticoloUno – ed altre minori realtà associative.

Magliozzi è arrivato per primo al traguardo con un tempo di reazione, ai blocchi di partenza, migliore dello stesso segretario generale Alessandro Izzi, l’alto funzionario del comune che sino alle 12 di oggi dovrà raccogliere le documentazioni degli  altri quattro candidati  che vogliono guidare Formia nei prossimi cinque anni: l’ex sindaco Paola Villa, Gianfranco Conte, Amato La Mura e Gianluca Taddeo.  I bookmars d’oltre manica accettano scommesse sulle candidature che saranno formalizzate per ultime. Se saranno quelle di La Mura e di Taddeo hanno deciso di pagare poco le “puntate”  solo perché i due potenziali promossi al ballottaggio hanno deciso , nei limiti del possibile, di non far scoprire all’avversario il numero (semmai fosse importante per convincere l’elettorato ad meritare il consenso)  delle liste e, soprattutto, la rispettiva composizione.

Una melina a tutto tondo che ha soltanto un risvolto psicologico per dimostrare a se stessi e alla propria coalizione che con una o due liste in più c’è l’ipoteca per  il successo finale. Falso. Manca l’ufficiliatà che arriverà nel primo pomeriggio di oggi  ma questo primo step relativo alla tradizionale presentazione delle liste  confermerà quanto si teme da mesi: un calo di partecipazione al voto amministrativo del 3 e 4 ottobre prossimi. I dati dell’appuntamento elettorale di tre anni fa avevano già lanciato un segnale che le forze politiche e civiche non hanno saputo e voluto cogliere: è in atto una disaffezione a partecipare a questo momento di vita democratica  che conferma come la vita politica ed amministrativa interessi ad un numero sempre più ristretto di cittadini.

In occasione delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018 i candidati a sindaco furono sei– uno in più rispetto a quest’anno  – gli aspiranti alla carica di consigliere comunale furono 350 confusi in 15 liste, un numero che sabato sarà rivisto in difetto. Comunque in politica i numeri hanno un valore e lo dimostrerà anche questo appuntamento elettorale.

Che ci sia una disaffezione lo dimostrano il minor numero di candidati a sindaco rispetto al voto del 26 e 27 maggio 2013: all’epoca i candidati a sindaco furono addirittura 8,  le liste al consiglio furono ben 19  e i candidati per il massimo consesso civico furono addirittura 459.