Formia / Caso Risonanza magnetica, Carta (Pd): “Vero problema è il suo utilizzo”

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FORMIA – Sarà inaugurata a fine settembre la risonanza magnetica presso l’ospedale “Dono Svizzero” per la cui autorizzazione nei giorni scorsi è stata consumata una polemica politica violentissima tra il neo capogruppo del Pd (ed ex assessore alla sostenibilità urbana del comune di Formia) Claudio Marciano e i vertici della nuova amministrazione comunale, assessore all’urbanistica Paolo Mazza in testa. Che la risonanza magnetica nel più importante nosocomio del sud pontino sia stata installata la scorsa primavera e dunque l’enfatizzato ritardo dell’autorizzazione non ha condizionato i tempi di montaggio lo tiene ora a sottolineare il coordinatore del primo circolo cittadino del Partito Democratico. Francesco Carta anticipa che il vero problema della risonanza magnetica, dopo le polemiche ferragostane di questi giorni, sarà – per quanto possa apparire paradossale – il suo utilizzo.

Francesco Carta
Francesco Carta

“Il personale della radiologia è già insufficiente per seguire la routine e non potrà farsi carico di quest’altra attività. I medici hanno effettuato recentemente dei mini corsi di formazione ma restano sempre gli stessi, al di sotto dell’organico necessario. L’ospedale di Formia – accusa Carta – è divenuto un grande pronto soccorso. La gran parte degli interventi riguarda l’ emergenza (la Rmn non serve per l’ emergenza, sarebbe più utile una Tac più performante di almeno 60 strati); si corre dietro ad incidenti e malanni quando diventano acuti. Le attività diagnostiche in elezione sono limitati dalla scarsità del personale. Questo è il vero dramma.

In ortopedia sono rimasti due medici, in chirurgia a luglio è andato in pensione il primario, in cardiologia fanno i turni in quattro, al pronto soccorso sono in sei, in laboratorio analisi e rianimazione non ne parliamo. In ginecologia ed ostetricia vanno medici esterni a fare i turni in rapporto libero professionale. In cardiologia e pronto Soccorso i medici fanno guardie per otto, nove notti al mese, stravolti dalla stanchezza tant’è che stanno rifiutando anche le notti ben pagate (in regime libero professionale) perché non ce la fanno più – è il grave atto d’accusa del coordinatore del primo circolo del Pd – Non avere consapevolezza di quello che veramente accade e non porre le domande giuste a chi di dovere, ci distoglie da un’azione efficace e necessaria per risolvere i problemi”.

Il Pd suggerisce, intanto, alla nuova Sindaca di Formia “di andare in ospedale, incontrare la direzione sanitaria e gli operatori, conoscere un pò meglio la situazione e richiedere al direttore aziendale Giorgio Casati e all’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, provvedimenti urgenti e straordinari per il personale del “Dono Svizzero”. Se lasciamo il Direttore Aziendale a dire in Regione che la RMN non è attiva perché il Comune di Formia non ha rilasciato l’autorizzazione, finiamo come i “polli di Renzo”: noi a litigare e Casati a farci fessi!”

Saverio Forte