Minturno / Mercato abusivo a Scauri, M5S prepara l’esposto alla Procura

Minturno Politica

MINTURNO – Il Movimento 5 Stelle di Minturno interviene con le proprie considerazioni in merito alla situazione relativa al mercato abusivo del week-end alle Sieci.

“In questi anni – si legge in una nota – tra le varie situazioni di degrado del nostro comune, una ha visto spesso polemiche periodiche da parte della popolazione e pseudo-tentativi di intervento da parte della amministrazione: il mercato abusivo fine-settimanale alle Sieci e lungo tutto il marciapiedi del lungomare.

Addirittura, si è provveduto ad una finta regolamentazione sperimentale periodica, solo per il periodo estivo, dimenticandosi che stabilire che “là ci si può fare il mercato” non elimina il problema di chi, poi, quegli spazi li occupa abusivamente, senza pagare la TOSAP e vendendo articoli falsi, non conformi alla normativa, senza la tracciabilità e tutto quanto previsto dalla legge.

Peraltro, nessuna possibilità di regolamentazione e regolarizzazione è, invece, prevista per il marciapiedi lato mare, poiché diversi pareri di enti ed uffici competenti hanno già chiarito che non sono possibili ulteriori concessioni delle aree, soprattutto per attività produttive e commerciali.

Ultimamente, qualche intervento un po’ più serio delle multe che poi non paga nessuno è stato messo in pratica al solo mercato del mercoledì, ma nulla ancora si vede nei giorni di sabato e domenica, quando stranamente riappaiono anche alcuni dei multati del mercoledì, sempre forniti di mezzi e merce.

Il MoVimento 5 Stelle di Minturno ritiene da tempo che la situazione sia diventata intollerabile e davanti all’evidenza dell’inutilità di polemiche, segnalazioni, richieste di intervento, ha deciso di presentare nei prossimi giorni un esposto alla Procura della Repubblica di Cassino e una segnalazione alla Prefettura, affinché si intervenga non solo con le dovute indagini in merito anche ad un’eventuale organizzazione che, probabilmente, sta dietro all’assegnazione dei posti o alla fornitura della merce e alla destinazione successiva dei proventi, ma chiedendo anche e soprattutto che si prendano provvedimenti presso quelle autorità di controllo e repressione che, finora, col il loro lassismo, hanno sistematicamente ignorato una realtà ben nota e presente sotto gli occhi di tutti negli ultimi anni: nessuna carenza di personale giustifica la sistematica omissione della programmazione dei piani di intervento coordinati con altre forze dell’ordine e dei controlli che devono essere attuati dalle autorità a ciò preposte”.