Villa delle Sirene a Gaeta

Gaeta / Protesta contro la costruzione del multipiano

Gaeta Politica

GAETA – La protesta di sabato santo contro la costruzione del multipiano di Villa delle Sirene ha una coda polemica. Tra le molte anime contrarie, oltre al comitato dei residenti ed al partito della rifondazione comunista c’è anche il Movimento 5 Stelle. Pur non essendo presenti in consiglio comunale, i due raggruppamenti politici sono molto attivi nelle ultime settimane. Contro la costruzione del multipiano, opera da 11 milioni di euro per la cui realizzazione è attualmente in corso una gara d’appalto, sono state raccolte fin qui 2.000 firme. Di seguito il comunicato degli attivisti del Movimento 5 Stelle.

“Non c’è da meravigliarsi se i cittadini di Villa Sirene siano tanto inferociti contro quest’altra opera pubblica milionaria della Giunta Mitrano. Preoccupazioni legittimate: dai gravi rischi alle strutture confinanti; a protezione della secolare villa e il monumento ai caduti del 1919; dall’impatto ambientale; dall’inutilità dell’opera rispetto alla vera esigenza; dall’enorme speculazione finanziaria, 11 milioni (dei quali 2 soldi pubblici e 9 privati, ma quali sono le referenze richieste a questi privati? Andrà a finire come per la Eco.Car. Srl?).

Il Movimento 5 Stelle di Gaeta ritiene quest’opera solo un’altra buona occasione per perpetrare lo spreco di denaro pubblico da parte della suddetta giunta, che ha evidentemente un unico obiettivo, quello di spendere quanti più milioni di euro possibile, spesso in arrivo dall’Autorità Portuale, che nonostante la crisi (non ci sono soldi per le pensioni e per gli inoccupati, per i Tribunale, per le Scuole e per gli Ospedali) questa ha un pozzo inesauribile da poter continuare a vomitare, ad occhi chiusi, milioni di euro alle amministrazioni amiche. Strano!

Chiediamo pertanto l’immediato ritiro del bando e restiamo disponibili per aprire un tavolo di discussione per valutare con l’amministrazione e tutte le opposizioni le alternative individuate quali più valide ed economiche, in linea con le vere esigenze dei cittadini e per il turismo, senza dover deturpare la storia del nostro territorio.

Ci inviteranno? Scommettiamo di no”!