Terracina / Paolo La Fiora ci riprova con Nicola Procaccini dopo aver sfiorato l’elezione nel 2011

Politica Terracina

TERRACINA – Gianpaolo D’Amico, commerciante arcinoto in città con il nome di “Paolo La Fiora”, dalla contrada di origine della sua famiglia, ci riprova. Dopo aver sfiorato nel 2011 l’elezione nel Pdl con oltre 200 voti, D’Amico ha scelto di concorrere all’interno della lista civica SìAmo Terracina per Procaccini Sindaco.

D'Amico e Procaccini“Il mondo è cambiato e i partiti ne rappresentano solo una piccola parte, mi riconosco di più in un movimento civico che bada solo agli interessi del nostro territorio, senza perdersi in altre chiacchiere. Per me contano i fatti – esordisce D’Amico – La Giunta Procaccini ha iniziato qualcosa che fino a quel momento non era stato mai fatto per Terracina. L’Amministrazione di Nicola, si è tagliata lo stipendio, ha dato un senso alla macchina amministrativa, ha avviato importanti opere pubbliche ed è riuscita pure a pagare un mare di debiti.

Solo qualcuno che ci vuole sudditi e accattoni delle briciole lasciate dagli altri comuni della provincia, poteva interrompere un miracolo del genere. Piombando Terracina nel caos da quasi un anno e pregiudicando ben due stagioni estive, quella dell’anno scorso e quella di quest’anno. In riferimento all’ordinanza emessa qualche giorno fa, essendo un commerciante, ritengo sbagliato chiudere le attività commerciali prima. Si dovrebbe agire, secondo me, in altro modo, con più videosorveglianza e sicurezza”.

Per quanto mi riguarda, il mio programma è incentrato principalmente su tre punti: sociale, arte e sport. Vorrei occuparmi dei giovani disoccupati e delle fasce più deboli della popolazione creando spazi ricreativi, culturali e sportivi, impegnandomi per la riqualificazione delle strutture comunali, cercando finanziamenti pubblici e privati per restituire locali in disuso alla collettività – continua il candidato – La mia grande battaglia, essendo un attore amatoriale, è la realizzazione di un teatro a Terracina. Una città senza un teatro non ha un’anima, non può fare aggregazione, non può pensare liberamente e fuori dagli schemi.

Francamente tralascerei le grandi favole di chi non conosce la nostra Marina, tipo le navi da crociera. Terracina è un palcoscenico a cielo aperto, ogni angolo della città sa di storia e bellezza. Quello che mi ha spinto a scendere di nuovo in campo – conclude D’Amico – è che voglio, questa volta, fare la parte del protagonista, perché quando si è protagonisti le cose si fanno”.