Itri / Messa di suffragio dai Passionisti per le vittime italiane e straniere in Bangladesh

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ITRI – Domani mattina, nella chiesa dei padri passionisti di Itri, padre Antonio Rungi, vice-superiore della comunità passionista di Itri-Civita, celebra la santa messa delle ore 8.00 in suffragio delle vittime del terrorismo, uccise venerdì sera a Dacca, capitale del Bagladesh. Tanti gli italiani coinvolti in questa nuova strage attuata da terroristi islamici che stanno portando morte, dolore e sofferenza in ogni parte del mondo, colpendo persone innocenti.

“Siamo rimasti, nuovamente inorriditi, per questi fatti di sangue -ha detto padre Antonio Rungi – che pur verificandosi lontano dalla nostra Patria e del nostro territorio, hanno visto coinvolte inerme persone che per motivo di lavoro, studio o svago si trovano in Paesi stranieri in cerca di serenità, e invece  trovano la morte. E’ una terribile vicenda dei nostri tempi e dei nostri giorni che va risolta non solo con gli interventi militari, ma con una strategia politica e religiosa a livello mondiale. Educare alla pace e non alla guerra, alla vita e non alla morte, all’amore e non alla violenza e al terrore.

Il nostro impegno è quello di pregare, come per tutti i cristiani e credenti delle varie religioni del mondo. Ma la preghiera è l’arma pacifica che apre il cuore alla speranza e lenisce il dolore nel momento della prova. Siamo vicini -ha detto padre Rungi – ai familiari delle vittime di questa ennesima strage terroristica e preghiamo per la pronta guarigione dei feriti. Chiederemo, con maggiore forza e fede al Dio della pace e della misericordia che questo nostro tempo possa davvero sperimentare la pace e la gioia di sentirsi fratelli nel nome dell’unico Dio che è amore e non odio, è pace e non è terrore, è rispetto e non disprezzo delle persone.

Invito i fedeli di Itri e del territorio ad associarsi a noi in questa preghiera e di prendere parte alla celebrazione della santa messa, che apre, tra l’altro, il triduo in onore di Santa Maria Goretti, anche ella martire della violenza, come martiri sono tutte le persone innocenti uccise dai terroristi”.