Itri / Chiusura parcheggio di via Campoli: disagi e polemiche tra i cittadini

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ITRI –  Cominciano a farsi pesanti i disagi, soprattutto da parte di anziani e diversamente abili, per la decisione di alcuni privati di chiudere un’area strategicamente importante che nel centro storico di Itri in via Campoli, a poche decine di metri dal castello medioevale, era stata trasformata in un comodo e utile parcheggio per centinaia di residenti e turisti. Monta in questi giorni, nel clou della stagione estiva, una polemica che sta riguardando la decisione dell’ex Giunta Fargiorgio di non rinnovare il contratto sottoscritto nel lontano 2009 dall’ex sindaco Giovanni Agresti e dal suo “vice” Giuseppe De Santis con gli eredi della famiglia Tatta e scaduto il 30 settembree 2018 con cui era stato concesso in comodato d’uso al comune di Itri l’area per destinarla a parcheggio pubblico.

La polemica inevitabilmente è subito diventata elettorale e ad innescarla è stata proprio l’ex sindaco Agresti, ora candidato a primo cittadino per la lista “Ripartiamo”: “Nel 2021 l’inerzia della Giunta Fargiorgio ha provocato la chiusura il parcheggio. Il cartello proprietà privata all’ingresso è eloquente. L’ex sindaco Fargiorgio non ha rinnovato il contratto scaduto il 30 settembre 2019 e la caparra versata inizialmente è stata usata per tirare a campare altri due anni. Fargiorgio non lo sa che il parcheggio di Campoli è un servizio essenziale per il centro storico di Itri? Un Sindaco che non si preoccupa dell’enorme disagio che provoca una tale inerzia amministrativa, tenuto conto che si tratta dell’unico parcheggio del centro storico, merita di amministrare ancora la nostra città?”.

Insomma l’ex sindaco è accusato di aver chiuso “il parcheggio di Campoli e con esso il centro storico di Itri”.  Agresti ha preso contatti con i proprietari che avrebbe fornito “una disponibilità ad una soluzione mediata della vicenda” confermando che giovedì mattina ha chiesto ed ottenuto di poter incontrare in comune l’attuale commissario prefettizio Francesco Del Pozzone per poter verificare la possibilità con i proprietari del terreno “per trovare una soluzione transitoria fino alle elezioni in grado di evitare il grave disagio ai cittadini e a tutti i fruitori del centro storico che nel periodo estivo sono più numerosi”

Il contratto di affitto decennale dell’area, in effetti, era stato siglato nel 2009, prevedeva un canone annuo di 9000 euro, un valore – ha subito replicato l’ex sindaco di Itri Antonio Fargiorgio – era di gran lunga superiore a quello di mercato dell’area. “Perchè fu fatta quella scelta e soprattutto a certi prezzi non è dato sapere – ha aggiunto polemicamente l’ex primo cittadino – certo è che chi ha voluto quel tipo di contratto, l’ex sindaco Agresti ed il suo ex vice Giuseppe De Santis (entrambi candidati a sindaco alle amministratrive del 3 e 4 ottobre prossimi) non ha previsto la possibilità di un rinnovo automatico dei patti. Il contratto prevedeva, di fatto una scadenza inderogabile ed improrogabile, senza alcuna possibilità di rinnovo o prolungamento”.

Resta il fatto che nei giorni scorsi, mentre pendeva una procedura di mediazione avviata dai proprietari, propedeutica all’instaurazione di un giudizio finalizzato al rilascio del terreno, i proprietari hanno chiuso l’area, impedendone l’utilizzo oramai pluriennale a parcheggio per gli abitanti del centro storico.

Ancora Fargiorgio all’attacco contro il suo principale avversario alle imminenti elezioni amministrative: “Il fatto ha originato una prevedibilissima polemica montata ad arte dal candidato Sindaco della lista Ripartiamo, che ascrive la responsabilità dell’accaduto alla precedente Amministrazione guidata dal sottoscritto. Sarebbe sin troppo facile replicare con argomentazioni che, all’un tempo, evidenzierebbero la scarsa preparazione giuridica di chi certe polemiche alimenta, ma anche l’erroneità procedurale dell’operato dei proprietari. Ma non è questo il luogo o il momento per celebrare processi che, invece, vanno tenuti nelle loro sedi naturali, ovvero sia i Tribunali”.

Se quel tipo di contratto fu stipulato 12 anni fa dall’allora giunta Agresti, l’ex sindaco Fargiorgio rivela di aver avviato personalmente alcuni contatti con i proprietari ed il loro legale – “penso che la loro nota correttezza ed onestà intellettuale non li condurrà a dire cosa diversa – ed ho cercato di trovare una soluzione che contemperasse le contrapposte esigenze.”

Qualcosa di negativo nel frattempo è successo e lo rimarca l’ex sindaco di Itri: “Alla disponibilità della proprietà di stipulare un nuovo contratto alle stesse condizioni del precedente, ho registrato la ferma opposizione e la decisa contrarietà dei Funzionari del Comune, in primis del dottor Fiorgio Colaguori, che – rimarca l’avvocato Fargiorgio – hanno evidenziato che, su quelle basi, l’Agenzia del Demanio, che deve per legge accertare la congruità del prezzo contrattuale, non avrebbe mai autorizzato la stipula.Stesso discorso per una cessione volontaria dell’area, che sarebbe potuta intervenire soltanto ad un prezzo molto più contenuto di quello atteso dai proprietari”. 

Per l’ex sindaco è “questa la vicenda nei suoi termini reali ed essenziali; farne polemica spicciola non mi appartiene e non appartiene alla lista che capeggio. Certo, fa specie che a montare la polemica sia proprio colui che quel problema ha creato, concependo e sottoscrivendo un contratto che non prevedeva la clausola dell’automatica rinnovazione del rapporto di affitto. Non penso ci sia bisogno di aggiungere altro. Che poi ci siano altre strade amministrative per conseguire la disponibilità dell’area, l’ho più volte chiarito ai Funzionari. E forse è arrivato il momento che si proceda in quel senso” – ha concluso Fargiorgio.