Mariarita Manzo

Formia / Emergenza idrica, mdp insiste sulla necessità di un consiglio comunale urgente

Formia Politica

FORMIA – Dopo la trionfale apertura del campo pozzi dei “25 Ponti” e le tardive invettive dei sacerdoti di Formia sulla gestione della carenza idrica in città, è giunto il momento, anche complice la sonnacchiosa ripresa dell’attività politico-amministrativa, che su questa perdurante ed insostenibile emergenza sociale si pronunci – e subito – il consiglio comunale straordinario. A chiederlo è il Movimento democratico progressista Articolo 1 che, a fronte dell'” insostenibile sofferenza” patita dai cittadini e culminata con clamorose manifestazioni di protesta in strada e le denunce formalizzate nei confronti di alcuni dei promotori, ci sia una forte e comune presa di posizione politica. Il Mdp lamenta “la mancata capacità di affrontare con determinazione il problema, non c’è stata la volontà politica di scendere in campo con un’azione forte e vera di rottura nei confronti del gestore .E nemmeno una dichiarazione di vicinanza ai cittadini per la denuncia che ha raggiunto alcuni di loro ha rotto il silenzio.” Questa “incomprensibile chiusura delle istituzioni” ha avuto, ben presto, una comprensibile conseguenza: la cittadinanza, ancora una volta spontaneamente, raccogliendo in poche ore circa settecento firme , ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario a Formia. Per il Mdp “la solidarietà non basta, il Consiglio comunale, in virtù del ruolo che svolge , avrebbe dovuto e ancora , sia pur tardivamente , può , farsi promotore di un atto politico.
Immaginavamo – si legge in un documento del Movimento democratico progressista Articolo 1 – che la Giunta comunale e i consiglieri avrebbero avvertito la necessità e il dovere di un confronto con i cittadini e non avrebbero atteso peraltro che fossero questi a sottoscrivere l’invito. Al momento , non ci sembra ci sia traccia di alcuna convocazione. E di fronte a questo anomalo atteggiamento , non può non irritare il tono entusiastico di chi annuncia l’attivazione puntuale del pozzo da parte di Acqualatina .
L’apprezzamento nei confronti del gestore che ha rispettato l’impegno suona davvero come una beffa, produce il rumore fragoroso di un ceffone al cittadino che, invece, sempre più a gran voce, chiede l’uscita da Acqualatina , responsabile di una sventurata estate a secco , e il ritorno ad un servizio idrico pubblico.
Anche simbolicamente , la gestione mediatica che è stata costruita in queste ore fa pensar male riguardo la posizione politica della nuova amministrazione comunale , in merito alla restituzione dell’acqua alla sfera pubblica e in merito ai destini della Società Acqualatina.
Considerate le enormi responsabilità di quest’ultima, assistere anche ai ringraziamenti appare inquietante” .. Insomma la convocazione di un consiglio comunale monotematico, oltre ad esprimere una “doverosa” solidarietà nei confronti dei cittadini oggetto di indagini da parte dell’autorità giudiziaria, deve servire a ” fare luce sulla volontà politica dell’intera assemblea e di tutte le forze politiche di maggioranza , di opposizione , di maggioranza- opposizione , riguardo la ripubblicizzazione dell’acqua”. Il Mdp-Articolo 2 definisce “preoccupanti alcuni comportamenti” e ritiene “impellente” la necessità “che si faccia chiarezza” sulla gestione di un servizio che, nel rispetto dell’esito di un referendum popolare, deve essere al più ripubblicizzato.