Cronaca

Formia / La difesa di Tamburrino: “Non è omicidio, ma incidente domestico”

FORMIA – “Non c’è nessun caso di omicidio”. Respinge ogni accusa l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, difensore di Andrea Tamburrino, il 41enne sospettato di aver ucciso ieri mattina con un colpo alla testa con un corpo contundente Giuseppe Lancella, autotrasportatore di 50 anni, in una villa di Via Giovenale a Santo Janni. All’arrivo dei carabinieri di Formia, il 41enne – con precedenti per truffa ed estorsione ai danni di facoltose professioniste – si era nascosto in uno sgabuzzino e si è tagliato la gola ma in maniera superficiale e ora si trova ricoverato presso l’Ospedale “Dono Svizzero” di Formia. Il presunto assassino ha dichiarato che il 50enne sarebbe caduto a terra, sbattendo il capo.

Gli inquirenti, però, propendono per un litigio per motivi economici, anche se i contorni della vicenda restano ancora poco chiari. Secondo una prima ricostruzione, Tamburrino, che è stato formalmente indagato per omicidio, giunto nella villa di via Giovenale di buon mattino, a bordo della sua Smart, avrebbe avuto con Lancella una discussione, lite – probabilmente per gli alti costi di locazione dell’immobile – subito dopo degenerata.

Ma secondo l’avvocato Cardillo Cupo “si è trattato di un tragico incidente domestico tanto che è stato lo stesso Tamburrino a soccorrere la povera vittima nel tentativo di salvarla, chiamando anche il 118. Appreso del decesso il mio assistito ha tentato il suicidio tagliandosi la gola per il dolore dovuto alla perdita del caro amico. Appena guarirà andremo dal Magistrato per dare ogni contributo utile”.

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