Gaeta / “Riviera di Ulisse: percorsi incantati”, firmata la convenzione con Formia e Minturno [VIDEO]

Gaeta Politica

GAETA – Ormai è un fatto acclarato. I sindaci di Gaeta, Formia e Minturno, Cosmo Mitrano, Paola Villa e Gerardo Stefanelli, non litigano più – o si sforzano di farlo – quando si tratta di rilanciare l’immagine del comprensorio meridionale della provincia di Latina attraverso il suo infinito ed inestimabile patrimonio culturale. L’hanno dimostrato, seppellendo definitivamente l’ascia da guerra della propaganda e ostentando sorrisi a trentadue denti e più, nel corso di una lunga conferenza stampa convocata, presso l’aula consiliare del comune di Gaeta, per firmare davanti ad un notaio della città (il più intelligente di tutti, capace di andarsene dopo aver raccolto le firme dei tre primo cittadini dei comuni del Golfo) la convenzione con cui si costituisce l’associazione temporanea di scopo denominata “Riviera di Ulisse: percorsi incantati”.

I tre comuni del sud-pontino hanno deciso di dar vita a questo consorzio dopo essere stati capaci di vincere un bando regionale della direzione formazione, ricerca, innovazione e scuola della Regione Lazio grazie al quale sono ora destinatari di un contributo di 79mila e 300 euro per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale. Si tratta, nello specifico, di un progetto comprensoriale, di cui Gaeta è il comune capofila, inerente la diffusione di tecnologie innovative per la valorizzazione, conservazione, recupero, fruizione e sostenibilità del patrimonio Culturale delle tre città del Golfo di Gaeta. Il progetto s’intitola “Riviera di Ulisse: Percorsi incantati… tra mito e leggenda” ed è stato presentato soltanto un mese fa in un’analoga conferenza stampa presso il comune di Minturno. La costituzione di questa Ats è una sorta di mandato conferito al sindaco di Gaeta di interloquire con la società di derivazione regionale “Lazio Innova” per monetizzare il contributo ricevuto che, a fronte dei 150mila richiesti, servirà per finanziare i progetti preliminari per rendere fruibili, sul piano tecnologico e funzionale quattro scrigni del patrimonio storico, artistico ed archeologico del comprensorio: il castello Baronale di Minturno, il Cisternone Romano nel quartiere medioevale di Formia, i Bastioni “La Favorita” e il palazzo della “Gran Guardia” di Gaeta.

Se a proporre la nascita di questa Ats era stato il sindaco di Minturno Stefanelli, che chiese ed ottenne il coinvolgimento dei comuni di Gaeta e Formia, altri finanziamenti sono in arrivo dalla Regione per concretizzare un altro progetto classificatosi al 32° posto di questo stesso bando: è stato presentato dalla Soprintendenza archeologica e ha per tema i “Passaggi borbonici nel Basso Lazio”. Il finanziamento è di 81mila e 633mila euro e dovrebbe servire per il miglioramento della fruibilità turistica dell’antico Ponte Borbonico nei pressi del complesso archeologico di Minturnae, del mausoleo Munanzio Planco di Gaeta e della tomba di Cicerone a Formia. La partita, vera, da giocare sarà la prossima: la Regione Lazio promuoverà un altro bando il cui bonus finanziario complessivo, 20 milioni di euro, sarà davvero importante da perseguire. E l’obiettivo da perseguire è qualificare ulteriormente l’offerta turistica del comprensorio. La conferenza stampa dei sindaci dei tre comuni più importanti del Golfo, in effetti, si è rivelata, alla distanza, una straripante pioggia di annunci e di intenti che hanno fatto passare in secondo piano la nascita di questa associazione temporanea di scopo. Mitrano, Villa e Stefanelli per una mezz’oretta stati enciclopedici, autentici wikipedia viventi come se i problemi del territorio, grazie ai loro sorrisi bonari, sono tutti in fase di definizione di risoluzione. E hanno avuto difficoltà gli stessi cronisti ad appuntare i suggerimenti dei sindaci di Gaeta, Formia e Minturno su come si affrontano emergenze comuni come il trasporto pubblico locale (la conferenza stampa, per la cronaca, è iniziata in ritardo perché i tre sindaci, accompagnati da alcuni loro assessori e dirigenti hanno limato e messo a punto la convenzione ora oggetto di discussione e approvazione nei rispettivi consigli comunali), la mobilità, l’offerta sanitaria e la gestione dei servizi sanitari e turistici.

In ordine al trasporto pubblico locale il sindaco Stefanelli, per esempio, ha voluto precisare, relativamente ad un titolo di un nostro precedente servizio, che “non risponde al vero la circostanza in base al quale il mio comune ha rinunciato ad ospitare, a favore di Formia, la sede del Consorzio per la gestione del futuro trasporto pubblico locale. Il mio è stato solo un gesto di generosità perché in questa fase storica una rinuncia di un soggetto può essere determinante per il raggiungimento di un risultato comune”. Una dichiarazione di prassi istituzionale che nasconderebbe altro: secondo alcune indiscrezioni a chiedere al sindaco di Minturno di lasciare al comune di Formia la sede del consorzio del Tpl sarebbero stati autorevoli consiglieri comunali di Formia di Forza Italia che hanno confermato l’esistenza di questa richiesta, avanzata per lenire le polemiche derivanti la scorsa estate dalla perdita, da parte della maggioranza civica del sindaco Paola Villa, del distretto socio-sanitario”.

Il clima era eccessivamente sereno e conciliante ma in un’altra conferenza stampa seguita a quella ufficiale – che riportiamo nelle interviste allegate – i sindaci di Gaeta, Formia e Minturno si sono contraddetti gli uni con gli altri quando hanno affrontato la futura gestione dell’”affaire” rifiuti. Sarà un onere della Formia Rifiuti zero, di un’ipotetica Golfo rifiuti zero o la gestione spetterà al consorzio industriale che ha partecipato ad un bando della Provincia per la realizzazione di un centro di compostaggio senza l’adesione del comune di Minturno che, a sua volta, ha deciso di parteciparvi autonomamente? Quando si parla di “monnezza” – e di non beni storici e archeologici – i sindaci dei comuni del Golfo perdono improvvisamente il loro smagliante sorriso…

INTERVISTA Cosmo Mitrano, Paola Villa e Gerardo Stefanelli