Formia / Privatizzazione gestione cimiteri, le precisazioni della dirigente Picano (video)

Formia Politica

FORMIA – “Io non ho privatizzato nulla. Per tentare di garantire una continuità al servizio, purtroppo inderogabile e inevitabile per tutti, non ho fatto altro che procedere al suo affidamento ad imprese esterne, attraverso un’indagine di mercato prevista dal decreto legislativo 50 del 2016”. E’ decisamente seccata, per certi versi anche arrabbiata, la neo dirigente del settore “Servizi cimiteriali” del comune di Formia, la più nota comandante della Polizia Locale Rosanna Picano, dopo che il contenuto di una sua determinazione 145 era finito sotto la lente d’’ingrandimento del circolo “Enzo Simeone” di Rifondazione comunista. In effetti ha inaugurato la procedura per l’affidamento – per un periodo iniziale di due anni – ai privati dei servizi cimiteriali di Formia.

La Picano caratterialmente è conosciuta per non avere peli sulla lingua e lo ricorda nell’intervista video allegata quando sottolinea, tra le righe, di essere rimasta con il cerino acceso in mano nel momento in cui, dal 18 marzo scorso, ha assunto l’incarico dirigenziale dei servizi cimiteriali concessole dal commissario straordinario Maurizio Valiante ed eredito da due colleghi, Maurizio Ottaviani (assunto con un contratto a tempo determinato dall’ex sindaco Sandro Bartolomeo) e da Stefania Della Notte, nel frattempo trasferita grazie all’istituto della mobilità presso il comune di Gaeta. Il ricorso, molto soft, ai privati la dottoressa Rosanna Picano lo ripete con dati eufemisticamente disastrosi in termini di gestione del personale nei confronti della quale la prossima amministrazione comunale, per rispetto dei defunti e dei rispettivi familiari e congiunti, deve avviare una rivoluzionaria inversione dio tendenza.

Il comune di Formia per il funzionamento dei cimiteri in località Castagneto e delle frazioni di Maranola-Trivio e di Castellonorato ha in servizio – udite udite – sette persone, di cui due unità assunte con un contratto part time con qualifica di operatore specializzato per le pulizie dei siti cimiteriali, cinque con contratto a tempo pieno così ripartiti: un operatore specializzato, tre necrofori-custodi ed il quinto con la sola qualifica di custode. Rosanna Picano allarga le braccia quando platealmente nell’intervista che “fatta eccezione per un solo dipendente di necroforo-custode, tutti gli altri sono attualmente in possesso di certificazioni attestanti limitazioni e inidoneità allo svolgimento delle mansioni di competenza. Agli atti sono presenti comunicazioni attestanti l’inidoneità del personale con richiesta da parte di questo ufficio di altro personale idoneo. Ad oggi – continua Rosanna Picano – tali richieste sono rimaste inevase…”

Queste dichiarazioni della dirigente del settore “servizi cimiteriali” non fanno altro che scoperchiare un profondissimo e pericoloso (sul piano contabile e funzionale) vaso di Pandora: se questi signori hanno fortissime limitazioni fisiche a compiere le più elementari operazioni cimiteriali come le tumulazioni, le estumulazioni, le inumazioni e le esumazioni, perché sono in servizio in questi luoghi “sensibili”? Se queste inidoneità di natura medica sono sorte successivamente, perché il comune (o l’aspetto apicale) non se ne è accorto provvedendo al trasferimento di questi dipendenti che teoricamente non possono e non devono alzare una pietra? Se c’era questa consapevolezza, perché è stata tollerata questa situazione mettendo l’ente in una situazione di colpevole soccombenza sul piano economico e retributivo? Rosanna Picano, tra le righe, sostiene che il ricorso ai privati per la gestione dei tre camposanti è stato deliberato, in maniera molto leggera, nel corso del 2017 e con alcune proroghe nel 2018, l’ultima della quale scadrà il 31 luglio prossimo: “Ma da questo a sostenere che il mio settore improvvisamente – conclude seccata la dottoressa Picano – privatizza i tre cimiteri di Formia ce ne vuole…”
Saverio Forte

Intervista a Rosanna Picano