Cassino / Covid-19, le attività di via Falese: “ci impegneremo a sensibilizzare ancora di più i nostri clienti”

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CASSINO  – “Il collettivo dei locali di Via Falese si rammarica delle polemiche in corso riguardo gli assembramenti che si sono avuti sabato sera a Cassino e l’ordinanza di proroga dell’isola pedonale”. Inizia così una nota a firma per l’appunto del gruppo “Via Falese”, precisamente  un’iniziativa delle attività commerciali dell’indirizzo nonchè attigue, il cui intento è valorizzare questo spazio della città.

In merito all’ordinanza affermano che la stessa sia “stata pubblicata in data 5 novembre, ma che è stata ovviamente richiesta in data antecedente a tutti gli ultimi decreti e che fa riferimento al Decreto 104/2020, noto come “Decreto Agosto”, nel quale è stabilita la proroga di due mesi (dal 31 ottobre al 31 dicembre 2020) dei termini previsti dalle disposizioni in materia di esonero del pagamento della Tosap e della Cosap, concessioni di suolo pubblico e posa di strutture amovibili. Proroga che si può applicare a chiunque ne abbia fatto richiesta presso le dovute sedi. Le stesse attività sono state inoltre firmatarie della petizione all’amministrazione comunale, presentata dal Comitato degli Esercenti dopo una riunione spontanea lo scorso 29 ottobre, nel quale si richiede che tutte le attività commerciali site in Cassino possano beneficiare di alcuni sgravi, a fronte delle difficoltà create dalla pandemia e dai conseguenti decreti applicati su scala nazionale”.

“Fin dalla nascita dell’isola pedonale  – ci tengono a precisare le realtà commerciali coinvolte nel collettivo – le attività di Via Falese hanno lavorato per fare in modo che tutto si svolgesse nel rispetto delle norme, con controlli sulla sicurezza affidati a servizi specializzati e campagne di sensibilizzazione, sia sui social che attraverso grafiche in sito. Il nostro impegno, e anche il nostro interesse, è tutelare i nostri clienti e le nostre attività: se la curva dei contagi a Cassino e in generale nel Lazio sale, ciò implicherebbe più persone a rischio e anche la conseguente chiusura di tutte le attività non essenziali. Il nostro desiderio è continuare a lavorare, continuare a dare lavoro alle persone, continuare a fare ciò che possiamo fare meglio: regalare alle persone piccoli attimi di normalità. E vogliamo farlo in sicurezza”.

E concludono: “Ci impegneremo a sensibilizzare ancora di più i nostri clienti, a responsabilizzarli, a fare ciò che possiamo e dobbiamo per contribuire a fermare il virus. Dall’altro lato chiediamo più controlli laddove non riusciamo e non possiamo arrivare. Le accuse gratuite e i dibattiti da tastiera li lasciamo ad altri. Nessuno deve sentirsi immune e nessuno può mettere a rischio la vita e il lavoro degli altri”.