Formia / Scuola Vitruvio Pollione, a rischio i finanziamenti: il monito di Pd e Lega

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FORMIA – E’ molto profondo il pensiero che il nuovo corso del Partito Democratico di Formia fa sulla querelle estiva relativa alla demolizone e ricostruzione dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” sulla scorta del finanziamento di quasi dieci milioni di euro che un decreto dei ministeri dell’economia e dell’istruzione, attraverso la Regione Lazio, ha assegnato al comune di Formia con un monito: fate presto perché, in caso contrario, rischiate di perderlo se l’opera non sarà cantierabile entro la primavera del 2020.

Il Pd della nuova segreteria di Luca Magliozzi e del presidente dell’assemblea degli iscritti Gennaro Ciaramella non partecipa alla controversia se difendere o meno l’attuale plesso scolastico di via Emanuele Filiberto e tantomeno non aderisce al percorso “partecipativo e democratico” tracciato dall’amministrazione comunale del sindaco Paola Villa. Arriva, in maniera intelligente e lungimirante, ad una conclusione: questo contributo economico per l’abbattimento e la ricostruzione di una scuola, seppur storica qual è, può diventare un’occasione per favorire un progetto per dar vita ad un primo momento per realizzare la rigenerazione urbana della città e di uno dei suoi centri storici più importanti, Mola per l’appunto. La nuova segreteria del Pd ha diffuso il suo primo comunicato proprio sul dibattito inerente il futuro, funzionale ed urbanistico, dell’istituto Pollione e l’ha fatto all’indomani della conflittuale ed indigesta fusione (in uno) dei tre circoli cittadini culminata con l’elezione di Luca Magliozzi e di Gennaro Ciaramella alle due principali cariche interne.

E il Pd si pone subito tre interrogativi: ricostruire in loco oppure delocalizzare? Se si decide di delocalizzare, dove? Nel ragionamento va considerato solo l’Istituto Pollione? E il ragionamento del nuovo corso Dem è più profondo di quanto non ha saputo o voluto fare la politica cittadina, anche quella più adulta ed esperta sul piano amministrativo ed elettorale: “I dati delle iscrizioni alle scuole superiori di Formia sono in costante diminuzione: il professionale “Fermi”, il geometri “Tallini” ed il tecnico commerciale”Filangieri” ne sono un esempio. Ci troviamo in pieno centro plessi scolastici molto grandi rispetto alla domanda didattica. Non considerare questo fatto ci porterà ad avere, nei prossimi anni, molte strutture scolastiche sovradimensionate ed inutilizzate. Consapevoli che la priorità è quella di liberare l’attuale spazio occupato dall’edificio del Vitruvio Pollione, di lasciare la didattica della scuola media all’interno del quartiere e, ovviamente, di non perdere il finanziamento, proponiamo – suggerisce la nuova segreteria del Pd peraltro parzialmente anticipata dal capogruppo consiliare Claudio Marciano – una terza via rispetto a quelle proposte fino ad oggi. Una terza via che va oltre la ricostruzione in loco e che permetterebbe la rigenerazione urbana dell’intero quartiere di Mola oltre che un’organizzazione più efficiente dell’offerta scolastica nella nostra città”.

Il Pd nello specifico propone, per esempio, di siglare un accordo di programma tra Comune e Provincia (cui compete l’istruzione media secondaria) per permettere lo spostamento della scuola media Pollione nell’attuale plesso dell’istituto tecnico commerciale “Filangieri” in via della Conca: “Questo perché abbattendo la Pollione, si potrebbe costruire un plesso scolastico nei terreni di proprietà comunale adiacenti all’Istituto Tallini (Geometri) e trasferire lì il Filangieri. Il tutto, garantirebbe anche un risparmio notevole in quanto alcune strutture (come la palestra, nuovissima al Tallini) sarebbero già disponibili. I ragazzi della Pollione, quindi, al termine dei lavori a Penitro verrebbero spostati presso il Filangieri e solo a quel punto avverrebbe l’abbattimento dell’attuale scuola media. Questo creerebbe un’ulteriore opportunità in quanto il Filangieri può ospitare molti più studenti rispetto alla Pollione. Il che permetterebbe di far convergere, in futuro, non solo gli alunni della scuola media ma anche quelli della De Amicis.”

In sintesi la proposta Dem è la seguente: permetterebbe di lasciare la scuola media Pollione a Mola, porterebbe a Penitro il Filangieri (frequentato da molti studenti di Minturno, Castelforte, Cellole, Spigno, San Cosma) e darebbe la possibilità di rigenerare urbanisticamente un quartiere che soffre la mancanza di aree pedonali, di aggregazione, a ridosso del mare. Il segretario Magliozzi ed il presidente dell’assemblea degli iscritti Ciaramella hanno coraggio politico quando dicono di “provarci fino in fondo. In questa città il centro-sinistra ci ha provato più volte, adottando soluzioni urbanistiche nelle varie proposte di piano regolatore generale – in ultimo il Piano De Lucia – successivamente smantellato dal centro-destra. È un’opportunità, questa, che non si presenterà per i prossimi 50/70 anni e non possiamo farci sfuggire questa occasione. Per questo, consapevoli di questa grande opportunità, ci rendiamo disponibili a collaborare ai vari livelli istituzionali anche attraverso i nostri rappresentanti in Provincia e in Regione”.

Intanto sui principali social media a finire sui carboni ardenti è il capogruppo consiliare della Lega, Antonio Di Rocco, accusato da diversi ambienti della maggioranza – le ultime a parlare di strumentalizzazione politica e di soffiare sul fuoco della polemica “A tutti i costi” – erano state il sindaco di Formia Paola Villa e la vice-presidente della commissione consiliare “scuola” Emanuela Sansivero. A Di Rocco non era stata perdonata la circostanza di aver presentato lunedì in sede di commissione consiliare Lavori Pubblici una petizione che, promossa da tutte le articolazioni dell’istituto comprensivo “Vitruvio Pollione” contrarie alla possibile delocalizzazione della scuola ai piedi della frazione collinare di Maranola lungo la via Rotabile, era stata sottoscritta da oltre mille cittadini. Di Rocco è stato solo un tramite e non il promotore della raccolta delle firme. A chiarirlo in una nota sono stati i docenti e i genitori degli alunni della media di via Emanuele Filiberto che per evitare “forme di strumentalizzazioni” chiedono “coerenza e responsabilità a tutti i soggetti in campo” Sottolineano, per esempio, che la raccolta delle firme “è stata un’azione apartitica, di tutela di una pluralità di soggetti coinvolti e cointeressati alla luce della indicazione della sindaca, di ascolto della gente, che in serata di venerdì promuoveva l assemblea democratica di ascolto dei cittadini . É significativo che in questa sede abbiamo comunicato e messo a disposizione di tutti tali firme. Ciascuno poteva averne copia e farne uso responsabile come evidenziato. Certo che il giorno dopo ci sarebbe stata la commissione lavori pubblici per l’importante confronto sul progetto come finanziato. Il consigliere Di Rocco ha ricevuto copie delle firme, come avrebbe potuto chiunque, ed erano a disposizione di chiunque, che in coerenza con la linea chiara assunta in tempi non sospetti contro la realizzazione delocalizzata, ha prodotto nei lavori della commissione stessa copia delle firme a riscontro della volontà espressa da una grande moltitudine di operatori e cittadini cointeressati. Ciò non può che fare piacere quale riscontro di azioni concrete per conseguire il miglior risultato per tutti come pure sembra vogliano le varie forze in campo. Ciò comunque eliminando qualsiasi ipotesi di delocalizzazione – conclude la nota dei docenti e dei genitori dell’istituto “Vitruvio Pollione” – Basta con le polemiche aspettiamo gli atti e i fatti.

Saverio Forte