Formia / Caso “Striscia la notizia”, parte la raccolta fondi per Don Showry Konka

Attualità Formia Top News

FORMIA – Don Showry Konka, il parroco della chiesa del Buon Pastore di Penitro a Formia finito nel tritacarne mediatico di “Striscia la notizia” non tanto per aver celebrato la messa la mattina di Pasqua quanto per aver distribuito la comunione senza indossare guanti e mascherina ai suoi dieci collaboratori presenti, non pagherà a proprie spese la sanzione amministrativa di 530 euro prevista da uno dei tanti Dpcm del governo per il contrasto al Covid 19. Alcuni parrocchiani del sacerdote indiano hanno aderito, “senza indugio”, alla raccolta fondi promossa dal noto dj nazionale, il formiano Giuseppe Marciano “Ulisse”, per evitare che per don Showry oltre al danno – il filmato di quanto accaduto è stato consegnato alla redazione del tg satirico “Striscia La Notizia” di Canale 5 – si aggiungesse una beffa (il link alla raccolta fondi QUI).

Era quella di pagare una sanzione pecuniaria per la quale lo stesso sacerdote di Penitro si era materialmente autodenunciato dopo aver ammesso l’imprudenza, l’errore fatto – e l’ha rimarcato – in totale buonafede. Convinto che don Showry sia stato “vittima di una vile strumentazione”, il dj Marciano “Ulisse” è stato uno dei primi autori di una valanga di attestati di solidarietà nei confronti del sacerdote che per mitezza e disponibilità nei confronti del prossimo si era fatto apprezzare prima presso la parrocchia di Sant’Eramo a Formia (di cui è stato a lungo “vice” di don Alfredo Micalusi) e poi presso quella di San Giovanni Battista di Spigno Saturnia, guidata sino all’ottobre 2018 prima della nomina da parte dei Monsignor Luigi Vari a parroco di Penitro.

Don Showry ha confermato ancora di aver commesso una leggerezza ma ha tenuto a precisare come la Messa celebrata domenica mattina alle 11 gli fosse stata autorizzata per iscritto sia dall’Arcidiocesi di Gaeta che dall’ordine religioso a cui appartiene, la Società di Vita Apostolica dei Sacerdoti nell’Opera dello Spirito Santo. Era anche a conoscenza che una relativa comunicazione fosse stata inviata alla Prefettura e alla Questura di Latina. La leggerezza di cui si è pentito il sacerdote è stata invece la possibilità concessa ad un fedele, non appartenente alla comunità parrocchiale di Penitro, di partecipare alla Messa. Questo quando stava chiudendo i tre ingressi della chiesa poco prima dell’inizio dell’Eucaristia del cui svolgimento erano a Penitro tutti a conoscenza per il fatto di essere diffusa in filodiffusione. Ma il fedele, presunto tale, che ha tratto inganno il sacerdote indiano l’ha fatto ‘armato’ di una micro telecamera con cui ha filmato gran parte della cerimonia eucaristica e soprattutto il rito della comunione,immagini poi cedute alla redazione di “Striscia la Notizia”.

La vendetta – si sa – non è un sentimento cristiano ma i parrocchiani di Penitro si sono già attivati per recuperare la password del sistema di video sorveglianza della nuova chiesa del Buon Pastore per identificare il fedele “traditore” e denunciarlo per aver operato…. senza guanti e mascherine. Rischiano tanto anche i componenti della troupè giunta a Formia e a Gaeta guidata da Jimmy Ghione. Sono stati immortalati dopo aver lasciato l’auto Mediaset in divieto di sosta in piazza Santa Teresa (per intervistare il sindaco Paola Villa), camminare privi senza alcun dispositivo di protezione e in barba alla misura di sicurezza di un metro. L’Arciodiocesi ed il suo dinamico ufficio per le comunicazioni sociali su questa vicenda non si sono mai pronunciati ufficialmente anche se don Shawry avrebbe ricevuto una telefonata di incoraggiamento da parte di Monsignor Vari che avrebbe scherzato per il look da giardiniere e per il decespugliatore utilizzato dal parroco di Penitro durante l’intervista di Ghione.

“Don Sharwy da questa vicenda è uscito rafforzato – ha tenuto a precisare il coordinatore della Lega di Formia, Vittorio Pecorino che di Penitro è originario e a Penitro opera con la sua storica associazione di volontariato “Eko Club” – Non ha commesso nessun illecito porgendo l’ostia tra le mani e ci tengo a precisare solo di collaboratori parrocchiali…. Voglio ringraziare le tantissime persone, non solo di Penitro, ma gli amici di Trivio, Formia Spigno e tantissimi altri, che ci hanno testimoniato la vicinanza sia al parroco che alla comunità….. Quello compiuto stato un boomerang per chi voleva screditare…. La verità vince sempre…” Rosangela Ciufo guida da tempo il comitato civico di Penitro e ha inviato una breve lettera aperta a don Showry: “Don hai sbagliato, ti sei autodenunciato, hai capito lo sbaglio ed hai chiesto scusa. Riceverai quello che è previsto dalla legge. Ma credo che devi sapere che la tua Comunità ti è vicina! Ti giunga il nostro sostegno , quello dei figli ad un padre che sbaglia e chiede scusa , ma che non smettono per questo di volergli bene! Ora per chi ha ritenuto di segnalare ad una tv e non a chi di competenza il fatto, ribadisco che dove si venisse a conoscenza di una cosa illecita le denunce si fanno nelle sedi opportune. Una considerazione : tu che hai segnalato, eri presente? Ti hanno girato un video? Beh se volevi muoverti nel lecito anche tu, dovevi quanto meno segnalare prima a chi di competenza. Il tuo gesto di certo non verrà riconosciuto come atto a tutela della salute o di denuncia , ma bensì come mero atto di Opportunismo. Ora se il tuo gesto era realmente intenzionato alla tutela ed alla segnalazione, vai ad autodenunciarti se hai fatto tu il video, o a denunciare chi te lo ha girato, in fondo siete complici.”

Ma il messaggio più bello e profondo l’ha scritto il vice sindaco e assessore alla cultura del comune di Formia, Carmina Trillino, che ha dichiarato di convidere una frase di Sant’Agostino, che “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”: “Penitro, ora case dopo case, ha immutato il senso di comunità che continuo ad apprezzare e a conoscere in questo tempo da amministratore – ha scitto su face book Carmina Trillino – Il Carnevale per esempio, e la tradizione del fagiolo, cibo di terra che coniuga tradizione e conoscenza. Un sacerdote, sempre disponibile e sorridente, celebra messa e impartisce l’eucarestia. In questo momento è vietato dalla legge quale salvaguardia della salute e quindi della vita. Il sacerdote risponderà al suo vicario e alla legge. Colui che ha girato il video e inviato al programma ” Striscia la notizia” non merita definizione perchè è semplicemente un ignorante e un blasfemo se ha ricevuto l’eucarestia. Perchè l’ha fatto? Per screditare una comunità di cui fa parte e una città in cui vive. Per attaccare un sindaco e un’amministrazione? Qualora sia così ha fallito nel suo intento. Ma il risultato non poteva essere altrimenti e diverso, perchè nel fallimento è la sua essenza ed esistenza. E perchè, a differenza di qualcuno, non ha il coraggio di cambiare la realtà delle cose, ma solo mutarle a suo favore. Ergo, sei un fallito e un blasfemo. E davanti a tale tua azione non troverai screenshot che tenga”.