Formia / Presunte irregolarità alle elezioni comunali: M5S organizza una conferenza stampa

Formia Politica

FORMIA – L’esposto è stato depositato già una decina di giorni nelle mani di un ispettore della Polizia giudiziaria del gruppo di Formia della Guardia di Finanza. Il ricorso al Tar – sembrerebbe la sezione di Roma – sarebbe stato depositato al fotofinish, il 27 luglio, l’ultimo giorno utile ad un mese dalla convalida dei nuovi 24 consiglieri comunali di Formia. Ma al meet up cittadino di Formia l’obiettivo politico è chiedere la decadenza dell’intera lista di Formia presenta alle ultime elezioni amministrative del 10 e 24 giugno scorsi. Il contenuto di queste due “forti” ed attese iniziative politiche sarà illustrato martedì mattina, alle 11, nel corso di una conferenza stampa di cui gli assoluti protagonisti saranno i presentatori della lista M5s alle ultime elezioni amministrative, Delio Fantasia e Paolo Costa.

Sono pronti a svelare quelli che definiscono i “tanti misteri” che hanno caratterizzato la presentazione, tra l’11 e il 12 maggio scorsi, delle candidature alla carica per le elezioni amministrative al comune di Formia che poi – come detto – ci sarebbero state domenica 10 giugno. Se nell’esposto penale inviato alla Procura della Repubblica di Cassino viene addirittura ipotizzato un reato a causa del quale è prevista la stessa decadenza dai pubblici uffici, la falsità ideologica, nel pericoloso tritacarne mediatico dei grillini è finito uno dei più stretti e fidati collaboratori del senatore e segretario regionale di Forza Italia Claudio Fazzone, il consigliere comunale di Fondi e da poche settimane neo vice presidente dell’Amministrazione provinciale di Latina Vincenzo Carnevale. L’esponente azzurro – secondo il meetup formiano dei grillini – avrebbe autenticato, dal 2 al 12 maggio scorso, le firme di sottoscrizione della lista di Forza Italia per poter partecipare – come poi si è verificato – alle deludenti elezioni amministrative del comune di Formia.

Ma sotto la lente d’ingrandimento del M5S sarebbero finiti anche i delegati della lista elettorale di Forza Italia, il consigliere regionale Giuseppe Simeone e l’ex consigliere comunale di Formia Raffaele Di Gabriele. Ma cosa sarebbe successo? Il termine per la presentazione delle candidature e delle relative liste era fissato da una circolare del Ministero degli Interni alle ore 12 del 12 maggio 2018 che poneva un numero di sottoscrittori, almeno 175 cittadini residenti a Formia.

“Dai racconti della stampa (!) e da riscontri personali sarebbe emersa la circostanza – è la tesi del Movimento cinque Stelle – che Forza Italia avrebbe completato la composizione della lista la sera dell’11 maggio, con l’inclusione dei candidati Eleonora Zangrillo e Pierfrancesco Scipione inizialmente disponibili a candidarsi con la lista (“Formia con te”) facente capo all’ex onorevole Gianfranco Conte, e l’esclusione del candidato Erasmo Merenna, che addirittura aveva già iniziato la propria campagna elettorale”. Fantasia e Costa hanno acquisito la documentazione cartacea dopo un accesso agli atti presso la commissione elettorale mandamentale dalla quale risulta che “i candidati Eleonora Zangrillo e Pierfrancesco Scipione sottoscrissero l’accettazione della candidatura per la lista del candidato sindaco Gianfranco Conte in data 10 maggio 2018”. Ma, siccome la raccolta delle firme non può iniziare prima che la lista (di Forza Italia) sia stata completa, si presuppone – aggiungono i grillini – che la raccolta delle firme sia iniziata la sera dell’11 maggio e conclusa alle 12 del giorno dopo.

Se effettivamente le 175 firme fossero state raccolte nelle pochissime ore della notte dell’11 maggio e la mattina del 12 maggio, il tutto sarebbe stato formalmente corretto – aggiunge Fantasia – Dall’accesso agli atti ci risulta che la raccolta delle firme di Forza Italia sia iniziata il 2 maggio 2018, ovvero su moduli con il frontespizio in bianco senza alcuna indicazione dei candidati;…i nomi, i cognomi e le generalità dei candidati sono scritti a penna su tutti i moduli, e non stampati. Questo vuol dire che la lista dei nomi dei candidati può essere stata aggiunta all’ultimo momento…”. In sintesi, la Zangrillo (che nega assolutamente questa circostanza) e Scipione avrebbero firmato due accettazioni di candidature: il 10 maggio per Gianfranco Conte, che raccoglierà regolarmente le firme dopo l’esclusione dei due, e il 12 maggio per l’avvocato Cardillo Cupo, che nel frattempo aveva già raccolto le firme su una lista dove i due candidati non comparivano più….” Sarebbe stata questa l’anomalia più evidente che il M5S vuole sottoporre al giudizio di legittimità del Tar del Lazio “quel che costi..costi” mentre l’esposto indirizzato alla Procura di Cassino intende mettere in evidenza il ruolo di Carnevale che avrebbe “ autenticato le firme dei cittadini su moduli in bianco, commettendo un evidente falso ideologico perseguibile penalmente”.

E Fantasia cita alcune disposizioni normative: : “L’articolo 28, terzo comma, del Dpr numero 570 del 1960 precisa – aggiunge – che la firma dei sottoscrittori deve essere apposta su appositi moduli recanti il contrassegno della lista, il nome, cognome, data e luogo di nascita di tutti i candidati. Inoltre il Consiglio di Stato, sezione V, con la sentenza 6683 del 14 novembre 2006 afferma che è inammissibile la lista per la quale non sono indicati i nominativi dei candidati alla carica di consigliere comunale”. E ancora Fantasia: “La prova della mancanza dei nominativi dei candidati alla carica di consigliere comunale sul frontespizio dei moduli della raccolta delle sottoscrizioni della lista di Forza Italia è nella lista stessa presentata alla segreteria generale del Comune di Formia il 12 maggio 2018, nella quale compaiono i nomi di Eleonora Zangrillo e Pierfrancesco Scipione, che due giorni prima avevano sottoscritto l’accettazione della candidatura con la lista del candidato sindaco Gianfranco Conte e contestualmente figuravano come candidati di Forza Italia fin dal 2 maggio. A questo punto dubitiamo finanche che il vicepresidente della Provincia di Latina Carnevale abbia personalmente certificato l’identità di tutti e 175 cittadini sottoscrittori della lista – rincara la dose – a questo dubbio lo lasciamo alla valutazione degli inquirenti”.

E ora cosa potrebbe materialmente accadere? Intanto nel pomeriggio di martedì torna a riunirsi per la seconda volta, nel volgere di quindici giorni, proprio il rinnovato consiglio comunale con una trattativa ancora da definire per il varo delle nove commissioni consiliari – l’accordo non è stato ancora raggiunto tra le cinque forze di opposizione – e l’approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio. L’ultima verifica è avvenuta al termine della conferenza dei capigruppo dove sono “spuntati” 800 mila di debiti fuori bilancio che potrebbero lievitare se si aggiungono quelli legati ad un mancato pagamento di un terreno (espropriato) in località Acqualonga per la realizzazione di numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica (la Cassazione ha condannato il comune al pagamento dei privato di 190mila euro quando non è stata mai misteriosamente recepita una transazione bonaria per liquidare il privato con 80mila euro) e per gli oneri di progettazione per la mancata progettazione del cavalcavia che avrebbe dovuto collegare piazza Vittoria a Molo Vespucci. E i debito fuori bilancio spuntati negli ultimi giorni sono davvero come i funghi ed il sindaco Paola Villa non poteva che annunciare il loro invio, per legge, alla Procura regionale della Corte dei Conti”. Altro che riappacificazione per Formia…

Saverio Forte