Ventotene / Cumuli di rifiuti sparsi sull’isola, parte la petizione dei cittadini

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VENTOTENE – Non è purtroppo un’esagerazione: Ventotene in questi giorni è una discarica a cielo aperto. Cumuli di rifiuti e, soprattutto, di quelli ingombranti sono sparsi in diverse ed importanti zone della seconda isola pontina rendendo preoccupante la situazione igienico-sanitaria e mandando dritto dritto l’operato della Formia Rifiuti Zero, la municipalizzata del comune del Golfo che da poco meno di un anno gestisce a Ventotene il ciclo dei rifiuti.

I cittadini, stanchi di attendere la rimozione di questi rifiuti in zone paesaggisticamente pregiate dell’isola come Punta dell’Arco nei pressi dell’ex inceneritore oggi diventato – per quanto possa apparire paradossale – il centro di educazione ambientale, hanno avviato una petizione per chiedere l’urgente ed improrogabile intervento dell’amministrazione comunale perché, a sua volta, faccia presente alla Formia Rifiuti Zero la situazione davvero deprecabile in cui è ridotta l’isola. Lo scenario in cui è ridotta la zona del porto romano e di quello nuovo è davvero raccapricciante. Anche qui, sulle banchine, cumuli di rifiuiti ferrosi ed ingombranti e fare il resto ci ha pensato anche il mare che, dopo l’ultima e devastante ondata di maltempo, ha restituito quanto l’uomo aveva gettato in acqua, compresi alcuni elettrodomestici ed un frigorifero.

Insomma una situazione non idilliaca per l’immagine turistica dell’isola a pochi giorni in cui in consiglio comunale – disertato ancora una volta dai consiglieri comunali di opposizione – aveva espresso l’orientamento ad aderire, con una propria quota economica, alla Formia rifiuti zero che soli in questi giorni, dopo mesi di attesa, aveva ricevuto 100 dei 130mila euro di spettanze arretrate che il comune di Ventotene doveva versare per un servizio che – a quanto pare – non funziona e, se funziona, non è proprio ottimale. Tutt’altro.

Saverio Forte

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