Formia / Muore dopo essere stato investito a Giugliano, lutto per Livio Mancini

Cronaca Formia

FORMIA – Nonostante la giornata estiva e torrida, il cimitero in località Castagneto a Formia è stato un continuo andirivieni di tante persone che hanno voluto rendere omaggio alla tomba di Livio Mancini, l’ingegnere della sicurezza di 47 anni vittima l’altra sera di un incredibile incidente stradale verificatosi sull’Asse Mediano, alla periferia di Giugliano, a nord di Napoli. Mancini, che lavorava come ingegnere ambientale e come “Rspp” di un’importante azienda nell’area industriale di Arzano, era sceso dalla sua auto per accertarsi di un’eventuale foratura subita quando è stato investito da un’auto che sopraggiungeva in quel momento.

L’impatto è stato inevitabile e per il povero professionista residente in via Madonna di Ponza a Formia non c’è stato niente da fare. Gli immediati soccorsi e il suo trasferimento da parte di un’ambulanza del 119 all’ospedale civile di Giugliano sono stati inutile perché il 47enne ingegnere, conosciuto e stimato in questo settore a Formia e nel resto del sud-pontino, cessava di vivere dopo alcune ore. L’autopsia effettuata presso l’istituto di medicina legale dell’Università “Federico II” di Napoli stabiliva che il decesso di Mancini erea stato provocato dai numero politraumi riportanti nel drammatico impatto.

I funerali del professionista si sono svolti per volere della famiglia nella chiesa parrocchiale di Lago Patria, da qui il feretro è stato trasferito alla volta del cimitero di Castagneto di Formia dove la sepoltura di Livio, che lascia la moglie e due bambine piccolissime, è stata meta di tantissime persone che, ignare di quanto tragicamente accaduto, gli hanno voluto tributare l’ultimo addio.

Saverio Forte