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Latina / Riforma del welfare, Forte: “Persona al centro e certezze ai Comuni”

Latina Politica

LATINA – «Da oggi non ci saranno più comuni di ‘serie A’ ed altri più svantaggiati, e soprattutto tutti i soggetti coinvolti nell’assistenza alle persone lavoreranno in maniera sinergica, con una integrazione tra interventi sociali e sanitari: il nuovo Welfare, dopo oltre 16 anni di attesa, è stato varato in consiglio regionale con la legge sulle politiche sociali». Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Enrico Forte dopo l’approvazione della nuova normativa licenziata questa notte dal consiglio regionale del Lazio.

«Oltre a rendere più  omogenea, nei vari territori, l’assistenza alle persone -dice Forte- la normativa regionale si basa sulla volontà di creare un  sistema più efficiente, con prestazioni migliori destinate ad una platea di esigenze pensata per essere il più vasta possibile, e soprattutto tenendo presente la necessità di spendere bene le risorse economiche disponibili. A tal proposito- prosegue l’esponente democratico – mi preme sottolineare quale sarà il ruolo degli enti locali nel nuovo quadro legislativo. Innanzitutto si punta ai servizi integrati, a ad offrire maggiori certezze proprio ai comuni.

La nuova legge  – spiega Forte – prevederà la possibilità di mantenere a livello comunale soltanto quei servizi che hanno non rilevanza sanitaria e che comportano una modesta complessità gestionale. Tutti gli altri interventi dovranno essere gestiti invece a livello associato. La riforma ribalterà radicalmente anche i meccanismi finanziari della spesa sociale. Finora i comuni utilizzavano le risorse dei propri bilanci esclusivamente per i servizi da essi stessi singolarmente erogati ai cittadini, mentre i piani di zona distrettuali venivano finanziati quasi interamente dalla Regione per fornire soltanto servizi integrativi all’offerta comunale. Con il trasferimento delle funzioni saranno potenziati gli organismi e gli uffici dei distretti socio-assistenziali, attraverso il distacco del personale degli uffici dei singoli comuni dedicati ai servizi sociali. Tra le altre novitàci sarà la stipula della ‘convenzione tipo’ tra i comuni associati e le Asl, e inoltre i comuni dovranno inoltre destinare la maggior parte delle loro risorse al finanziamento dei piani di zona distrettuali e la Regione interverrà con fondi integrativi per riequilibrare e garantire servizi uniformi su tutto il territorio»

Entrando nel merito, la nuova legge prevede maggiori facilitazioni per tutti: tutela della gravidanza e della maternità; sostegno alle famiglie numerose; politiche a favore dei soggetti con disabilità con reti di sostegno e strutture residenziali; coinvolgimento delle famiglie nell’assistenza domiciliare alle persone anziane 5) gioco d’azzardo patologico tra le dipendenze da trattare; inclusione dei centri di accoglienza residenziali o diurni; servizi per le donne vittime di violenza; politiche per la famiglia, con sostegno alla maternità e paternità e mediazione familiare; politiche per le persone con difficoltà economiche e lavorative; sostegno per immigrati e minoranze.