CASTELFORTE – A Castelforte non c’è alcuna positività al Coronavirus e l’auspicio di tutti è che la situazione rimanga tale. Ma la stampa non può finire sul patibolo e messa frettolosamente sul banco degli imputati se a veicolare informazioni non corrette è stata, forse per un mero errore di trascrizione, la stessa Asl di Latina. Un fatto ora è certo: l’azienda sanitaria pontina, chiarendo la situazione locale di Castelforte dopo le dichiarazioni del sindaco Giancarlo Cardillo, ha sostenuto che il presunto primo contagio resta in stand by perché il test a cui è stato sottoposto un uomo, un operatore in servizio presso la comunità per disabili psichici “L’Aquilone” di Formia, è risultato indeterminato al primo tampone e pertanto ristretto in isolamento domiciliare sempre a Castelforte. Seguiranno altri test nei prossimi giorni, in particolare se dovessero verificarsi peggioramenti nelle condizioni di salute.
I FATTI. Sabato l’Asl aveva divulgato il tradizionale bollettino quotidiano sulle nuove infezioni e il nome del Comune di Castelforte non figurava. Contestualmente la stessa azienda sanitaria trasmetteva ad alcuni addetti ai lavori un più analitico resoconto in cui specificava per ciascuno dei 33 comuni della provincia di Latina i numeri dei “Casi positivi”, dei “ricoverati”, dei “negativizzati”, dei “deceduti”, di quelli in “isolamento in domicilio” e “in carico” alla stessa Asl. Ai cronisti più attenti colpiva il numero “1” nel rigo riguardante il comune di Castelforte, presente nelle tabella “Casi positivi” e quella finale “in carico”. Davanti a questa duplice e contraddittoria informazione dell’Asl il sindaco Giancarlo Cardillo, in qualità di massima autorità sanitaria locale, veniva interpellato attraverso numerose telefonate e messaggi whatsapp ma le risposte sono state prossime allo zero…
A fronte del silenzio del primo cittadino aurunco, la notizia del presunto primo contagio a Castelforte, certificato dall’Asl, veniva pubblicata creando un legittimo senso di preoccupazione nel centro termale. Lo stesso sindaco sabato pubblicava sulla sua pagina Facebook e quella istituzionale del comune la seguente comunicazione che risultava un cartellino giallo sventolato in faccia alla stampa: “Oggi ho ricevuto molte telefonate che mi chiedono notizie circa l’esistenza di un caso di persona positiva al coronavirus domiciliata a Castelforte. In qualità di Sindaco mi corre l’obbligo di smentire categoricamente tali voci. Le informazioni ufficiali le avrete solo dal comunicato stampa della ASL che noi tutti i giorni pubblichiamo puntualmente sul nostro sito e sui social. Le notizie diffuse da qualche testata giornalistica non trovano riscontro nelle informazioni ufficiali alle quali vi invito a prestare fede. Inoltre in merito ho sentito personalmente i dirigenti della Asl con i quali sono in costante e continuo contatto. Qualora ci fossero novità sarà mia cura informarvi immediatamente”. (link)
Poi questa mattina ben tre comunicazioni sul sito del Comune di Castelforte: la prima, molto sintetica, in cui si ammette che il caso di Covid-19 a Castelforte effettivamente esiste, come noi abbiamo correttamente pubblicato: “Il Sindaco, informato, questa mattina, dalle autorità competenti, comunica quanto segue: che nel nostro Comune un cittadino è risultato positivo al test CODIV-19; che il caso è seguito dalle strutture sanitarie e autorità competenti; auspica a tutti di poter condurre la propria vita con serenità, mantenendo la fiducia nelle istituzioni competenti e confidando nella professionalità e nella passione del personale sanitario” (link).
La seconda comunicazione, in cui a fronte delle dichiarazioni sui social di qualche consigliere comunale che asseriva che il paziente fosse domiciliato a Minturno, cosa non vera, e che conferma ancora una volta quanto da noi scritto, il primo cittadino dichiara questo: “Il sindaco Giancarlo Cardillo informato questa mattina dalle autorità competenti, comunica che il cittadino positivo al Covid-19 è in quarantena (contumacia) a Castelforte nel luogo della residenza. Il caso è seguito dalle strutture sanitarie e autorità competenti. Desidero rassicurare tutti che la macchina della prevenzione continua ad essere attiva nel rispetto delle misure igienico-sanitarie comunicate e diffuse in queste settimane. Sarà nostra premura comunicare alla cittadinanza ogni altra utile notizia in merito e a tal proposito vi invitiamo a seguirci sulla nostra pagina fb “Comune Castelforte” o direttamente sul sito del Comune di Castelforte. Auspicando che tutti voi possiate condurre la vostra vita con serenità, mantenendo la fiducia nelle istituzioni competenti e confidando nella professionalità e nella passione del personale sanitario, siamo chiamati, tutti, ad aumentare il senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, seguendo scrupolosamente le indicazioni e prescrizioni delle autorità competenti. Io resto a casa, fatelo anche voi!” (link)
Infine, la terza comunicazione, in cui, forse tardivamente, è lo stesso sindaco Cardillo a svelare l’arcano. Sempre attraverso i canali social rendeva nota una comunicazione di un dirigente dell’Asl, Amilcare Ruta: “Buongiorno Sindaco. A rettifica di ogni precedente comunicazione, si comunica che il sig Omissis, residente a Castelforte in OMISSIS, è risultato indeterminato al tampone eseguito il 25/03/2020. Lo stesso è stato posto in isolamento fiduciario c/o la propria abitazione scusandoci per ogni disguido”. Giancarlo Cardillo poteva a questo punto tirare un legittimo sospiro di sollievo difendendo l’operato del Comune: “Mi scuso con i concittadini per quanto è accaduto e che non dipende dall’Amministrazione Comunale ma da disfunzioni organizzative comprensibili all’interno di un’emergenza avvero straordinaria ed imprevedibile. Nonostante ciò l’Amministrazione Comunale è stata pronta e rendere note tutte le comunicazioni ufficiali a scopo di prevenzione e tutela della salute pubblica. In ogni caso siamo molto contenti per la persona coinvolta alla quale formuliamo i migliori auguri. Questa esperienza, però, ci insegna molto, soprattutto ci fa comprendere che qualora questa notizia fosse stata confermata la comunità non avrebbe dovuto fare nulla di particolare se non quello che si sta già facendo e cioè restare a casa e adottare tutte le semplici misure di prevenzione che tutti conosciamo. Avverto anche la necessità e il dovere di stigmatizzare l’atteggiamento di chi non ha perso occasione per lanciare critiche. Anche stavolta avrebbe fatto bene a restare in silenzio e a concentrare i pensieri sulla grave situazione nazionale e che ci coinvolge tutti e dalla quale, quando questa emergenza finirà, dobbiamo cercare di uscire tutti i tutti insieme”. (link)
Inutile dire quanto la questione sia stata gestita in malo modo a livello di comunicazione dal Comune di Castelforte, che anziché tranquillizzare la cittadinanza ha creato ulteriore apprensione nelle persone, trovatesi sballottate tra conferme e smentite. La comunicazione istituzionale ha delle regole ben precise e non va di certo improvvisata, a maggior ragione in questo periodo di emergenza.
Lanciamo un appello: Caro Sindaco Cardillo, non utilizzi solo Facebook ma, se può e vuole, anche il più comodo whattsapp e il caro telefono. Allunga la vita… Non se lo dimentichi!
Saverio Forte
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.