Rifiuti, Raphael Rossi assente nel processo per abuso d’ufficio a Messina. Udienza slitta al 4 maggio

Cronaca Formia

FORMIA – Si complica non poco il cammino processuale dell’amministratore unico della Formia Rifiuti Zero, Raphael Rossi, nel dibattimento che lo vede imputato, con l’ipotesi di concorso in abuso d’ufficio davanti il Gup del Tribunale di Messina. Nella città dello stretto il manager torinese, alla testa dal maggio 2015 della municipalizzata di Formia creata per la gestione del ciclo dei rifiuti, deve difendersi dall’accusa di aver beneficiato di un contratto di collaborazione attraverso una sua società di consulenza creata all’indomani della conclusione del suo incarico dirigenziale.

Alessio Ciacci con il suo legale

L’assenza di Rossi ha provocato lo slittamento del dibattimento al prossimo 4 maggio ma c’era molta attesa per la sua deposizione unitamente a quella dell’altro indagato, Alessio Ciacci, l’ex commissario liquidatore della Messinambiente che ha attribuito all’attuale amministratore della “Frz” un contratto di collaborazione esterna.

Intanto al processo, innescato da un esposto presentato due anni fa dal consigliere d’opposizione al Comune di Messina Daniele Zuccarello, parteciperà come parte offesa anche la stessa Messinambiente che ha deciso di costituirsi parte civile.

La Formia Rifiuti zero, nonostante la crisi in queste ore in cui è precipitata l’amministrazione Bartolomeo, è convinta che il suo amministratore unico saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli attribuisce la Procura di Messina.