Formia / Salvò un bimbo di 5 anni, premiato insieme ai volontari Cri dal sindaco Bartolomeo

Attualità Formia

FORMIA – L’amministrazione comunale di Formia ha consegnato ai volontari che hanno partecipato alle attività del rifugio per senza fissa dimora “Isabella Mattei” un attestato di riconoscimento. Alla cerimonia “Un volto all’invisibile” hanno preso parte il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, il vice sindaco Maurizio Tallerini, l’assessore ai servizi sociali Stefania Valerio e la collega del comune di Minturno Mimma Nuzzo, il consigliere comunale di Formia Maria Rosaria Battaglia, il presidente di Ascom Confcommercio Formia Giovanni Orlandi ed il presidente del comitato locale di Croce Rossa Sud Pontino Emilio Donaggio. Nella sala Ribaud erano presenti tante realtà imprenditoriali, privati cittadini e le associazioni di protezione civile che hanno supportato l’attività di Cri. Il rifugio è finanziato dal distretto socio sanitario che comprende tutti i comuni del sud Pontino

“Abbiamo voluto allargare la nostra riconoscenza, rivolta innanzitutto alla Croce Rossa che ha gestito il rifugio – ha esordito il primo cittadino di Formia – ad altri soggetti individuali ed imprenditoriali che hanno contribuito alla riuscita di questa iniziativa e ci hanno fatto scoprire una città solidale, che non si tira mai indietro quando è necessario. Vorrei sfatare vecchie concezioni secondo le quali in questi campi si ospitano solo cittadini extracomunitari di passaggio: ricevono aiuto tantissimi italiani che per le motivazioni più varie si trovano in condizioni di indigenza assoluta ed hanno bisogno di essere sostenuti con interventi pubblici. Come ogni anno quando il campo chiude c’è un pizzico di rammarico. Non piacerebbe a nessuno di noi se, avendo dormito al caldo ed essendo stati accuditi dopo i tre mesi invernali ci trovassimo di nuovo in mezzo alla strada. Dobbiamo trovare soluzioni più stabili, anche se una struttura permanente si satura poi facilmente e risponde meno alle situazioni di emergenza. Nel caso del rifugio, infatti, in molti sono arrivati da altri territori e le presenze sono variate di serata in serata. Penso però che Formia debba porsi questo problema, eventualmente, anche in collaborazione con altri comuni. Approfitto della presenza dell’assessore del comune di Minturno Mimma Nuzzo per dire che sarebbe il caso di convocare un tavolo per riflettere su possibili soluzioni. Un territorio di 108.000 abitanti, qual è quello del Golfo di Gaeta, non può pensare di non avere una struttura di appoggio. Altrimenti non ci possiamo poi lamentare se queste persone dormono, bivaccano, e possono produrre atti che sono, seppur lievemente contrari al decoro perché non trovano risposte da una realtà civile.

Siamo certi che la Croce Rossa vorrà essere vicina anche nelle prossime esperienze. Gestire un campo 90 e più notti, senza alcun episodio di rilievo, nella massima tranquillità, è motivo di professionalità e buona organizzazione. Insieme ai volontari voglio ringraziare tutte le attività che hanno contribuito, soprattutto offrendo cene. Ci hanno fatto capire quante persone sono presenti in città che usano poco internet per esprimersi ma sono molto molto solidali”.

Successivamente ha preso la parola Emilio Donaggio. “Questo – ha spiegato – è il quarto anno che operiamo. Inizialmente fummo chiamati per tentare di risolvere le problematiche di senza fissa dimora che stazionavano sotto i ponti. Facemmo presente che Croce Rossa poteva fare ben altro. Da quel momento qualcosa è cambiato. Quelle persone erano viste come “disturbi urbanistici”, come se in una piazza avessero titolo a coesistere solo panchine e lampioni. Ora sono diventate delle persone. Noi non discriminiamo le persone in base alla carta di identità, prima li aiutiamo. In Italia purtroppo, come ha segnalato anche il nostro presidente Francesco Rocca, spesso si confonde il ruolo politico con quello umanitario. Il sindaco Bartolomeo ha dato un volto a chi non lo aveva, per questo consegno una targa in rappresentanza dell’intera città. Il consiglio comunale di Formia non si è mai abbandonato a facili speculazioni politiche mostrandosi espressione di una città solidale, esempio per tutti. Per questo lo ringrazio a nome di tutti noi”.

Nel corso della cerimonia è stato consegnato un attestato speciale per un atto eroico compiuto da Mino Loche, 51 anni, operatore socio assistenziale all’ospedale di Fondi. Il 10 maggio un bambino di soli 5 anni ha accusato un malore ed è entrato in arresto cardiaco dentro un pub in via Vitruvio. La mamma lo ha immediatamente portato fuori e lo ha adagiato sul marciapiede cercando di farlo respirare mentre Giovanni Orlandi (presidente Ascom Confcommercio Formia) tentava di bloccare le auto. Le condizioni del bimbo sono apparse subito disperate. “Mi sono girato – ha raccontato – ed ho visto materializzarsi un angelo. Mino con molta professionalità ha iniziato un delicatissimo massaggio cardiaco che è stato provvidenziale per la sua salvezza”. “Purtroppo il bambino non si è ancora ristabilito – ha aggiunto Loche – sono in costante contatto con i genitori e spero di avere al più presto buone notizie”.

Nel corso della serata sono stati premiati anche i giornalisti che, con il loro impegno, hanno raccontato con discrezione il lavoro del campo diffondendo i valori dell’accoglienza e della solidarietà.

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