Formia / Notti di Cicerone, sulla questione del marchio i chiarimenti dell’assessore Franzini [VIDEO]

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FORMIA – Le “Notti di Cicerone” possono iniziare il 4 settembre per concludersi dopo cinque giorni nell’assoluta tranquillità. Lo tiene a precisare e a rassicurare l’assessore al turismo del comune di Formia, Kristian Franzini, che non si dichiara affatto scalfito dalle polemiche degli ultimi giorni sollevate prima della presentazione alla stampa dell’evento che, a dire dell’amministrazione comunale, dovranno “rappresentare un ruolo primario volto ad identificare la figura di Cicerone come marchio identificativo del territorio formiano”. Franzini ammette e nello stesso tempo smentisce due circostanze sollevate dal giovane direttore artistico, Alessandro Musto, il figlio del dimissionario presidente della Pro Loco di Formia, il cantante, conduttore e speaker radiofonico Gianni Musto Donati.

La prima conferma riguarda la registrazione, avvenuta il 4 gennaio presso l’ufficio italiano Brevetti e marchi del Ministero dello sviluppo economico, del format de “Le Notti di Cicerone”, dieci pagine davvero ricche ed innovative sulla cui bontà si è pronunciato l’assessore al turismo Franzini nell’intervista rilasciata al direttore Giuseppe Mallozzi. Il format “Le Notti di Cicerone con la sua idea, svolgimento e contenuto esiste e ne ha preso atto, alla luce del numero dell’attestato di deposito, lo stesso Franzini che, cadenzando le parole come il suo regista preferito come il premio Oscar Paolo Sorrentino, smentisce Musto junior quando era stata vociferata la registrazione del logo della rassegna che aveva ideato e promosso dieci anni fa l’allora amministrazione comunale di centrodestra: “Questo – ha detto Franzini nell’intervista allegata – non è vero e ci preme sottolineare. Abbiamo fatto le nostre verifiche presso gli uffici della Siae e non era stato depositato alcun logo della manifestazione. Ci ha dispiaciuto che un soggetto privato – così Franzini identifica, senza mai citarlo, Alessandro Musto – abbia cercato di impossessarsi di un evento che resta un bene comune di Formia”.

“Le Notti di Cicerone” 2019 hanno un marchio ed è stato presentato alla stampa e ora è (tardivamente) promosso localmente dall’amministrazione comunale. E quello di Musto? Il giovane direttore artistico ha intenzione di convocare una conferenza stampa per illustrare quello che – a suo dire – sarebbe avvenuto nei mesi scorsi contemporaneamente alla registrazione avvenuta del format de “Le Notti di Cicerone”. Musto ha dichiarato di aver dato mandato ad un professionista impegnato nella consulenza delle imprese e società il compito di registrare il marchio de “Le Notti di Cicerone” presso la Camera di Commercio di Latina: “Questo signore – ha aggiunto un rammaricato Alessandro Musto – nei giorni scorsi, dopo averlo ripetutamente contattato, mi ha spiegato di aver dimenticato di onorare questo impegno professionale. Certo, ci sono rimasto male ma me ne sono fatto una ragione quando la sua associazione culturale è stata coinvolta dalla Giunta del sindaco Paola Villa nello svolgimento di alcune iniziative che campeggiano nell’edizione di quest’anno della rassegna. Formia è una città alle prese con una preoccupante cannibalizzazione per pochi spiccioli”- ha concluso Musto.

All’assessore Franzini non piace la simpatica etichetta di essere un “Pasdaran della Rivoluzione” – lo ribadisce nell’intervista – ma deve spiegare il contenuto di due post pubblicati, a distanza di alcune ore l’uno dall’altro, sulla sua pagina facebook e su quella ufficiale de “Le Notti di Cicerone” in cui “ringrazio il professionista ed amico Annibale Grasso per la grande disponibilità” ed in terza persona singolare…”Annibale Grasso intervista l’assessore al turismo di Formia Kristian Franzini”. Annibale Grasso è un bravo e apprezzato professionista impegnato in una società di comunicazione: e’ di Formia ma opera da anni a Roma. Sarà sicuramente un amico di vecchia data di Franzini dai tempi del liceo classico ma perché l’assessore lo ringrazia “per la grande disponibilità”. A fare cosa visto che nella delibera di indizione de “Le Notti di Cicerone” il nome di Grasso non compare mai? Riccardo Cocciante l’amicizia l’aveva cantata nel 1982. “Per un amico andrei a piedi a Bologna”. E se fosse Formia?
Saverio Forte

INTERVISTA Kristian Franzini, assessore al turismo comune di Formia